mercoledì 25 gennaio 2012

La coperta corta...

Parlare dei problemi della nostra città e sollecitare, prospettandole, soluzioni fattibili è nei compiti di ogni cittadino, e ancor di più è un preciso dovere per tutte le forze politiche presenti in città. 

Questo principio è scontato, al limite del banale, in qualsiasi realtà democratica che si rispetti. Purtroppo, laddove il regnante considera il plebiscito bulgaro ottenuto una cambiale in bianco da gestire senza limite di comodo, il principio cade in difetto. 

Va invece ricordato che il consenso non si riceve una-tantum  ma va rispettato, conservato e conquistato ogni giorno con il proprio operato. Accusare continuamente gli oppositori di voler strumentalizzare i problemi è il canto del cigno di un amministratore legato ad una cultura che appartiene al passato. Un passato ormai sconfitto a livello nazionale ma che ancora sopravvive nelle zone più remote del paese, di cui noi siamo (ahimè) un’espressione vivente. 

Ci deve essere consentito allora di mettere in luce tutte le alchimie contabili che sono state tentate nei mesi scorsi per nascondere la condizione di deficit strutturale del Comune. 

La coperta è sempre più corta e oggi, dopo che l’affare Gassificatore si è allontanato dalla nostra città, il baratro del dissesto finanziario è sempre più vicino. 

Da mesi stiamo chiedendo evidenza di cosa accade ai nostri rifiuti dopo la Raccolta Differenziata, di come il Comune beneficia economicamente delle percentuali che rivendica di aver raggiunto, di come si procede per il recupero dei materiali e dell’umido differenziati, del perché nonostante le mirabolanti percentuali dichiarate la TARSU aumenta di anno in anno. 

Il Circolo Idv di Capua ha lavorato a livello provinciale con i Comitati, le Associazioni e ingegneri ambientali per dare il suo apporto alla proposta di un Piano Provinciale alternativo a quello di oggi. 

A livello cittadino, nella primavera dello scorso anno abbiamo costituito il Comitato NO Gassificatore di Capua nel quale stiamo lavorando con il supporto di cittadini di ogni estrazione “elettorale”, molti aderenti al Comitato sono stati infatti elettori “bulgari” ora pentiti. 

L’ultima tegola caduta sulla nostra amministrazione è il mancato pagamento alla ditta deputata alla raccolta dei rifiuti e alla ripercussione di questo sui mancati stipendi agli operatori ecologici. Come nel nostro stile non vogliamo “strumentalizzare” il problema e non ci siamo fiondati strumentalmente su di esso ma, trattandosi di lavoratori e di famiglie a cui manca lo stipendio, ci preme sottolineare l’estrema urgenza di una soluzione. Siamo però coscienti che purtroppo, nella condizione di “coperta corta”, non sarà facile pagare Tizio senza lasciare senza pagamento Caio. Serietà e professionalità servirebbe alla guida della nostra città, ma da questo siamo (ahimè) molto distanti.

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