mercoledì 26 giugno 2013

A DOMANDA ... RISPONDO (parte-2)

Qualche settimana fa, dopo l’incontro a Firenze, abbiamo ricevuto dagli amici IdV della Toscana una serie di domande su vari temi e sulla nostra visione del partito. Ecco la seconda parte delle risposte che abbiamo fornito e inviato a loro
Giustizia
Cosa riformare e come.
La via è quella dell’applicazione del diritto costituzionale del “giusto processo”. Attualmente nel nostro Paese i processi sono troppo lunghi, e questo comporta un costo insostenibile per la collettività . Sarei quindi favorevole ad un potenziamento delle cancellerie e all’informatizzazione della maggior parte dei servizi.
Decarcerizzazione per alcuni reati ? Quali ?
Revisione del sistema ? Come  ?
Sono assolutamente contrario. Chi è colpevole deve pagare per il reato commesso, a maggior ragione quando si tratta di reati come la corruzione e la concussione, vere e proprie piaghe sociali.
Sono oltremodo favorevole alla reintroduzione del reato di concussione per induzione, maldestramente rimodulato dalla legge n.190/12.
Sono convinto che il sistema giustizia debba essere revisionato, in modo da consentire a chi è colpevole un trattamento non violento nei suoi confronti all’interno del carcere;, e poi SI a forme di video-sorveglianza, che possono visionare anche i familiari, SI ad una maggior tutela per le forze dell’ordine, che sacrificano la loro vita per la nostra sicurezza e SI ad un adeguamento del loro stipendio in funzione del rischio connesso alla loro attività
Per quanto riguarda il sovraffollamento delle carceri, una soluzione potrebbe essere quella di destinare gli immobili confiscati alla mafia alla costruzione di case circondariali con un numero fisso di detenuti, creando così anche più posti per la sorveglianza.
Abrogazione del reato di clandestinità e abrogazione delle norme discriminatorie verso gli stranieri in materia di lavoro regolare
L’immigrazione va affrontata sul piano politico non esclusivamente nel codice penale. Gli stranieri che vivono nel nostro Paese devono essere tutelati sul lavoro, come sul piano sociale, ma devono rispettare la nostre tradizione e la nostra cultura.
Interventi sul comparto della sicurezza (polizia ,carabinieri..)
C’è bisogno di norme che tutelino maggiormente chi si occupa giornalmente della nostra sicurezza. Sarebbe inoltre opportuno  incrementare i fondi al comparto della sicurezza, destinando parte dei finanziamenti delle missioni all’estero e rinunciare all’acquisto degli F-35, un’inutile quanto onerosa spesa di denaro.
Valori principali su cui puntare
Onestà, trasparenza, democrazia sociale, educazione civica, rispetto delle istituzioni e del prossimo.
Lavoro: Cosa riformare e come.
Art.18 e Art.8, abbiamo fatto grandi battaglie per difendere i diritti dei lavoratori. Le firme raccolte come Idv, che sono ferme in Cassazione devono essere prese in considerazione per fare il referendum per abrogare la legge Fornero.
Sgravi fiscali a chi assume con forme di contratto a tempo indeterminato.
Reddito Minimo Garantito ?  A chi ? Quanto ?
SI, fino alla prima assunzione; credo sia giusto garantire un salario minimo  di 500 € come soglia di sopravvivenza ai disoccupati. Il “quanto” va verificato con le risorse che si hanno a disposizione.
Altre misure per il mondo del lavoro
Incentivazione all’apprendistato, sgravi fiscali per chi assume giovani/cassintegrati/donne. Possibilità di creazione di società a burocrazia zero. Garantire sempre e comunque liquidità allo strumento della cassa integrazione.
Dove si trovano i soldi per queste misure ?
Confiscando  i capitali  illeciti, eliminando le famose “pensioni d’oro “con tetto massimo a 5000 € omni-compensivi, limitando gli stipendi d’oro sia ai grandi manager pubblici , sia a chi fa politica e tassando i grandi capitali.
Lotta senza quartiere al lavoro nero e all’evasione fiscale, che ogni anno nel nostro Paese fa “perdere le tracce” di ben 100mld di euro.
Istruzione
Misure per la scuola
Restituire dignità e valore alla scuola pubblica. Questo dev’essere  un punto fermo e imprescindibile perché senza un sistema formativo adeguato, non c’è futuro per alcuna società!
Maggiore importanza, poi, agli indirizzi professionali:la qualificazione al lavoro si dovrebbe ottenere con un diploma universitario triennale.
Garantire poi, il doveroso  collocamento ai numerosi vincitori di concorso, che si trovano da anni parcheggiati nelle graduatorie.
Adeguamento degli stipendi: i nostri insegnanti sono tra i più sottopagati d’Europa!
Messa in sicurezza delle strutture scolastiche.
Università
L’università deve diversificare i canali formativi. Gli studi triennali devono portare ad un diploma universitario utile per l’inserimento nel mondo del lavoro. Questo diploma non conferisce il titolo di dottore, cosa che avviene in modo ridicolo solo in Italia. Il titolo di dottore si consegue con un corso di studi di 5-6 anni in funzione del corso di laurea.
Il dottorato di ricerca deve essere un ulteriore periodo di formazione per entrare nel mondo della ricerca scientifica e non uno strumento, come è stato e come è, di manovalanza nei laboratori universitari.
L’offerta formativa delle Università va rivista eliminando tutte le artificiose fantasie che non trovano poi specularità nel mondo del lavoro a livello europeo.
Dotare tutti gli atenei di un sistema di divisione in fasce di reddito in modo tale che ogni studente possa pagare le tasse a seconda del proprio “status economico”.
L’Università deve essere pubblica e alla portata di tutti.
Ricerca
Va posto un freno alla cosiddetta “fuga di cervelli”.  In Italia, la cosiddetta “politica dei tagli” ha costretto molti dei nostri giovani a cercare la propria strada formativa all’estero, privando così il nostro Paese di menti brillanti che avrebbero potuto contribuire al progresso della scienza.
L’organizzazione della ricerca scientifica pubblica va inoltre sganciata dal potere politico e deve essere ridato al Consiglio Nazionale delle Ricerche un ruolo nuovo di organizzazione, coordinamento e finanziamento della ricerca.
Il Ministero della Ricerca deve avere solo funzioni di programmazione e di controllo e, contrariamente a quanto avviene ora, deve essere, questo, l’unico ente ad occuparsi di ricerca.
Incentivare le collaborazioni con l’industria, al fine di sviluppare nuove tecnologie da utilizzare sui mercati mondiali. Insomma, l’esatto contrario di quanto è stato fatto negli ultimi 15 anni.
Agricoltura: Misure per l’Agricoltura.
Creare una rete di verifiche al fine di assicurare una corretta e trasparente gestione dei lavori di bonifica ambientale. Solo attraverso un corretto monitoraggio della filiera agricola e della gestione ambientale sarà possibile garantire ai nostri prodotti la giusta competitività a livello mondiale
Salute: Cosa riformare e come.
Riformare il sistema sanitario attraverso la riduzione dei tempi di attesa per prestazioni mediche ed ambulatoriali.
Maggiore attenzione e incentivi alla ricerca per quanto riguarda le malattie gravi e invalidanti, al fine di ridurre le spese mediche e di degenza.
Ambiente: Cosa incentivare e come.
Bonifiche dei territori interessati da danni ambientali (discariche abusive, inceneritori, scorie nucleari, ecc.). Riqualifica e messa in sicurezza dal punto di vista idrogeologico dei territori a rischio. Rimboschimento delle aree interessate da incendi dolosi e sorveglianza in periodi critici. Ricerca e sviluppo di metodi ecologici nella lotta all’inquinamento e all’estinzione di flora e fauna del territorio.
Sociale: Cosa riformare e come.
Campagne di sensibilizzazione a tutela delle fasce più deboli e disagiate, unite a misure di sostegno/beneficienza
Turismo: Come incentivarlo ?
Abbiamo un Paese bellissimo e troppo spesso ce ne dimentichiamo.
SI’ quindi a misure finanziarie  a sostegno dell’industria turistica e alla valorizzazione infrastrutturale del territorio e Si’ ad una maggior tutela legislativa dei prodotti gastronomici made in Italy.
IDV Estero: Come ampliarlo ed ‘utilizzarlo’ ?
Informare tramite web tutti gli esponenti e simpatizzanti Idv sulle novità interne al partito e permettere loro di scambiare opinioni idee e iniziative grazie alla rete.
Se sarà il Segretario…
Le prime azioni da svolgere saranno :
Convocare immediatamente la segreteria nazionale e far capire l’importanza e il ruolo fondamentale della base nelle scelte di partito.
Sa già chi farà parte della sua squadra ? Ce lo vuole comunicare  ?
La stiamo costruendo, con i tanti amici e le numerose professionalità che hanno appoggiato la mia candidatura. Non va quindi escluso un rinnovamento che possa beneficiare della continuità e di quanto c’è oggi di buono nel partito.

A DOMANDA ... RISPONDO (parte-1)

Qualche settimana fa, dopo l’incontro a Firenze, abbiamo ricevuto dagli amici IdV della Toscana una serie di domande su vari temi e sulla nostra visione del partito. Ecco la prima parte delle risposte che abbiamo fornito e inviato a loro
Vedi Idv come un partito di sinistra o come qualcosa di diverso?
IdV è un partito di Sinistra, che persegue l’uguaglianza e la trasformazione, quindi NO alle disuguaglianze, al conservatorismo e alle caste.
Quali alleanze per Idv? Con tutti o da solo a sinistra?
IdV crede nelle alleanze costruite sul dialogo (un’arte da imparare!) senza però che queste vadano a “snaturare” quella che é la nostra ideologia di base. Non bisogna inseguire il M5S, né chinare ossequiosamente il capo al Pd; siamo comunque “portatori sani” di un importante 1%!  Le alleanze non sono un assegno in bianco, se non ci fossero interlocutori concreti e credibili meglio da soli; non sono d’accordo neppure ad un imparentamento con l’estrema sinistra: NO ad altre Rivoluzioni Civili.
Concezione laica? SI … NO …
Idv associa il termine laico alla rivendicazione dell’ “autonomia decisionale” rispetto ad ogni tipo di condizionamento: religioso, ideologico o morale che sia. Quindi, per definizione, credo che un partito politico nella nostra società post-industriale non possa che essere di natura laica. Questo non significa essere a-religiosi o a-morali, anzi!
Da sempre ci battiamo contro la disuguaglianza di ogni ordine e grado e siamo per la promozione dell’uomo che è il fine di ogni religione. Rivendichiamo, tra l’altro, il libero arbitrio su temi quali l’eutanasia, obbligo cure in fine vita, coppie di fatto.
Organizzazione del partito:
su cosa puntare, cosa eliminare e cosa invece integrare?
E’ ora che si torni a puntare sui territori, sui militanti, su chi davvero rappresenta la “linfa vitale” del partito. Ma bisogna farlo sul serio, garantendo, da statuto, il coinvolgimento DI TUTTI per ogni singola decisione da prendere. Mai più nomine calate dall’alto quindi, ogni incarico deve avere la DOVEROSA legittimazione dalla base. Avete presente come funziona il tessuto animale? Un insieme di cellule si aggrega per portare avanti una determinata funzione, qualunque essa sia. Ecco, è esattamente questa l’organizzazione che dovrebbe esserci all’interno del partito; una sorta di “co-partecipazione a maglia di rete” in cui i vertici  captano le proposte/idee della base attraverso una serie di portavoce che fungono proprio giustappunto da tramite. Solo in questo modo il territorio cesserà di essere inteso come sterile “ruota di scorta”, usata e poi dimenticata, e diventerà parte attiva, e VIVA del partito.Proponiamo poi l’istituzione di “Agorà del sapere”, intesi come luoghi di incontro/confronto tra personalità interne ed esterne al partito, atte a dibattere tematiche politiche e sociali con uno sguardo sempre attento alle esigenze dei cittadini
Iscritti e requisiti per la candidabilità
Tutti possono iscriversi, a nessuno è preclusa la possibilità di far parte del partito, purché mostri entusiasmo e “voglia di fare”. Non si può candidare, invece, chi proviene da una militanza di lungo corso in altri schieramenti politici almeno per i primi 5 anni di iscrizione (il purgatorio ci vuole per poter salire in paradiso!).I requisiti per la candidabilità sono: 1-militanza attiva e partecipata 2-indefessa moralità 3-competenza. Tutti i requisiti devono esser riconosciuti dalla base, che segnala il candidato in un sistema di pre-selezione con primarie. Nessun candidato può avere carichi pendenti o condanne passate in giudicato.
Modifiche allo Statuto? Quali?
La più importante è quella che abbiamo indicata: il partito non può essere governato solo da “eletti”; l’organo centrale del partito dovrà avvalersi in misura uguale sia di rappresentanze di eletti, sia di rappresentanze di iscritti su base regionale in funzione del numero di iscritti. Ho letto molte proposte di modifiche allo statuto e alcune le ho trovate decisamente interessanti, ma credo che la nostra faccia “la differenza”, altrimenti correremo il rischio di rimanere esattamente come siamo ora. Problematiche incluse.
Energie rinnovabili
Quando si parla di ambiente ed energia ci sono delle ideologie pervasive che hanno albergato fortemente anche in IdV.Io credo che una cosa sia “tendere verso un obiettivo” un’altra è “risolvere i problemi con le tecnologie esistenti”. In questo caso, infatti, bisogna essere veramente “laici”, e perseguire la trasformazione del “qui e subito” senza attendere il famoso Messia. Per questo motivo ritengo che non si debba sposare nessuna soluzione in maniera “totalizzante”; proprio perché la storia della scienza e della tecnologia ci insegna che il “perfetto” non esiste, né esiterà mai. Ciò che si deve fare è “sperimentare”, cercare il giusto compromesso tra il “vecchio” e il “nuovo” che avanza. Sono favorevole all’utilizzo e all’implementazione delle energie rinnovabili: il nostro territorio ha sole, mare,vento…perché mai non utilizzarli? Va creata un’industria nazionale del settore che sviluppi tecnologia da esportare in tutto il mondo, vanno mantenuti gli incentivi e gli sgravi fiscali verso quest’industria finanziati con i risparmi delle importazioni di petrolio/gas/carbone.
Abolizione finanziamento ai partiti
L’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti non deve essere totale, bensì in parte utilizzato per attività politiche sul territorio, con spese certificate e documentate, al fine di consentire lo svolgimento dell’attività politica a chiunque, senza distinzione di classe o ceto sociale. Credo, infatti, che l’attività politica debba essere alla portata di tutti, e un piccolo sostegno pubblico può significare indipendenza. Inoltre A) Sì all’abbassamento del tetto massimo di rimborso B) Sì alla certificazione di tutte le spese C) Sì all’istituzione di un reato penale ad hoc per chi gonfia le spese elettorali D) Sì al rimborso ottenibile solo dai partiti/movimenti con organismi e regole democratiche al loro  interno (se vuoi i soldi pubblici, cioè della comunità, il tuo partito deve garantire regole “minime” di partecipazione democratica, quali congressi periodici a tutti i livelli e legittimazione di ogni carica dirigenziale politica). E) I partiti devono avere strutture e organizzazioni snelle.
Libertà destinazione 8 x mille
Sono favorevole. Potrebbe essere una soluzione e un esperimento interessante, equiparare chiese, stato e partiti, per vedere i contribuenti cosa decidono.
Ruolo dei Giovani Idv
Il ruolo dei giovani è vitale! Credo che nuove generazioni debbano indiscutibilmente avere un ruolo centrale nella vita politica del partito e per questa ragione si debba garantir loro visibilità e formazione. L’”Agorà del sapere” adempirebbe perfettamente  questo scopo: far crescere, “stimolare” e “formare” i giovani, la nostra classe politica del futuro.
Codice etico
Il codice etico è uno strumento di auto-disciplina che deve essere adottato come “legge di regolamentazione del comportamento personale”. Purtroppo però, sappiamo bene che per quanto forti siano le leggi, ci saranno sempre soggetti “inclini” ad infrangerle; e lo stesso vale per il “codice etico”. Nel caso di semplici militanti, l’espulsione risolve immediatamente ogni problema, ma nel caso degli eletti, pur cacciandoli dal partito, essi restano sempre eletti. Ci vorrebbe, quindi, una legge che, di fatto, faccia automaticamente decadere chi, eletto da un partito, ne venga espulso. Ma tale norma non sarebbe contraria alla laicità del partito? Questo è un problema senza soluzioni reali perché per quanti sforzi si possano concentrare nella definizione di un tale codice, nascerà sempre un caso che non poteva essere previsto. L’ago della bilancia potrebbe però esser rappresentato dagli elettori che, una volta traditi, potrebbero democraticamente decidere di far decadere il rappresentante “indegno”.
Diritti Civili
Ius soli
Personalmente sono favorevole al diritto di cittadinanza per i figli di cittadini stranieri nati in Italia. Credo infatti che questi bambini debbano godere di una “doppia cittadinanza”, quella italiana e quella del Paese di provenienza dei genitori. Una volta raggiunta la maggiore età, sarà a discrezione del ragazzo, scegliere di optare per una o per l’altra.
Femminicidio
E’ un bene che la convenzione di Istanbul sia stata definitivamente approvata. Le donne hanno il sacrosanto diritto di sentirsi protette e assistite dalla legge. Detto ciò mi chiedo: una violenza fatta su una donna ha una valenza diversa se fatta su un uomo? Non sono entrambi esseri umani? Il senso di questa ulteriore “classificazione” di reati sulla persona non mi pare affatto chiaro.
Unioni di Fatto
Assolutamente favorevole. Si tratta di una questione di civiltà e di diritto; nulla a che vedere con la religione. Farei, semmai, un appello alla “sobrietà” nei comportamenti, soprattutto nel corso di determinate manifestazioni.
Adozioni alle suddette coppie
Non credo che il nostro paese sia così all’avanguardia da poter già trattare questo argomento, iniziamo a far accettare le unioni di fatto.
Minori Scomparsi
Servono leggi che tutelino i minori in modo efficiente, la scomparsa dei minori è spesso legata alla ” tratta degli organi umani”. Farei però attenzione alla sopravvalutazione del fenomeno ad opera dei mass media. Molto spesso i minori scompaiono perché si allontanano volontariamente dalla propria casa nella quale vivono un disagio. Le statistiche dicono che circa l’80% dei minori scomparsi rientrano a casa entro il primo anno.
Pari Opportunità
Anche su questo punto occorre essere chiari. Se chiediamo al semplice cittadino cosa intende per “pari opportunità” nella stragrande maggioranza risponderà che uomini e donne devono avere le stesse possibilità di lavoro e di progressione nella carriera fino ai livelli direttivi. Ma questa è la pari opportunità “di genere” che ormai è un tema stagionato anche se rappresenta un obiettivo ancora, purtroppo, lontano dall’essere stato raggiunto. Noi, invece, per “pari opportunità”, intendiamo l’assenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di un qualsiasi individuo per ragioni connesse non solo al genere, ma anche alla religione, alle convinzioni personali, alla origine etnica, alla disabilità, all’età e all’orientamento sessuale.
Divorzio breve
Favorevole e stiamo lavorando proprio ad una raccolta di  firme per questo; 4 anni per un divorzio consensuale e oltre 10 per uno giudiziale sono tempi eccessivi per chi ha deciso di lasciarsi. La legge tutt’ora vigente in materia di unioni, andrebbe modificata anche perché abbreviando i tempi, non solo si ridurrebbero i disagi dei cittadini, ma si risparmierebbe anche un centinaio di milioni l’anno che lo Stato tutt’ora sborsa per abbattimento del contenzioso civile.
Abrogazione del reato di clandestinità e abrogazione delle norme discriminatorie verso gli stranieri in materia di lavoro regolare
NO, gli stranieri nel nostro paese devono rispettare la nostre tradizione e cultura, devono però essere tutelati sul lavoro, come tutto il resto.