domenica 30 ottobre 2011

Trasparenza sul calcolo della Tarsu ...


Il Comune di  Capua dovrà determinare, a breve, le tariffe della Tarsu per l'anno 2011.

Le modalità per una corretta determinazione sono dettate dal DPR 158/1999

Tale provvedimento prevede l'obbligo per i Comuni alla stesura di un Piano Finanziario per la gestione e la copertura annuale della Tarsu

A meno di nostri errori o sviste, ci risulta che, fino ad oggi, il Comune di Capua non ha mai predisposto un Piano per la verifica della copertura economica del servizio tenendo conto da un lato tutte le SPESE per erogare il servizio dall'altro tutte le ENTRATE preventivate. 

Il Piano deve fornire evidenza che, per ottenere il Costo Medio Generale si è tenuto in conto di tutte le voci e non si è proceduto, invece, in maniera semplicistica e dannosa per i cittadini, con una mera divisione: "Totale dei Costi del Servizio" diviso "Totale delle Aree Servite". 

Questo significherebbe che, a danno degli utenti-cittadini e disapplicando la legge, si ometterebbe di determinare: 

- la partecipazione alla copertura dei costi spettante al Comune e da iscrivere in apposita voce di bilancio dell'Ente; 

- la partecipazione alla copertura dei costi spettante allo Stato; 

- i ricavi ottenibili per il conferimento della raccolta differenziata. 

Si spiegherebbe forse così l'esosa tariffa Tarsu richiesta in questi anni dal Comune di Capua

Infine, presupposto essenziale per una determinazione corretta e rispettosa delle prescrizioni di legge, è conoscere la superficie totale delle Aree degli immobili serviti

Vanno accertate, con precisione e completezza, tutte le Aree per i differenti tipi di utenze; in questo dovrebbe essere coinvolta la struttura amministrativa comunale (per esempio i Vigili Urbani). 

In questo modo sarebbe possibile predisporre correttamente il Piano Finanziario per tutte le entrata e uscite. 

La disapplicazione delle considerazioni che qui esprimiamo si configurerebbe come una grave omissione di Legge, costituendo altresì un ingiustificato aggravio per i cittadini, costretti a pagare una tassa calcolata in maniera superficiale ed errata. 

I temi di quest'articolo sono stati già inoltrati al Sindaco, al Segretario e al Dirigente Responsabile del Settore Economico Finanziario del Comune di Capua attraverso una lettera ufficiale del 12 Settembre scorso. Appena riceveremo gli auspicati riscontri e repliche informeremo i nostri concittadini.
Gennaro De Maio

Il laghetto dei rifiuti tossici ...


Molto interesse ha suscitato questo mese la questione del laghetto di rifiuti tossici di Località Casa Cerere, nota anche come Località Purgatorio. 
 
Dopo i giornali locali, Domenica 9 la notizia è arrivata anche sul Corriere del Mezzogiorno, inserto del Corriere della Sera. 
 
All’Italia dei Valori si deve riconoscere il merito di aver portato alla ribalta un tema così grave, che per troppi anni è rimasto chiuso nei cassetti degli Uffici Tecnici comunali. 
 
I quesiti che poniamo ai nostri amministratori sono raccolti in una missiva che abbiamo inoltrato (per l’ennesima volta dal 2009 in poi) alla loro attenzione. 
 
 
In breve: 
 
-se il sito è sotto sequestro, come dichiara la Relazione Tecnica che il Comune inviò al Ministero dell’Ambiente nel 2008, perchè nessun cartello e nessuna recinzione è stata mai predisposta?
 
-la Relazione parla poi di “preoccupante infiltrazione di piombo nelle falde” ma nessuno ha mai chiarito di cosa e per quanto ci si debba “preoccupare”; 
 
-nella stessa Relazione si dichiara poi che la “sola caratterizzazione” del sito è costata circa 800mila euro. E noi chiediamo: a favore di chi è stata spesa questa cifra? e per fare che cosa? sarebbe utile che si desse visibilità dei risultati della “caratterizzazione”; 
 
-la Relazione quantifica in oltre 8 milioni di euro il costo per la bonifica. Se così è perchè i nostri Amministratori continuano a minimizzare affermando che “ci sono solo una decina di bidoni”? e poi se, come dalla ultime dichiarazioni di chi ci amministra, ora il privato proprietario del terreno “si sta muovendo”, dobbiamo ipotizzare che il privato dispone degli 8 milioni di euro necessari?   

Troppe domande sono senza risposta. Ma noi, nel rispetto dei nostri Valori, non ci stancheremo di continuare a riproporle, in ogni sede, anche quella parlamentare.

Dirselo …


Dicono che … "non ci siamo accorti che
la campagna elettorale è finita" …
Diciamo che … chi parla di idee e progetti
e non riempie pizzerie e ristoranti
può permettersi di essere sempre
in campagna elettorale …
Dicono che … "non temono le critiche
di un aspirante consigliere che ha saputo
racimolare solo una manciata di voti" …
Diciamo che … chi aspira a creare
un gruppo dove ognuno
è il leader di se stesso
preferisce moltiplicare
il numero dei leader piuttosto
che quello dei consensi personali …
Dicono che … passeranno alla storia
per i loro "numeri" e i loro "consensi" …
Diciamo che … la storia, maestra di vita …
non si ricorderà di chi "autocertifica"
il passaggio nei suoi libri …
Dirselo … anche se fingono di non capire …
è il primo passo per l'inizio del nuovo …
[N.S.]

L'alternativa ...


Nel nostro paese è ormai prossimo il momento dell'alternativa. 

A noi, nei nostri Comuni, il dovere di iniziare a costruirla, ma che sia un’alternativa di metodi, di contenuti e non solo di nomi. 

Italia dei Valori nella nostra città non è nata, come chi è in cattiva fede vorrebbe far credere, per "dare fastidio", ma per dare la possibilità, a chi ha voglia di attivarsi, di farlo nella più completa trasparenza e disinteresse. 

Una priorità su cui stiamo lavorando è la crisi finanziaria del nostro Comune. 

La situazione va affrontata e sanata, e questo è possibile solo se si riescono a debellare tante "cattive abitudini" del passato: bisogna spendere meno, meglio e con trasparenza sennò non ne usciremo mai. 

Ma Idv non vuole solo stanare e raccontare i casi di cattiva amministrazione, ma anche e soprattutto proporre e dimostrare che un altro modo di amministrare è possibile. 

Auspichiamo un atteggiamento nuovo e responsabile, che si dica basta a chi dipinge la nostra città come un albero della cuccagna dove basta allungare la mano per raccogliere ogni tipo di frutto

L'esperienza ci dice che, a meno di non essere tra gli amici degli amici, nessuno ha mai visto né l'albero né i frutti promessi e che a pagarne le spese sono sempre stati il bene e l’interesse comune.
Nicola Scalera
Referente Circolo Idv di Capua

sabato 29 ottobre 2011

...inceneritore e gassificatore a Capua...


La questione dello smaltimento dei rifiuti nella nostra città sta degenerando. 

E’ necessario fare un minimo di storia degli ultimi mesi: durante la campagna elettorale delle ultime amministrative Idv scovò per prima, nel programma del Sindaco che si candidava a succedere a se stesso, buttata lì tra le righe della sezione “Energia e Ambiente”, la prospettiva di voler “costruire sul territorio comunale impianti per il trattamento dei rifiuti solidi urbani (gassificatore)”. 

La sollevazione popolare fu immediata, e con essa la nascita di un Comitato civico, presieduto da Idv e partecipato da tutti gli altri partiti della sinistra cittadina, che avevamo opportunamente informati della notizia. 

Fu curioso il fatto che anche diversi esponenti che appoggiavano l’attuale maggioranza, che non erano stati messi al corrente di quello che doveva essere il “loro” programma “energetico-ambientale”, si avvicinarono a noi e aderirono alla raccolta di firme per opporsi al progetto. In pochi giorni, nonostante fosse in corso anche la campagna elettorale, il Comitato raccolse circa cinquecento firme e con esse una serie di messaggi di solidarietà dai Comitati presenti nei Comuni vicini, primo tra tutti quello di Marcianise, dove il Sindaco aveva appena ritirato la sua disponibilità al gassificatore. 

In quel momento e nei mesi successivi l’attuale amministrazione ha più volte brillato per saper contraddire se stessa

In campagna elettorale si affrettarono a dire, senza però una rettifica ufficiale al programma, che erano stati fraintesi e che non c’era nessuna intenzione di “operare gassificazioni” sul territorio cittadino. 

Passato il voto, sono ritornati e hanno ritrattato sul tema anche con accesi battibecchi pubblici tra di loro, in varie occasioni, anche in Consiglio Comunale. 

Oggi la tesi più gettonata dai nostri amministratori, facendo leva su presunti vantaggi economici per una città assetata di risanare un bilancio malato, è “Gassificatore SI, Termovalorizzatore NO”. 

E’ stata questa la reazione alla notizia di questi giorni di una nuova diatriba, quella sullo spostamento dell’impianto “inceneritore” previsto a Napoli Est verso la provincia di Caserta, e più precisamente a Capua. 

L’opposizione dei nostri amministratori all’inceneritore è anche la nostra. 

Va premesso che la provincia di Napoli, per la sua elevata densità demografica, non riuscirà mai ad essere autonoma e autosufficiente a smaltire i rifiuti che produce, risulta chiaro che il problema va risolto più in alto, a livello regionale o anche più.

Fino a quando però si continuerà a parlare solo di autonomia delle province e solo di discariche, di inceneritori e della loro localizzazione, resteremo sempre molto lontani dalla soluzione. 

Il Circolo Idv di Capua ha più volte proposto, da diversi mesi, l’approccio che ci sembra più corretto: riferirsi e applicare quanto previsto dai Piani Regionali e Provinciali per lo smaltimento dei rifiuti. 

In questi Piani, per centinaia di pagine, si parla innanzitutto di come ridurre la produzione dei rifiuti, e poi delle modalità per una corretta raccolta differenziata, e poi della separazione ed instradamento dei materiali differenziati verso i centri di recupero e di riciclo. Solo alla fine, dopo aver avviato questo ciclo virtuoso, e solo per la frazione ancora non differenziata e non differenziabile, i Piani parlano di discariche e di impianti di incenerimento. Il tutto però, limitato ad una frazione minima dei rifiuti raccolti. 

L’errore che, ahimè, si commette è sempre lo stesso, si vuole risolvere il problema dalla coda e non dalla testa, si vogliono privilegiare i fattori e gli interessi economici rispetto a quelli dell’ambiente, della salute dei cittadini e di una sana e realmente “virtuosa” amministrazione.

domenica 23 ottobre 2011

Laghetto in Commissione Regione Campania ...


Le segnalazioni fornite dal Circolo Idv nell’incontro di due settimane fa hanno dato i primi frutti: l’on.Eduardo Giordano, consigliere regionale campano capogruppo dell’Italia dei Valori, ha richiesto, sottolineandone l’estrema urgenza, un’Audizione al presidente della VII Commissione Regionale Ambiente, “per affrontare le gravi problematiche relative alla bonifica del laghetto artificiale di località Purgatorio”. 

All’Audizione saranno convocati l’Assessore alla Tutela e Disinquinamento, il responsabile Arpac Campania e il sindaco del Comune di Capua

La notizia ci fa ben sperare affichè si avvii finalmente un iter per chiarire i diversi misteri, ambientali ma anche amministrativi, che riguardano l’area. 

Francamente consideriamo molto debole la difesa degli amministratori della città che, ancora nei giorni scorsi, hanno dichiarato che non possono fare null’altro che aspettare l’arrivo dei fondi richiesti al Ministero dell’Ambiente. 

Un Amministratore, che opera nell’interesse dei suoi cittadini, ha innanzitutto l’obbligo di tenerli informati su tutto quello che sta facendo. 

Non ci sembra per nulla normale che esista una tale bomba ecologica nel territorio cittadino, in un’area sotto sequestro, e che non ci sia alcuna indicazione, recinzione, divieto di accesso lungo le stradine che conducono al laghetto. 

Non ci sembra per nulla normale che un Ufficio Tecnico del Comune chiede per la bonifica del sito oltre 8 milioni di euro al Ministero dell’Ambiente, che il Comune dichiari che per la sola caratterizzazione sono stati spesi 800 mila euro (spesi da quale ente? a favore di chi? e per fare cosa?), che si affermi che esiste un “preoccupante inquinamento da piombo nelle falde” e che di tutto questo i cittadini, per anni, non abbiano mai saputo nulla. 

E, se non fosse stata per l’attività degli ultimi mesi del Circolo Idv, il tutto sarebbe ancora chiuso e secretato nelle stanze dei bottoni. 

Nell’interesse della città consideriamo un incoraggiante passo avanti che un tema, da anni circondato da un’alea di mistero e di imbarazzo, sia arrivato oggi alla ribalta politica regionale e nelle discussioni cittadine.

domenica 16 ottobre 2011

...intervista Gazzetta di Caserta...

Testo dell'intervista al referente del Circolo ... Nicola Scalera ... dalla Gazzetta di Caserta di oggi ...

La nuova amministrazione Antropoli si è insediata da quattro mesi. Quali sono le priorità che secondo l'IDV dovrebbe affrontare?

L’amministrazione in carica è al suo secondo mandato, le priorità per la città le avrebbe dovute identificare non oggi ma nel lontano Maggio 2006; in genere il secondo mandato ha lo scopo di completare il lavoro impostato nel periodo precedente. Purtroppo la nostra città riesce ad essere un’eccezione anche a questa regola consolidata. Si procede all’impronta: il culto delle inaugurazioni, che siano esse di piazze o di fontane, sottrae risorse economiche preziose alle più elementari manutenzioni, che siano esse di scuole, di strade o di verde pubblico. Si procede a vista, senza un chiaro piano e un progetto di medio e lungo periodo oppure, se un “piano” esiste, la città ne è tenuta all’oscuro. Per Idv una priorità è innanzitutto il risanamento del bilancio e delle finanze del Comune: questa è un’opera che dura anni ma da subito va imposta, per lo meno, un’inversione di tendenza. Invece si continua a sperperare e ad affossare una situazione sempre più grave che, di questo passo, non potrà che portare Capua al dissesto finanziario. Importanti sono anche la tutela ambientale del territorio (voglio ricordare la bomba ecologica del laghetto in Località Purgatorio e il sito di stoccaggio del Frascale) e la definizione di un Piano Urbanistico che veda i cittadini partecipi e coinvolti sul serio, e non con operazioni di facciata come la “fase di audizione” proclamata nel 2009. In quell’occasione si rispettò “formalmente” un obbligo di legge ma poi, delle osservazioni raccolte non si è saputo più nulla. Io le mie osservazioni, presentate nel 2009, le conservo con cura e sono pronto a riproporle e discuterle in ogni momento.


Legalità e trasparenza sono due "cavalli di battagli" dell'IDV. Com'è la situazione a Capua?
Per valutare Capua sui temi della legalità e della trasparenza non possiamo ignorare il territorio “difficile” in cui si trova la nostra Città. Ma il lavoro di Idv non è e non sarà mai quello di sostituirsi a Giudici e Pubblici Ministeri, nei quali confidiamo e ai quali ci affidiamo sia come privati cittadini che come attivisti politici. Siamo convinti che, se ci sono dei “nodi”, questi, prima o poi, verranno al pettine. Da sempre abbiamo sollecitato chi ci amministra a fare chiarezza sul suo operato, in particolare sulle indagini a suo carico: quando lo facemmo in campagna elettorale, appena venuti a conoscenza dei fatti, fummo attaccati dagli interessati e accusati di voler cercare dei facili consensi. A distanza di solo pochi mesi, chi cercava di smentirci allora è stato costretto a smentire se stesso. Recentemente infatti hanno chiesto il patrocino legale previsto per gli amministratori, ammettendo così che il procedimento penale esiste e non era una nostra invenzione. Ribadisco comunque: non sta a noi giudicare, noi vigileremo e confidiamo nel fattore tempo-galantuomo.

Come sarà articolata la vostra azione sul territorio visto che non siete presenti in Consiglio?

Ho già accennato a come articoliamo il nostro impegno: i gruppi di lavoro di Idv sono all’opera grazie alle competenze e alle predisposizioni dei nostri iscritti più attivi. In ogni campo, appena arriviamo a delle conclusioni di interesse per la Città, le rendiamo disponibili attraverso la stampa e sul nostro sito web (http://idvcapua.blogspot.com). Inviamo, poi, le nostre proposte agli amministratori sollecitando di continuo le loro risposte che, in teoria, dicono di dare sempre a tutti. Per i temi più scottanti abbiamo coinvolto i livelli più alti del partito. Consideriamo fondamentale costruire un’unione di intenti con le altre forze del centrosinistra.

domenica 9 ottobre 2011

dal Corriere del Mezzogiorno

Anche il Corriere della Sera, attraverso il suo inserto Corriere del Mezzogiorno ... si è occupato del Laghetto di Località Purgatorio ...

ECCO l'articolo ...

Referente e Coordinamento Cittadino

Stamattina il Circolo Idv di Capua ha incontrato nella sede in via Rivera Casilino 98 il Coordinatore Provinciale del partito dott. Pino Crispino e il Coordinatore Regionale dott. Eduardo Giordano

Nel corso dell’incontro sono state presentate e discusse le attività svolte dallo scorso 28 Gennaio, data di istituzione del Circolo. 

Tra l’altro sono stati commentati i risultati delle Elezioni Amministrative e dei Referendum della scorsa primavera. Vivo interesse hanno suscitati i diversi temi attualmente sul tavolo dei diversi gruppi di lavoro. Prime tra tutte le emergenze ambientali che sussistono nel territorio cittadino, dal Laghetto dei rifiuti tossici in Località Purgatorio al sito di stoccaggio di Località Frascale.

Nelle scorse settimane i risultati degli studi sono stati trasmessi anche all’attenzione dei rappresentanti del partito in Parlamento per l’avvio di un’interrogazione parlamentare.

Su questo come su altri temi, il Coordinamento Provinciale e Regionale si sono mostrati disponibili ad intraprendere iniziative comuni sul territorio. 

Come previsto, la riunione ha anche definito gli organi del Circolo nominando l’ing. Nicola Scalera quale Referente cittadino e il coordinamento composto da: Luca Bruno, Gerardina Capuano, Ida Colandrea, Carlo Iodice, Assunta e Michele Pasquariello, Mario e Raffaele Paternuosto, Luigi Scarpa.

domenica 2 ottobre 2011

Cinque Questi sul Laghetto di Località Purgatorio ...


Ambiente e salute non conoscono prescrizioni. 

Quindi, anche se per “merito” delle prescrizioni il processo Cassiopea non avrà più una sentenza definitiva e una serie di reati ambientali passeranno ingiudicati, questo può cancellare le ultime speranze di giustizia ma non la voglia di conoscere le verità sul territorio della nostra città. 


Il mio interessamento al laghetto in Località Purgatorio risale al Settembre 2009 quando una petizione popolare fu indirizzata agli Uffici Tecnici del Comune. Da allora, una serie di intercorsi hanno chiarito ben poco e permangono cinque quesiti, per i quali attendiamo ancora una risposta (precisa come precise sono i quesiti). Una Relazione Tecnica del Comune, con data 11 Luglio 2008, emessa dal Responsabile del Settore Tecnico2 verso il Ministero dell’Ambiente, richiedeva 8 milioni e 300 mila euro per il ripristino ambientale dell’area. 

Se, come sostengono oggi i nostri Amministratori, nel laghetto ci fossero “solo” 10 bidoni, perché occorrono oltre 8 milioni di euro per la sua bonifica?   

E poi i cinque quesiti, contenuti in una Lettera indirizzata al Comune di Capua in data 3 Dicembre 2009 e che, dopo due anni, sono ancora senza risposta.

Quesito n.1: a pag.1 della Relazione Tecnica si legge “…Il piano di caratterizzazione, portato all’esame del Ministero dell’Ambiente nel marzo 2005, …”. Non è chiaro chi ha steso il piano di caratterizzazione, si può ipotizzare che questo sia stato ad opera del Commissario Straordinario di Governo per le Bonifiche e Tutela delle Acque nella Regione Campania.

Quesito n.2: a pag.1 della Relazione Tecnica si legge “…la sola caratterizzazione, ad oggi, è costata più di 800.000 euro”. Non è chiaro a chi è costata la spesa di più di “800.000 euro” e verso quale beneficiario della somma e a fronte di quale lavoro, di cui si chiede evidenza dei risultati. 

Quesito n.3: a pag.1 della Relazione Tecnica, tra le criticità ambientali presenti nell’area, è riportato “…un preoccupante inquinamento in piombo nelle falde”. Non è chiaro, ed andrebbe chiarito con urgenza quanto segue: - dato per scontato che, come falda di subalveo, c’è una comunicazione diretta tra il bacino inquinato e il fiume Volturno, quali altre comunicazioni sono ipotizzabili o accertate? in particolare andrebbe verificato se c’è qualche comunicazione con la rete acquedotto e poi se e quali reti di irrigazione fanno capo al bacino inquinato; e poi: cosa si intende con il termine “preoccupante”? di per sé generico e portatore di allarme? per questo punto andrebbero forniti i livelli e le concentrazioni di piombo nelle falde.

Quesito n.4: a pag.1 della Relazione Tecnica si legge …”il sito non è posto in sicurezza rispetto alle possibili esondazioni del Fiume Volturno…”. Non è chiaro perché il sito va messo in sicurezza: per natura idrogeologica? o per l’inquinamento da piombo? comunque quest’ultimo già trasmesso dalla falda di subalveo. Si fa notare che nella zona non esiste alcun divieto di pesca.

Quesito n.5: a pag.2 della Relazione Tecnica si legge che il sito è oggi ”sotto sequestro”. Non è chiaro da chi è stato predisposto il sequestro di cui si fa menzione e se esso è tuttora attivo. Lascia perplessi il fatto che, percorrendo le stradine campestri tra Capua e Sant’Angelo in Formis, si arriva tranquillamente sulle rive del lago senza alcuna indicazione (o interdizione) per “area sotto sequestro”. 

L’unica risposta ricevuta è una replica del 27 Gennaio 2010. Riporto il contenuto che, per la sua genericità, lascia irrisolti tutti i quesiti: “…lo scrivente ufficio ha fornito tutte le informazioni in suo possesso (ndr cioè la Relazione Tecnica). Ovviamente la documentazione agli atti non è e non può essere esaustiva in quanto la competenza delle procedure è di natura sovra comunale.” 

E poi: “Lo scrivente ufficio archivia per conto dell’Ente Comune tutte le documentazioni che le varie Amministrazioni producono e trasmettono. Quando ricorrono gli estremi per provvedimenti di competenza sindacale, gli Enti preposti forniscono precise indicazioni in base alle quali viene predisposto l’atto che poi il Sindaco è tenuto a sottoscrivere”. 

Come si vede, nessun riferimento alla Relazione Tecnica e alle domande, di cui sollecitiamo di avere risposta. Un sollecito è già stato espresso in un’ulteriore, e ultima, mia Lettera del 8 Marzo 2010. 

Nella mitologia greca, Cassiopea era una ninfa vanitosa a tal punto da suscitare le ire devastatrici delle divinità del tempo che evidentemente, allora come oggi, amavano poco che si conoscessero “alcune” verità.

L’Albo Pretorio è on line …


L’articolo 32 della Legge 69/2009 stabilisce che l'effetto legale degli atti amministrativi comunali scaturisce dalla loro pubblicazione in rete e non più dall'affissione all'Albo Pretorio cartaceo.   

L’avvio di questa rivoluzione informatica era fissato dalla Legge al 1° gennaio 2010, termine poi slittato di 6 mesi (quindi al 1° luglio 2010) e infine di altri 6 (quindi al 1° gennaio 2011) a causa del cosiddetto decreto "Milleproroghe" (L.25/2010). 
La duplice dilazione è stata disposta per le difficoltà tecniche incontrate da molte amministrazioni nell'ottemperare alle nuove disposizioni di legge. 

Guardiamo con grande favore a quest’importante innovazione, non solo sul piano della modernizzazione e maggiore efficienza dell'azione amministrativa, ma anche sotto il profilo della trasparenza. Con la modalità informatica è infatti garantito ai cittadini un più facile e rapido accesso agli atti consentendo l’esercizio di un più stretto controllo democratico sull'operato dei propri amministratori. 

Anche l’Albo Pretorio del Comune di Capua è finalmente on line da qualche mese con la pubblicazione delle Delibere (di Consiglio e di Giunta), delle Determine dirigenziali, dei Regolamenti di nuova approvazione, degli avvisi dei Bandi ed Esiti delle Gare (questa sezione, a dire il vero, stenta ancora ad arricchirsi di contenuti). 

Un’osservazione, per migliorare il servizio e relativa trasparenza: il percorso per raggiungere l’Albo con tutti i documenti, dalla homepage del Sito del Comune, è molto (troppo) tortuoso. 

Per aiutare i nostri iscritti e simpatizzanti, ma anche tutti i cittadini, sul nostro sito web abbiamo messo, ben visibile, un’icona con il collegamento diretto all’Albo Pretorio

Unico neo, peraltro previsto dalla Legge: tutti i documenti restano on line, in media, per 15 giorni dopodichè si perdono i contenuti e si può solo accedere ad un archivio storico dove sono elencati codici e titoli dei documenti. Questo limite comporta che occorre diventare frequentatori assidui dell'Albo e salvare sul proprio computer tutto quello che si pensa potrà servirci in futuro.

Elogio della Verità…


La Verità non vince e non perde
… esiste e basta
e alla fine è destinata a prevalere.
A molti la Verità
piace o non piace
a seconda che da essa
ne possono ricavare o meno
dei vantaggi.
La Verità è e resta immutabile
per chi non la vuole “aggiustare”
e usare per i propri scopi.
La ricerca e la diffusione della Verità
è il primo Valore
a cui non rinunceremo mai …


Idv su Block Notes ...


Parte questo mese la pagina autogestita del Circolo Idv di Capua, dopo un'apparizione "sperimentale" durante l'ultima campagna elettorale. 

E ripartiamo proprio dai risultati delle elezioni del Maggio scorso: quella tornata elettorale ha decretato la conferma dell'Amministrazione uscente con una maggioranza plebiscitaria sulla quale evitiamo commenti. 

La conferma alle nostre perplessità è arrivata presto, un mese dopo, quando ai referendum di Giugno, gli stessi cittadini di Capua, richiamati alle urne ma in una condizione molto diversa di "libertà di scelta", hanno sancito la vittoria del fronte dei quattro SI.

I numeri: a Giugno il 52%, ricavato dal 54% dei votanti per il 96% a favore dei SI, ha detto NO agli Amministratori che aveva eletto un mese prima con il 90% di "consensi".   

Un buon auspicio per le prossime tornate? Certo che SI; di sicuro chi amministra oggi se vuol "esser lieto sia" ma sappia che "del (suo) diman non ha certezza".
Nicola Scalera
Commissario Circolo Idv di Capua