DOMANDA: L'Idv ha scelto il suo candidato a Sindaco. E’ una fuga in avanti? e quali possibilità di ricomposizione della coalizione ci sono a seguito degli incontri provinciali?
IDV: Premetto che la costituzione del Circolo IDV di Capua è un progetto che mira lontano e si inserisce nel più ampio rinnovamento dei quadri dirigenti avviato dal partito nel nostro territorio nei mesi scorsi. La scadenza elettorale di Maggio è per noi solo un primo e importante banco di prova di un lavoro che poi si svolgerà nei prossimi anni. Sulla questione della candidatura a Sindaco ritorno, sollecitato dalla sua domanda, quasi malvolentieri. Innanzitutto perché abbiamo già più volte precisato e ribadito, sia a mezzo stampa sia con un manifesto cittadino, la nostra posizione: la candidatura del dott. Paternuosto, che noi proponiamo agli elettori, è una candidatura di peso sia sotto il profilo politico che sotto il profilo sociale, essendo il dottor Paternuosto uno stimato professionista, capo Dipartimento e Primario di Gastroenterologia, oltre che consigliere comunale IDV presso il comune di Marcianise. E poi perché, e qui le parlo anche come cittadino di Capua, penso che sia prioritario parlare alla città dei problemi che la affliggono e proporre un nuovo modo di affrontarli: un modo che abbia come suo stile la serietà e la trasparenza, anteponendo il Bene Comune ad ogni altro interesse di parte. Sugli incontri provinciali, che lei richiama, Le posso dire che come Circolo di Capua siamo in contatto costante con il nostro Coordinamento Provinciale, che abbiamo parlato con loro degli incontri di “interpartitico provinciale” che si sono tenuti nelle scorse settimane, e di come da questi incontri non siano mai emersi elementi per una diversa posizione.
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DOMANDA: Può darci un giudizio sull'amministrazione uscente?
IDV: Il giudizio sull’amministrazione uscente non può essere positivo, sotto tutti i punti di vista. Senza voler strumentalizzare i problemi, penso che basti analizzare alcuni dei risultati per capire che i toni trionfalisti del Sindaco uscente andrebbero fortemente ridimensionati. Nelle sue ultime dichiarazioni, di “fine mandato”, in linea con il nostro Premier che da sempre afferma di essere il migliore Primo Ministro degli ultimi 150 anni, il Sindaco ha affermato testualmente che nella nostra città “tutto questo, negli ultimi 100 anni, insieme in 5 anni, non era stato mai fatto”. Di sicuro, nessuno mette in dubbio l’iperattivismo di questa amministrazione, i dubbi (e anche forti) sorgono invece quando si va a verificare l’interesse della città. Non si capisce, infatti, come si pensa di aver fatto l’interesse della città con il nuovo Piano Parcheggi. Giudichiamo dai risultati: il parcheggio di spianata Olivares, presso la Facoltà di Economia, è aperto fino alle 19:30 e resta chiuso il Sabato e la Domenica, non prevede nessuna forma di agevolazione per i residenti ed ha un affidamento trentennale alla ditta privata che l’ha realizzato. Badate bene, perché questo punto è essenziale, le opere non le realizza l’amministrazione, che se ne da vanto, ma il privato che le finanzia e poi le tiene in gestione per decenni. In termine tecnico, questo si chiama “Project Financing”, in termine pratico, se l’amministratore non mette dei precisi paletti, già in fase di Gara d’Appalto, questo si chiama “un danno per la città”. Nei mesi scorsi ho più volte chiesto evidenza, senza ottenere risposta, su quali tariffe verranno applicate al parcheggio di Piazza Umberto, per sapere se e quali forme di abbonamento saranno previste per i residenti. Il timore che si duplicherà il “danno” di spianata Olivares aumenta se si considera che, quando si parla del nuovo parcheggio, i nostri amministratori spendono solo elogi per l’elmo multimediale di Fieramosca che sorgerà sulla piazza, come info-point della città. Il mio parere: se faccio un parcheggio per la città devo comunicare da subito il numero dei posti, gli orari di apertura, le tariffe e gli abbonamenti. Tutto il resto, comprese le opere d’arte multimediali, diventa solo fumo negli occhi. E qui arriviamo sulla mancanza di trasparenza, che è stato il requisito principale che ha caratterizzato l’operato di quest’amministrazione. Ancora un esempio? Eccolo: oggi, a pochi mesi dall’apertura del parco giochi di Via Napoli, l’assessore in carica, continua a dichiarare che l’opera, da lui fortemente voluta, è “meravigliosa e gratuita”. Peccato che il Bando di Gara emesso dal Comune contenga con precisione, e questi sono i paletti a cui mi riferivo prima, il numero delle giostrine e il prezzo massimo da applicare da parte del gestore, in questo caso ventennale. Purtroppo per lui, è lo stesso assessore a sconfessare se stesso quando, inviando il Bando di Gara alle scuole per dare un nome al parco, ha definito, per i bambini vincitori, un certo numero di biglietti omaggio per le giostrine! Gli esempi potrebbero proseguire. Non mi soffermo oggi sulla raccolta differenziata dichiarata “miracolosa”, con un’autocertificazione di essere un Comune Virtuoso e poi imporre una TARSU che aumenta del 20%, non mi soffermo sul bilancio del Comune, degno di uno studio serio di valutazione prima di “sparare cifre elettorali”, ma su tutto questo non mancherà occasione per ritornarci con la necessaria completezza. Una corretta amministrazione deve assicurare trasparenza ai cittadini, quello che mi preme affermare è che siamo stanchi di sentire amministratori che “risolvono i problemi” … la nostra azione, nei prossimi anni, tenderà a volere amministratori che, al contrario, non li “creano i problemi” !
DOMANDA: E invece, un giudizio sull'opposizione?
IDV: Sarebbe troppo facile, forse anche comodo, ma ingiusto e ingeneroso dare a chi ha amministrato tutte le colpe di trovarci in una città che oggi è ai suoi minimi storici di vivibilità e di prospettive per il futuro dei giovani. Se chi amministra ha l’impegno di operare con trasparenza per il Bene Comune, chi è all’opposizione ha il preciso compito di pretenderlo. Tutto questo, a mio parere, negli ultimi cinque anni, non è avvenuto con la necessaria forza e convinzione. Troppo spesso l’opposizione è stata svogliata. Se so di essere in minoranza, so anche che un mio voto negativo ha solo un effetto formale sulla votazione, quello che occorre è invece dare risonanza a tutta la città di una decisione e delle sue conseguenze. Questo purtroppo è mancato. Faccio due esempi: come minoranza si era ottenuto di istituire un’utile “Commissione per la Tutela, Garanzia e Trasparenza”. Bene, sapete quante volte questa commissione si è riunita in cinque anni? Solo due volte: la prima per confermare i suoi componenti, la seconda per definire i suoi obiettivi. Poi, evidentemente spaventati dagli obiettivi, tutti hanno desistito da ogni lavoro di commissione. Secondo esempio: qualcuno ricorderà che, all’inizio della consigliatura, nel 2006, per qualche settimana non si potè tenere il Consiglio Comunale perché mancava il “banchetto separato” per un consigliere che non si considerava “né di destra, né di sinistra”. Da tempo quel banchetto non serve più perché chi vi doveva sedere ha altra, e più comoda, seduta. E così è accaduto anche per altri ex-oppositori che hanno ritenuto più “comodo” non opporsi. IDV crede nella serietà dell’impegno politico. A garanzia della fedeltà agli impegni presi, IDV chiederà ai propri candidati l’espressa adesione al Codice Etico del Partito e al “Codice europeo di comportamento per gli eletti locali e regionali” e definirà ogni misura atta a cautelare i cittadini/votanti da simili disavventure “post-elettorali”.
DOMANDA: Quali sono gli obiettivi dell'Idv al di la della competizione elettorale?
IDV: Un obiettivo fondamentale che ci prefiggiamo è risvegliare le coscienze civiche delle persone e riavvicinare alla politica quanti se ne tengono alla larga perché la considerano una “cosa sporca”. La nostra città si caratterizza per un’accesa campagna elettorale, una sorta di sagra paesana che si svolge ogni 5 anni. Poi però, passato l’evento elettorale, sfumano e passano tutti gli impegni socio-politici che già vediamo ardere in città in questi mesi. Nulla è più sbagliato. I cittadini devono prendere coscienza del loro ruolo, costante nel tempo, e capire che ognuno di noi è il “primo cittadino” e non solo quello che verrà fuori vincitore delle elezioni. L’impegno di IDV è quello di stare sempre dalla parte dei cittadini. Contiamo di raccogliere attorno a noi tutte le forze sane che vorranno condividere questo percorso, che sarà all’insegna della trasparenza e della legalità e percorribile in modo condiviso con quanti credono veramente in un reale cambiamento della politica. Tutti i progetti che IDV sta proponendo hanno come requisito una non negoziabile imparzialità, questo perché tutti i cittadini hanno parità di diritti e di doveri, e una non negoziabile trasparenza, questo perché se si opera davvero per il Bene Comune e per il bene della città non c’è nessun motivo per non rendere pubblico il proprio operato.
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