domenica 25 settembre 2011

Calcolo della TARSU ...

Il Comune di  Capua, mediante apposita Delibera, dovrà determinare a breve le tariffe della Tarsu per l’anno 2011: prevenire è meglio che curare! 

Le modalità per una corretta determinazione sono dettate dal DPR 158/1999 (“Regolamento recante norme per la elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani”). 

Tale provvedimento prevede l’obbligo per i Comuni, anno per anno, alla compilazione di un Piano Finanziario per la gestione e la copertura della Tarsu

A meno di nostri errori o sviste, ci risulta che, fino ad oggi, il Comune di Capua non ha mai predisposto un tale Piano Finanziario. Il Piano Finanziario è finalizzato alla verifica della effettiva copertura economica del servizio e deve tenere conto di due categorie di voci: da un lato tutte le SPESE per erogare il servizio dall’altro tutte le ENTRATE preventivate

E’ fondamentale che vengano fornite, attraverso il Piano Finanziario, le evidenze che, per ottenere il Costo Medio Generale si è tenuto correttamente in conto di tutte le voci e non si è proceduto, invece, in maniera semplicistica e dannosa per i cittadini, con una mera divisione: “Totale dei Costi del Servizio” diviso “Totale delle Aree Servite”. 

Questo significherebbe che, a danno degli utenti-cittadini e disapplicando la legge: si ometterebbe di determinare la partecipazione alla copertura dei costi spettante al Comune e da iscrivere in apposita voce di bilancio annuale dell’Ente; si ometterebbe di determinare la partecipazione alla copertura dei costi spettante allo Stato; si ometterebbe di determinare i ricavi ottenibili per il conferimento della raccolta differenziata. 

Si spiegherebbe forse così l’esosa tariffa Tarsu richiesta in questi anni dal Comune di Capua. Infine, presupposto essenziale affinché la determinazione sia corretta e rispettosa delle prescrizioni di legge è conoscere la superficie totale, in ambito del territorio di Capua, delle aree degli immobili serviti. 

E’ cioè necessario accertare, con precisione, diligenza e completezza, tutte le Aree riferite ai differenti tipi di utenze che il Comune riconosce e distingue in diverse Categorie, che vanno dalla A alla Z, già elencate nella Delibera n° 324 del 29/11/2010. 

Per una corretta determinazione dovrebbe essere coinvolta e responsabilizzata la struttura amministrativa comunale (per esempio i Vigili Urbani). 

Nel conteggio andrebbero anche considerate le aree pubbliche e private, coperte e scoperte, gestite da diversi soggetti che sono autorizzati dal Comune all’occupazione delle aree e che svolgono attività  commerciale, di impresa ovvero di servizi di pubblica utilità. 

Solo in questo modo sarebbe possibile predisporre correttamente le cifre del Piano Finanziario per tutte le voci di entrata e di spesa. Solo in questo modo ogni utente sarebbe certo di pagare il dovuto per la copertura del servizio, senza farsi carico delle elencate omissioni alla partecipazione ai costi e dell’omissione di una seria e rigorosa azione di accertamento delle superfici assoggettate al pagamento. 

La disapplicazione delle considerazioni che qui esprimiamo si configurerebbe come una grave omissione di Legge, costituendo altresì un ingiustificato aggravio per i cittadini, costretti a pagare una tassa calcolata in maniera superficiale ed errata e a coprire i costi di chi evade. 

La diligenza e la solerzia che il Comune porrà in campo per una puntuale acquisizione e pubblicazione dei dati e per una corretta determinazione della Tarsu, costituirebbe per il cittadino motivo di consapevolezza nel versamento a lui richiesto, prevenendo e/o eliminando alla radice ogni riluttanza al pagamento ed ogni motivo di contenzioso. 

I temi di quest’articolo, frutto del gruppo di lavoro coordinato dall’ing. Gennaro De Maio, sono stati già inoltrati al Sindaco, al Segretario e al Dirigente Responsabile del Settore Economico Finanziario del Comune di Capua attraverso una lettera ufficiale con oggetto “Considerazioni  inerenti  la determinazione  della  Tarsu  per  l’anno  2011 e richiesta atti” del 12 Settembre scorso. 

Appena riceveremo gli auspicati riscontri e repliche informeremo i nostri concittadini.

mercoledì 14 settembre 2011

Inadeguata politica scolastica ...


Ci sono temi "stagionali" che ricorrono ogni anno. 
 
Così, alla fine di ogni estate, si parla di scuole e dei lavori per la loro riapertura. 
 
Ricordiamo che le scuole gestite direttamente dai Comuni sono quelle dell'infanzia, le elementari e le medie.
 
I fatti: lo scorso 8 Luglio l’ASL aveva comunicato che, per emettere il suo parere igienico sanitario per l'Anno Scolastico 2011-2012, riteneva necessari alcuni lavori all'interno delle strutture scolastiche.
 
Il 31 Agosto due Determine dirigenziali comunali hanno "impegnato" oltre 40mila euro per lavori di manutenzione ordinaria. 
 
E’ ovvio che la nota dell'ASL,  dell'inizio di Luglio, si è basata su accertamenti effettuati nelle settimane precedenti, cioè alla fine dell’Anno Scolastico
 
Una domanda nasce allora spontanea: se gli accertamenti hanno generato la necessità di lavori “ordinari” per oltre 40mila euro, in quale stato di "inagibilità" erano gli edifici  durante l'Anno Scolastico? 
 
E poi: quali controlli, e con che frequenza, sono eseguiti nelle scuole durante l’anno? 
 
Un caso emblematico: 
da due anni la scuola dell'infanzia di S.Angelo è inagibile e le classi sono ospitate in poche ed anguste aule dell'adiacente scuola elementare. 
 
 
I "timidi" tentativi di rimostranze dei genitori non hanno avuto effetti ed è fallita anche la recente ipotesi di trasferimento nella vicina scuola media: la proposta di ospitare bambini da tre a cinque anni al primo piano di quell'edificio non rispetterebbe infatti le norme di sicurezza. 
 
Le Determine, nella premessa, dichiarano che “occorre provvedere all’esecuzione di alcune lavorazioni ... al fine del rilascio del parere igienico sanitario” (cioè per mettere a posto le carte). Avremmo preferito leggere che il fine dei lavori è assicurare un sicuro e sano ambiente igienico-sanitario, da tenere poi costantemente sotto controllo.

sabato 10 settembre 2011

Raccolta firme ...


Il Circolo Idv di Capua sta lavorando a pieno ritmo alle raccolte di firme per due quesiti referendari sulla Legge Elettorale e per la proposta di Legge popolare per l’abolizione delle Province

Avremo banchetti per la raccolta delle firme in piazza dei Giudici nei giorni di Sabato 10 dalle ore 19:00, Domenica 11 dalle ore 19:00, Sabato 17 dalle ore 19:00

La legge elettorale che chiediamo di cancellare ha rubato ai cittadini il diritto di scegliere chi dovrà rappresentarli. Oggi, in Italia, gli elettori non possono decidere chi mandare in Parlamento. Le scelte sono lasciate ai partiti, che premiano così i più fedeli e più obbedienti; certo non i più capaci. La legge attuale nega poi il vincolo tra il parlamentare ed i cittadini, primi interpreti dei problemi reali del territorio, e regala un premio di maggioranza anche a chi la maggioranza non ce l’ha: altro che democrazia! Per tutto questo lo stesso ideatore della legge, il ministro leghista Calderoli, l’ha definita “una porcata” e tutti la chiamano “porcellum”. La Casta non cancellerà mai una legge che la rende onnipotente, lo devono fare i cittadini con il referendum. Cancellando “la porcata” potremo tornare ad un voto in cui il popolo sceglie davvero i propri rappresentanti in Parlamento ed il governo del Paese. 

Sulla proposta di Legge Popolare per la cancellazione delle Province: oggi in Italia ci sono più di 110 Province, un “carrozzone” obsoleto che serve solo a far crescere gli sprechi della politica e le poltrone.  

Vogliamo abolire le Province: (1) perché costano tanto: circa 20 miliardi di euro all’anno, con 4.000 persone solo tra amministratori ed eletti più uffici, auto blu, spese di rappresentanza; (2) perché sono superflue: le loro funzioni si potrebbero assegnare a Comuni e Regioni. Sono 40 anni che tutti dicono di volerle eliminare ma nessuno si fa carico di iniziative concrete. In campagna elettorale tutti i partiti si dicono concordi, ma poi nulla si muove. Non possiamo più aspettare: la crisi non può colpire ulteriormente i cittadini senza toccare i privilegi della Casta. La buona notizia è che possiamo farlo: tutti insieme possiamo migliorare questo Paese. 

In questi giorni, per l’ennesima volta, l’abolizione delle Province è tornato l’oggetto di “interesse” del Governo (vedi un recente Consiglio dei Ministri che prospetterebbe la loro cancellazione) ma, come ha ben dichiarato il nostro Presidente Di Pietro, finchè non vediamo atti concreti non gli possiamo credere. 

Allora, mentre altri si spendono in parole noi facciamo i fatti. Continua quindi, senza sosta e senza distrazioni, anche la raccolta di firme per la proposta di Legge popolare.

domenica 4 settembre 2011

Notizie

SCIOPERO DEL 6 SETTEMBRE 
IDV ha aderito e parteciperà allo SCIOPERO GENERALE C.G.I.L.
Ci ritroveremo tutti alle ore 9.30 a Caserta in piazza Ferrovia per la manifestazione.

REFEREDUM SULLA "LEGGE ELETTORALE"
LEGGE POPOLARE PER L'ABOLIZIONE DELLE PROVINCE
Invitiamo tutti alla  firma dei referendum sulla legge elettorale e della proposta di legge sull'abrogazione delle provincie. 
 Nelle prossime settimane avremo a Capua banchetti e gazebo per raccogliere le firme.

9 SETTEMBRE VISITA DI PIETRO AD AVERSA
L'On. Antonio Di Pietro sarà presente il giorno 9 settembre alle ore 17 in via Roma (isola pedonale) ad Aversa presso i gazebo che saranno allestiti per la raccolta firme