martedì 31 gennaio 2012

2011 alle spalle ...

Il 2011 è alle spalle e insieme ad esso è alle spalle una brutta stagione, almeno quella a livello nazionale, della politica italiana.

Grazie all'azione determinata e perseverante di Italia dei Valori, le contraddizioni di una maggioranza incapace di affrontare i problemi del Paese e l'inadeguatezza di un Premier più attento ai propri bisogni che non a quelli degli italiani, sono state archiviate da un'urgenza economica non più procrastinabile.
 

Al suo posto si è insediato un Governo tecnico che nelle premesse e nelle promesse (lotta all'illegalità, lotta agli sprechi, solidarietà, equità, giustizia sociale, rigore) ha sposato i punti su cui si fondano i programmi di Idv.
 

Tutto a posto allora? No! I primi atti del nuovo Governo hanno colpito i soliti noti (lavoratori, pensionati, fasce sociali più deboli) e questo non ha consentito all’Idv di dare la propria fiducia alla manovra economica. Sarà possibile farlo in futuro ma questo dipende dalle proposte che saranno sottoposte. 

Lo stesso impegno e determinazione, il Circolo Idv lo sta dedicando, da un anno, alla nostra città creando, siamo certi, le basi per un futuro migliore.
Nicola Scalera
Presidente Circolo Idv di Capua







 Gennaio 2011 - Gennaio 2012 : il Circolo Idv di Capua compie un anno…

Il MANDATO di Idv è riportare i
VALORI della SOLIDARIETÀ
e del rispetto dei BENI COMUNI
al centro dell'operare politico.
QUESTO è stato il nostro impegno
nel primo anno di attività …
QUESTO sarà il nostro obiettivo
per i prossimi anni.

Un altro modo di amministrare
la nostra città è POSSIBILE,
ma anche NECESSARIO …
ed URGENTE !!!

Valori positivi …

Mantieni i tuoi pensieri positivi …
perché i tuoi pensieri diventano parole.
Mantieni le tue parole positive …
perché le tue parole
diventano i tuoi comportamenti.
Mantieni i tuoi comportamenti positivi …
perché i tuoi comportamenti
diventano le tue abitudini.
Mantieni le tue abitudini positive …
perché le tue abitudini
diventano i tuoi VALORI.
Mantieni i tuoi VALORI positivi …
perché i tuoi VALORI
diventano il tuo destino.
 [Gandhi]

I conti non tornano

Ancora una volta il parere consultivo obbligatorio dei revisori dei conti (vedi Delibera di Consiglio n. 55 del 20-12-2011) ha evitato che il Consiglio Comunale ratificasse nuove alchimie contabili nel bilancio dell'Ente che, come molti sanno, è già in una dichiarata situazione di deficit strutturale.

Infatti, con la Delibera di Giunta n. 326 del 30-11-2011, il sindaco Antropoli e la sua giunta avevano cercato di far approvare al Consiglio Comunale una variazione al Bilancio di Previsione per il 2011 in cui erano accertate maggiori entrate per 1.200.000 euro derivanti dalla vendita dei terreni messi a disposizione dal Comune di Capua alla Provincia di Caserta per il tanto dibattuto gassificatore.

Di contro erano inserite, tra le previsioni, maggiori spese per  970.629,46 euro relative ad un contenzioso tra "Verazzo e Comune di Capua" che, sommati ai 215.722,67 euro già a bilancio, arrivavano alla ragguardevole cifra di 1.186.352.13 euro inerenti il lodo arbitrale divenuto esecutivo. I revisori hanno espresso parere favorevole solo ad una parziale ratifica della delibera n. 326 a condizione che venissero eliminate proprio tali nuove poste di bilancio.

La maggiore entrata preventivata infatti tutto è fuorché certa, visto che non rispetta neanche uno dei parametri che ne consentirebbero l'iscrizione in bilancio. 

Per quanto previsto infatti dall'Art.179 del T.U.E.L. l'entrata dovrebbe essere  supportata da idonea documentazione da cui si possa determinare la ragione del credito e l'esistenza del titolo giuridico che autorizzi l'Ente a vantare una data somma verso un debitore chiaramente identificabile ed entro un termine certo

In parole povere: non avendo mai stipulato alcun contratto con la Provincia per la vendita del terreno il Comune non ha alcun titolo per inserire tali somme in bilancio. Insomma, in preda ad una frenesia da risanamento avevano venduto la pelle dell'orso prima ancora di averlo preso! Ci piacerebbe anche capire su quali basi e con quale rigore è stata fatta la valutazione dei terreni interessati.

Per quanto riguarda invece le maggiori spese dichiarate, essendo le voci di spesa sopravvenute nell'esercizio, e non imputabili all'ordinaria pianificazione, sono individuate nei casi dei debiti fuori bilancio e in quanto tali, vista la situazione di deficit in cui versa l'ente, la norma vieta, fino all'adozione dei provvedimenti di riequilibrio, di assumere impegni o pagare spese per servizi non espressamente previsti per legge: i creditori quindi dovranno pazientare ancora. Ricordiamo che la presenza di debiti fuori bilancio ai quali non sia stato fatto fronte validamente con i mezzi di copertura previsti dalla legge obbliga il Consiglio Comunale a dichiarare lo stato di dissesto, pena lo scioglimento del Consiglio stesso.
Luca Bruno

domenica 29 gennaio 2012

Commissione di tecnici esperti ...

La situazione è grave, partiamo allora subito dalla proposta: 
Idv chiede che venga istituita, con la massima urgenza, una commissione di tecnici esperti che studi tutte le misure da attuare per il risanamento del Bilancio Comunale e per il rientro nella norma dei SEI fattori che hanno generato la dichiarazione di deficit strutturale. 

Va presa coscienza che il Comune è allo sbando e che, negli ultimi mesi, la correttezza della gestione è assicurata solo dalla continua vigilanza dei revisori dei conti. 

La prova la forniscono i fatti: senza l’intervento dei revisori, il Comune avrebbe limitato a TRE (invece che SEI) il numero di indicatori del deficit strutturale fuori norma e, in assenza della dichiarazione di deficit strutturale, chi amministra avrebbe continuato a sperperare risorse indebitandosi “allegramente”! E ancora, senza l’intervento dei revisori, il Comune avrebbe inserito nel Bilancio di Previsione un incasso di 1milione e 200mila euro per la vendita di un terreno alla Provincia (per ospitare il Gassificatore) senza che ci fosse stato alcun impegno della Provincia all’acquisto, che oggi sappiamo non avverrà mai. In più sarebbero entrati in Bilancio 1milione e 200mila euro di debiti (pagati con che cosa?). Questi debiti oggi sono tornati “fuori bilancio”, ma ci stanno! 

Va ricordato che da Dicembre il Consigliere delegato al Bilancio ha rimesso al Sindaco tutte le sue deleghe. Nessuno di noi ha creduto che questo è avvenuto perché al Consigliere non piaceva l’albero di Natale di Piazza dei Giudici o la qualità degli eventi natalizi. Conoscendo la serietà professionale del Consigliere in questione, le ragioni vere vanno ricercate altrove: forse nelle alchimie di Bilancio su elencate? 

Resta il fatto che un Comune in deficit strutturale non ha un Assessore al Bilancio in carica e non è chiaro come si sta procedendo al risanamento

A questo va aggiunto che, tramontata la possibilità di ospitare un Gassificatore sul territorio comunale, la situazione finanziaria è destinata ad un definitivo peggioramento. 

La Raccolta Differenziata è sotto i limiti previsti dalla legge, la TARSU è destinata ad aumentare ancora (dai bilanci risulta che i cittadini pagano da soli il servizio a cui non si applicano sgravi e incentivi), non è mai stata fornita evidenza sul “se e come” i materiali differenziati sono destinati a centri di riciclo o di compostaggio: nei bilanci risulta pari a ZERO l’incasso del Comune per la Raccolta Differenziata! 

Ribadiamo con forza che, nell’interesse della città, occorre un intervento urgente di persone competenti.

mercoledì 25 gennaio 2012

La coperta corta...

Parlare dei problemi della nostra città e sollecitare, prospettandole, soluzioni fattibili è nei compiti di ogni cittadino, e ancor di più è un preciso dovere per tutte le forze politiche presenti in città. 

Questo principio è scontato, al limite del banale, in qualsiasi realtà democratica che si rispetti. Purtroppo, laddove il regnante considera il plebiscito bulgaro ottenuto una cambiale in bianco da gestire senza limite di comodo, il principio cade in difetto. 

Va invece ricordato che il consenso non si riceve una-tantum  ma va rispettato, conservato e conquistato ogni giorno con il proprio operato. Accusare continuamente gli oppositori di voler strumentalizzare i problemi è il canto del cigno di un amministratore legato ad una cultura che appartiene al passato. Un passato ormai sconfitto a livello nazionale ma che ancora sopravvive nelle zone più remote del paese, di cui noi siamo (ahimè) un’espressione vivente. 

Ci deve essere consentito allora di mettere in luce tutte le alchimie contabili che sono state tentate nei mesi scorsi per nascondere la condizione di deficit strutturale del Comune. 

La coperta è sempre più corta e oggi, dopo che l’affare Gassificatore si è allontanato dalla nostra città, il baratro del dissesto finanziario è sempre più vicino. 

Da mesi stiamo chiedendo evidenza di cosa accade ai nostri rifiuti dopo la Raccolta Differenziata, di come il Comune beneficia economicamente delle percentuali che rivendica di aver raggiunto, di come si procede per il recupero dei materiali e dell’umido differenziati, del perché nonostante le mirabolanti percentuali dichiarate la TARSU aumenta di anno in anno. 

Il Circolo Idv di Capua ha lavorato a livello provinciale con i Comitati, le Associazioni e ingegneri ambientali per dare il suo apporto alla proposta di un Piano Provinciale alternativo a quello di oggi. 

A livello cittadino, nella primavera dello scorso anno abbiamo costituito il Comitato NO Gassificatore di Capua nel quale stiamo lavorando con il supporto di cittadini di ogni estrazione “elettorale”, molti aderenti al Comitato sono stati infatti elettori “bulgari” ora pentiti. 

L’ultima tegola caduta sulla nostra amministrazione è il mancato pagamento alla ditta deputata alla raccolta dei rifiuti e alla ripercussione di questo sui mancati stipendi agli operatori ecologici. Come nel nostro stile non vogliamo “strumentalizzare” il problema e non ci siamo fiondati strumentalmente su di esso ma, trattandosi di lavoratori e di famiglie a cui manca lo stipendio, ci preme sottolineare l’estrema urgenza di una soluzione. Siamo però coscienti che purtroppo, nella condizione di “coperta corta”, non sarà facile pagare Tizio senza lasciare senza pagamento Caio. Serietà e professionalità servirebbe alla guida della nostra città, ma da questo siamo (ahimè) molto distanti.

domenica 22 gennaio 2012

Campagna Tesseramento 2012: il coraggio di scegliere !!!

E’ aperta la Campagna di Tesseramento dell’Italia dei Valori per il 2012.

Anche quest’anno la quota di adesione annuale non è variata: 
20 euro che scendono a 10 euro se l’iscritto ha meno di 30 o più di 65 anni. 

Invitiamo tutti i cittadini attivi che hanno a cuore le sorti della nostra città a contattarci. 

Maggiore sarà il sostegno e l’impegno di tanti, più facile sarà per noi essere "sentinelle" per la tutela del bene comune

Quest’anno continueremo ad operare in città con la nostra concretezza ed incisività, ma potremo farlo di più e di sicuro avremo più peso se anche tu vorrai aderire e far aderire a Italia dei Valori.

CONTATTI: 
email: idvcapua@libero.it
cellulare: 346-9508585



Non vanno d'accordo su nulla ...


Nella primavera dello scorso anno l’Italia dei Valori costituì il Comitato NO Gassificatore in risposta ad un programma elettorale del Sindaco uscente che non lasciava dubbi sulle sue intenzioni. 

Già allora, per il favore e il numero di firme che raccogliemmo, anche da candidati dello schieramento opposto che non erano stati messi al corrente di un tale “dettaglio”, ci apparve chiaro che la coalizione, che di lì a poco avrebbe raccolto un consenso bulgaro, aveva pochi punti in comune. 

La promessa di fare una “opposizione interna” oggi si sta concretizzando in atti concreti e così ci troviamo con una maggioranza totalitaria che non va d’accordo su nulla. Il tutto a discapito di una città che si era fidata ciecamente e che oggi paga sulla sua pelle quella cambiale firmata in bianco.

I disaccordi tra consiglieri, assessori e delegati riguardano il gassificatore, ma anche temi fondamentali per la città quale, ad esempio, il risanamento del bilancio. 

Una situazione gravissima che sta portando il Comune verso il dissesto con l’interesse della città palesemente subordinato alle mire arriviste dei singoli. 

Il lavoro del Circolo Idv è in una direzione diversa, propositivo su tutti i temi che trattiamo. 

Nel Comitato NO Gassificatore di Capua abbiamo un ruolo attivo nel coordinamento: le ragioni del NO sono state illustrate ai cittadini nei dibattiti pubblici dello scorso Dicembre, tra gli ospiti padre Alex Zanotelli e gli amici dott. Antonio Marfella e ing. Vincenzo Cenname, sindaco di Camigliano. 

Oltre all’opera di sensibilizzazione dei cittadini, Idv ha lavorato anche alle Proposte e, a supporto di ingegneri ambientali, a metà Gennaio sono state emesse le Osservazioni al Piano Provinciale dei rifiuti. Dall’ultima riunione con i Comitati provinciali è stata messa in cantiere una manifestazione pubblica, che si terrà nella prima metà di Febbraio.

venerdì 13 gennaio 2012

Acqua e remunerazione del capitale investito

Anche se il tema rifiuti e gassificatore sta monopolizzato i discorsi in città, il lavoro del Circolo Idv procede anche su altri fronti. Uno di questi è la tematica del servizio idrico. 

Ricordiamo che l’Italia dei Valori, particolarmente sensibile all’assoluta necessità di non privatizzare l’acqua, è stata tra i promotori del Referendum che si è tenuto il 12 e 13 Giugno 2011

In quell’occasione gli italiani, ma anche i cittadini di Capua, si sono espressi con un voto plebiscitario che ha sancito la volontà che l’acqua resti un bene pubblico e non sia considerato un bene di mercato

Il quesito referendario sulla remunerazione del capitale investito aveva il seguente testo: “Volete voi che sia abrogato il comma 1 dell’art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, limitatamente alla seguente parte: “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”?”

La nuova formulazione del comma 1 oggi recita: “La tariffa costituisce il corrispettivo del servizio idrico integrato ed è determinata tenendo conto della qualità della risorsa idrica e del servizio fornito, delle opere e degli adeguamenti necessari, dell'entità dei costi di gestione delle opere, e dei costi di gestione delle aree di salvaguardia, nonché di una quota parte dei costi di funzionamento dell'Autorità d'ambito, in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio secondo il principio del recupero dei costi e secondo il principio "chi inquina paga". Tutte le quote della tariffa del servizio idrico integrato hanno natura di corrispettivo”. 

In altre parole: la remunerazione del capitale investito in materia di tariffe del servizio idrico integrato non è più prevista dall'ordinamento italiano. 

IdV chiede che la volontà popolare venga, finalmente, rispettata e applicata anche nella nostra città. Si richiede quindi ai nostri amministratori un preciso impegno per sollecitare, in maniera immediata e tramite tutte le forme consentite, la ditta appaltatrice del servizio sul territorio della città di Capua, affinchè riduca le tariffe dell'acqua, eliminando la remunerazione del capitale investito a partire dal giorno di pubblicazione dei risultati ufficiali dei referendum sulla Gazzetta Ufficiale.

Si permetterebbe così ai cittadini di ottenere un risparmio sulla bolletta dell'acqua, in più con valore retroattivo. Il rispetto del risultato del referendum andrebbe riflesso anche nello Statuto comunale con un articolo che sancisca il principio che l’acqua è un bene essenziale per la vita, che deve essere garantito a tutti i cittadini e che il servizio idrico sia quindi un “servizio privo di rilevanza economica”. 

Di conseguenza la gestione dovrebbe essere affidata ad un ente pubblico e non a società private la cui naturale tendenza al profitto ha ripercussioni certe sulle tariffe. 

Va ricordato ai cittadini capuani che il servizio idrico nella nostra città è invece assicurato, senza voler eccepire sulla sua qualità, da una ditta al 100% privata. E questo sin dal lontano 1991, con una Concessione della durata trentennale
La decisione del 1991 fu presa certamente nell’interesse della città, che non vogliamo mettere in dubbio, ma oggi ricordiamo che tale Contratto scadrà nel 2021, cioè tra “soli” e poco più di nove anni.

Auspichiamo allora l’immediata costituzione di una commissione permanente che, negli anni che mancano alla scadenza, lavori per definire soluzioni gestionali alternative in cui la parte pubblica possa avere una partecipazione o autogestire il servizio.

Solo così la nostra città non si farà trovare “colpevolmente” impreparata e i futuri amministratori incolpevolmente “costretti” ad un forzato rinnovo della Concessione.

martedì 3 gennaio 2012

Rifiuti: le proposte e le preoccupazioni di Idv ...


E’ molto faticoso tenere ordine nel vociare scomposto che si sente in queste settimane sul tema dei rifiuti. 

Il Presidente della Provincia che si inalbera contro il Sindaco di Napoli e viceversa e così gli inceneritori cambiano di continuo sia provincia che dimensioni, 90.000t/anno oppure 250.000 oppure 310.000, come se fossero fette di pandoro da tagliare e farcire di crema pasticciera. 

E che dire del Sindaco di Capua che confonde i Cip6 (o certificati verdi), che sono il contributo economico statale devoluto ai gestori degli impianti, con un requisito tecnico che garantirebbe l’affidabilità degli impianti stessi? E che dire poi dell’amministrazione di Capua che aveva provato ad inserire la vendita del terreno alla Provincia, per 1.200.000 euro “autovalutati a spanne”, nel riassetto di bilancio, come se tale vendita fosse cosa fatta ed esigibile. Nulla di più falso e infatti, puntuale, è arrivata la bacchettata dei revisori dei conti che ha costretto all’ennesima marcia indietro i disinvolti amministratori che oggi si ritrovano con uno “scoperto” di pari ammontare, 1.200.000 euro di debiti spostati in tutta fretta tra quelli fuori bilancio. 

In tutto questo il povero cittadino non ci capisce più nulla. 

La verità è che esistono un Piano Regionale e un Piano Provinciale, che in diversi aspetti sono anche in contrasto tra loro. La verità è che il Piano Provinciale è nel suo iter di approvazione e con la procedura di commenti in corso. La verità è che questi piani sono scritti per giustificare e sponsorizzare il fatto che nuovi impianti di incenerimento siano l’unica alternativa alle discariche.

Nulla di più falso: Idv è per una gestione innovativa del ciclo dei rifiuti, in cui alla raccolta differenziata seguano il compostaggio per l’umido e il riciclo per i materiali. Idv è convinta che se il ciclo integrato fosse percorso in maniera virtuosa, nella nostra Regione non ci sarebbe necessità di nessun altro impianto. Idv è preoccupata che nei nuovi impianti, sovradimensionati ad arte, come per decenni è accaduto nelle discariche, possa finirci di tutto, dai rifiuti tossici a quelli industriali. Va ricordato che, ad oggi, non è operativa una vera politica per il controllo dei rifiuti industriali, che rappresentano il 75% dei rifiuti totali. Idv è preoccupata anche di dove finiranno i rifiuti speciali e tossici prodotti dagli inceneritori, pari al 30% del materiale che entra negli impianti. 

Il Circolo Idv di Capua è al fianco dei cittadini, quale parte attiva del Comitato NO Gassificatore, costituito a Capua la scorsa primavera, e partecipa a tutte le iniziative atte a scongiurare l’ennesima tragedia ambientale per il nostro territorio regionale.