martedì 29 marzo 2011

TARSU: la verità ...

 
“Il Comune non ha colpa dell’aumento della TARSU, anzi con tutti gli strumenti in suo possesso, ha lottato affinchè questo non accadesse. La reciproca fiducia che ci lega mi impone di comunicarVi che chiunque provi a sostenere il contrario, fa sfoggio pubblico di una grave e profonda ignoranza”. Così esordisce l’Assessore all’Ambiente, su Block Notes del 28 Febbraio 2011.
Dopo averci indottrinato sui contenuti della Legge 26/2010 sui due distinti costi: quello provinciale per lo smaltimento e l’altro, di competenza comunale per il servizio di raccolta dei rifiuti, il nostro Assessore conclude dichiarando che “il servizio di competenza comunale non è aumentato di un solo centesimo!”  Questa affermazione rappresenta invece un atto di furbizia contabile – amministrativa e come tutti gli atti di furbizia, non sono ammessi quando si mettono le mani nelle tasche dei contribuenti. E’ come dire: “oltre al danno anche la beffa!
Scendendo sul dettaglio degli importi dell’Avviso bonario di pagamento TARSU,  che i Cittadini hanno ricevuto da pochi giorni, troviamo da sommare all’imposta calcolata n. 2 (due) balzelli: l’addizionale ex-ECA 10% ed il Tributo Provinciale 5%.
La prima rappresenta il contributo che grava sui tributi comunali, mentre il secondo viene devoluto alla Provincia di Caserta per far fronte alle funzioni amministrative riguardanti la tutela dell’ambiente. La normativa vigente prevede per quest’ultimo tributo, una applicazione in misura variabile dall’1 al 5 %, che però la Provincia riscuote nella misura massima del 5%.

L’addizionale ex-ECA viene invece imposta ed incassata dal nostro Comune nella misura del 10%, non più per Ruolo, ma per riscossione diretta, cioè l’Ente sta legittimamente procedendo alla riscossione della TARSU, non più tramite il Concessionario I.A.P. ma mediante riscossione diretta.

Per meglio illuminare i Cittadini si riporta l’art. 11 comma 5 bis della Legge 26/2010  che testualmente recita “i Comuni determinano, sulla base degli oneri sopra distinti (smaltimento e raccolta dei rifiuti),  gli importi dovuti dai contribuenti a copertura integrale (100%) dei costi derivanti dal complessivo ciclo di gestione dei rifiuti”.

Ne deriva che l’Ente è tenuto a determinare le tariffe della TARSU in modo tale da assicurare che il gettito relativo debba essere utilizzato per la sola copertura dei costi di servizio, senza l’applicazione dell’addizionale ex ECA, che non può essere utilizzata per la copertura dei costi di servizio, così come disposto dall’art. 61, comma 1, D.lgs. n. 507/93!

Autorevole dottrina sostiene che il venir meno della esclusività del Ruolo per la TARSU, comporta l’inapplicabilità dell’addizionale ex-ECA, e conseguentemente la perdita di tale somma che, per effetto dell’art 3 comma 30 della legge n 549/1995, veniva attribuita direttamente al Comune dal Concessionario della riscossione.

Purtroppo l’addizionale del 10% ex-ECA viene ancora oggi nel nostro Comune imposta ed incassata, nonostante la riscossione della TARSU non avvenga più per Ruolo, ma per riscossione diretta, determinando da una parte un inasprimento della TARSU a carico dei Contribuenti, (altro che centesimo!) e dall’altra un sovragettito destinato a ripianare i debiti delle esauste casse comunali !!!

TARSU: E io pago...


Caro (e)lettore;
allegata all’avviso bonario di pagamento Tarsu 2010 che hai ricevuto c’è l’elenco di tutte le categorie di utenti che dovrebbero pagare la “munnezza”: si va dalle utenze domestiche (Abitazioni) fino alle Discoteche-Sale da ballo con esplicitate le relative Tariffe ripartite fra l’incasso a favore dell’Ente e quello a favore della Provincia.

Un modo per essere certi che NESSUNO sfugge al pagamento della “munnezza”? Se così fosse e, non hai motivo per non crederci, l’Amministrazione dovrebbe anche spiegarti da quale cilindro sono uscite queste cifre, perché nemmeno consultando la Delibera di Consiglio Comunale sei riuscito a capirci molto.

Innanzi tutto ti saresti aspettato, leggendo la Delibera, che fosse riportato il COSTO DEL SERVIZIO che è stato appaltato alla Ditta xyz (non importa se è stato affidato direttamente o è stata fatta la Gara di Appalto, perchè la sostanza non cambia), il numero delle utenze e il numero di mq complessivo, perché da uomo medio della strada, capisci che la Tariffa rappresenta il costo a mq, che moltiplicato per i mq delle singole categorie di utenze, e che sommato per tutte le categorie di utenze dovrebbe far uscire un Totale, il cui importo dovrebbe andare a coprire il COSTO DEL SERVIZIO.
E tutto questo SENZA l’applicazione della famigerata addizionale ex-ECA, che al Comune non tocca percepire, ma che ti fanno pagare lo stesso perché così hanno deciso, rappresentando in fondo una tassa sulla tassa!!

Se fosse così saresti d’accordo, vero?  Ma scendendo nei particolari ti accorgi subito che:
-          per le utenze domestiche: la superficie di riferimento è quella catastale lorda, cioè compresa dei muri di tamponamento, dei tramezzi ecc. per le quali la Legge prevede un abbattimento del 20%, il che significa che la superficie tassata di riferimento è quella lorda degli appartamenti, moltiplicata per il coefficiente 0,80. E tu che abiti nel centro storico, dove – specialmente ai piani bassi – le murature sono anche della larghezza di 1 metro, capisci che anche i muri producono “munnezza” perche la legge li tassa fino allo spessore di 50 cm.
-          per le Associazioni e i Circoli: ti chiedi la superficie totale di queste Utenze – oggi c’è la trasparenza - quanti mq sono e quanto pagano, se pagano. Perché ci sono pure le Ass.ni sportive, culturali, religiose, perfino il Museo…  ed allora qualche elemento di dubbio ti comincia ad assalire;
-          per gli Uffici pubblici: le Scuole private ci sono, ma quelle pubbliche mancano (dimenticanza o esenzione?), come mancano le Scuole superiori di proprietà della Provincia, alla quale corrispondiamo pure il 5%, le Farmacie e gli Uffici pubblici. A questo punto ti sorge spontanea una domanda: quanto paga il Municipio, dove hanno fatto pure il terzo piano, e il Giudice di Pace? Sono tutti grandi produttori di “munnezza”, ma vuoi vedere che pure questi non pagano niente? Pure le Farmacie sono tante, chissà quanto pagano?
-          poi ci sono i Locali ad utilizzo minore, i Distributori di carburante, gli Autosaloni, le Caserme, l’Università, le Case di Cura, l’Ospedale e gli Uffici: ti chiedi chissà quanto pagano i Distributori, ce ne sono parecchi, gli Autosaloni fra Capua e Sant’Angelo pure ce ne sono, e l’Università? Quella sì che è bella grande e chissà quanti euro versa al Comune, così come le Case di Cura. Forse quest’anno l’Ospedale non paga nulla, perché lo hanno chiuso (ma chissà quanto ha pagato negli anni scorsi?)
-          e le Banche? gli esercizi commerciali? ce ne sono tanti .. è vero tutti belli grandi, perché anche loro ne producono tanta di “munnezza”. E poi Parrucchieri, Banchi mercato, Officine, Artigiani, Industrie, Ristoranti, Bar, Alimentari, Ortofrutta, Pescherie e Discoteche: per il Comune tutti producono “munnezza” e devono pagare!

Purtroppo, tranne che per le Abitazioni, dove c’è il dato catastale, per il resto è tutto TOP SECRET , bocche cucite, nessuno sa NIENTE, NON esistono elenchi, riferimenti, NIENTE. Si fa così e basta, perché lo hanno deciso loro!

Ti assale, a questo punto, un DUBBIO che somiglia molto a una CERTEZZA …

MA VUOI VEDERE che, se pagassimo TUTTI, pagheremmo TUTTI di MENO ?

giovedì 17 marzo 2011

...150mo anniversario...

Oggi è un giorno importante, il giorno in cui ricorre il 150° anniversario dell'unità nazionale.
una ricorrenza che deve risvegliare in noi l'orgoglio di essere Italiani, una ricorrenza che per noi di Italia dei Valori ha un significato ancor più prezioso consapevoli, come siamo, degli sforzi che abbiamo fatto, e che faremo, per difendere la nostra Costituzione e la nostra Nazione.

Anche grazie a te, grazie a tutti a noi, grazie a IDV, gli Italiani sono ancora desti.
"stringiam'ci a coorte ..." siam pronti a una nuova vita!

una vita che garantisca a tutti i Cittadini pari dignità e pari diritti, guidati da una Politica attenta alle loro esigenze.

noi di IDV, uniti e ancor più determinati, riusciremo ad affermare i valori in cui crediamo e, grazie ai referendum da noi promossi, mantenere:

- un ambiente sano .... fermando lo scellerato ritorno al nucleare!

- una equità sociale .... impedendo la privatizzazione dell'acqua!

- una giustizia uguale per tutti ... cancellando il legittimo impedimento!

buon impegno e soprattutto BUONA ITALIA a tutti!

domenica 13 marzo 2011

...sulla TARSU...

“Il Comune non ha colpa dell’aumento della Tarsu, anzi con tutti gli strumenti in suo possesso, ha lottato affinchè questo non accadesse. La reciproca fiducia che ci lega mi impone di comunicarVi che chiunque provi a sostenere il contrario, fa sfoggio pubblico di una grave e profonda ignoranza”. Così esordisce l’Assessore all’Ambiente su Block Notes del 28 Febbraio 2011
Dopo averci indottrinato sui contenuti della Legge 26/2010 sui due distinti costi, quello provinciale per lo smaltimento e l’altro, di competenza comunale per il servizio di raccolta dei rifiuti, l’Assessore conclude dichiarando che “ il servizio di competenza comunale non è aumentato di un solo centesimo!  Questa affermazione testimonia invece un atto di furbizia contabile – amministrativa, laddove gli atti di furbizia non sono né ammessi né ammissibili, in quanto contribuiscono ad alleggerire le tasche dei Contribuenti.  E’ come dire: “oltre al danno anche la beffa! 
Scendendo sul dettaglio degli importi dell’Avviso bonario di pagamento TARSU che i Cittadini hanno ricevuto da pochi giorni, troviamo da sommare all’imposta calcolata n. 2 (due) balzelli: l’addizionale ex ECA 10% ed il Tributo Prov.le 5%
La prima rappresenta il contributo che grava sui tributi comunali, mentre il secondo viene devoluto alla Provincia di Caserta per far fronte alle funzioni amministrative riguardanti la tutela dell’ambiente. La normativa vigente prevede per quest’ultimo tributo, una applicazione in misura variabile dall’1 al 5 %, che però la Provincia riscuote nella misura massima del 5%.

L’addizionale ex Eca viene invece imposta ed incassata dal Comune nella misura del 10%, non più per Ruolo, ma per riscossione diretta, cioè l’Ente legittimamente procede alla riscossione della TARSU non più tramite il Concessionario I.A.P. ma mediante riscossione diretta

Per meglio illuminare i Cittadini si riporta l’art. 11 comma 5 bis della Legge 26/2010  che testualmente recita “i Comuni determinano, sulla base degli oneri sopra distinti ( smaltimento e raccolta dei rifiuti ),  gli importi dovuti dai contribuenti a copertura integrale (100%) dei costi derivanti dal complessivo ciclo di gestione dei rifiuti”.

Ne deriva che l’Ente è tenuto a determinare le tariffe della Tarsu in modo tale da assicurare che il gettito relativo debba essere utilizzato per la sola copertura dei costi di servizio, senza l’applicazione dell’addizionale ex ECA, che NON può essere utilizzata per la copertura dei costi di servizio, così come disposto dall’art. 61, comma 1, D.lgs. n. 507/93!

Autorevole dottrina sostiene che il venir meno della esclusività del Ruolo per la TARSU, comporta l’inapplicabilità dell’addizionale ex ECA, e conseguentemente la perdita di tale somma che, per effetto dell’art 3 comma 30 della legge n 549/1995, veniva attribuita direttamente al Comune dal Concessionario della riscossione.

Purtroppo l’addizionale del 10% ex ECA viene ancora oggi nel nostro Comune imposta ed incassata, nonostante la riscossione della TARSU non avvenga più per Ruolo ma per riscossione diretta, determinando da una parte un inasprimento della TARSU a carico dei Contribuenti
, (altro che centesimo!) e dall’altra un sovra-gettito destinato a ripianare i debiti delle esauste casse comunali!!!

In sintesi: LA RISCOSSIONE DELL’ADDIZIONALE DEL 10% EX ECA CONSENTE AL COMUNE DI ELUDERE LA DISPOSIZIONE NORMATIVA, TESA A RAGGIUNGERE LA COPERTURA INTEGRALE DEL 100% DEI COSTI IMPOSTA DALLA LEGGE, PER ALIMENTARE SPESE OCCULTE - INGIUSTIFICATE E INGIUSTIFICABILI !!!!!

...il nostro impegno per la città...

L’Italia dei Valori sarà presente alle Elezioni per il rinnovo della compagine amministrativa cittadina con il suo simbolo e la sua lista. Il dott. Mario Paternuosto è candidato a Sindaco per l’Italia dei Valori e per la  Lista Civica “Capua Libera”, movimento politico riformista .

Fanno parte della costituenda lista IDV cittadini di Capua che hanno deciso di impegnare le loro energie per il ricambio di un Consiglio Comunale che ha fatto veramente poco e male per la città negli ultimi cinque anni .

IDV partecipa al confronto elettorale per dare una scossa al “mare morto” dei politicanti di mestiere, con l’obiettivo fondamentale di sostituire i politici  locali con persone  non aduse  a compromessi ed al piccolo cabotaggio delle mortificanti beghe giornaliere fino ad oggi emerse per una poltrona o per un vantaggio personale in più.

Deve essere chiaro agli elettori che l’Italia dei Valori, in ogni caso, è un Partito che prima a livello Nazionale, e poi a livello locale, non  si unisce a schieramenti politici che assolvono il bunga bunga ritenendolo esercizio folcloristico e non approva la compravendita delle coscienze  o di ogni altra parte  del corpo che concorre all’integrità delle persone d’onore.

Le priorità che il Circolo IDV si è assegnato sono legate ai problemi che assillano la nostra città, che si trova oggi ai minimi storici di vivibilità e di prospettive di futuro per i giovani.
Questo è il frutto di cinque anni di Amministrazione che ha “brillato” per un attivismo esasperato ma, ahimè, anche per un’altrettanto estrema assenza di trasparenza nel suo operato.

Al contrario, tutti i PROGETTI che IDV propone per la città di Capua ed il suo territorio  hanno come requisiti :

-          una non negoziabile imparzialità ,perché tutti i cittadini hanno parità di diritti e  doveri;

-          una non negoziabile trasparenza (se si opera davvero per il Bene Comune e per il bene della città non c’è nessun motivo per non rendere pubblico il proprio operato ).

Per questo stiamo aggregando  tutte le forze sane e “ libere ”  della città, che  promuovono  un programma politico all’insegna della TRASPARENZA , della LEGALITA’ e della DEMOCRAZIA, condiviso soltanto  con quanti credono veramente in un reale cambiamento della politica capuana ,mortificata soprattutto  dalla dismissione dell’ospedale  e dalla salata  ed iniqua TARSU.  

Commento al Fieramosca N.4

Continua il filo diretto che IDV ha instaurato con i cittadini di Capua attraverso l’uscita di bollettini settimanali, targati Fieramosca, sui temi di attualità.
Il “Fieramosca n.4” di questa settimana ha un formato con doppia facciata.

La prima dal titolo “Il nostro impegno per la città” chiarisce i concetti che sono alla base dell’operato di Idv. Le priorità che il Circolo si è assegnato sono legate ai problemi che assillano la nostra città, che si trova oggi ai minimi storici di vivibilità e di prospettive di futuro per i giovani. Questo è il frutto di cinque anni di Amministrazione che ha “brillato” per un attivismo esasperato ma, ahimè, anche per un’altrettanto estrema assenza di trasparenza nel suo operato. Al contrario, tutti i progetti che Idv propone per la città di Capua ed il suo territorio hanno come requisiti: una non negoziabile imparzialità, questo perché tutti i cittadini hanno parità di diritti e  doveri; una non negoziabile trasparenza, questo perché se si opera davvero per il Bene Comune e per il bene della città non c’è nessun motivo per non rendere pubblico il proprio operato.

La seconda facciata del bollettino di questa settimana è invece dedicata alla TARSU. Come promesso una settimana fa, completata l’analisi del nostro gruppo di lavoro ne pubblichiamo i risultati. Rimando per i dettagli al testo completo che è pubblicato sul sito di IDV-Capua all’indirizzo: http://idvcapua.blogspot.com.
In sintesi: non è vero quanto dichiarano, con gli abituali toni trionfanti ma vuoti di contenuti, i nostri amministratori quando dicono: “Il Comune non ha colpa dell’aumento della TARSU, anzi con tutti gli strumenti in suo possesso, ha lottato affinchè questo non accadesse. La reciproca fiducia che ci lega mi impone di comunicarVi che chiunque provi a sostenere il contrario, fa sfoggio pubblico di una grave e profonda ignoranza”. E poi: il servizio di competenza comunale non è aumentato di un solo centesimo!  Questa affermazione rappresenta invece un atto di furbizia contabile – amministrativa e come tutti gli atti di furbizia, non sono ammessi quando si mettono le mani nelle tasche dei contribuenti.

E’ come dire: “oltre al danno anche la beffa!.

Scendendo, infatti, sul dettaglio degli importi dell’Avviso bonario di pagamento TARSU  che i Cittadini hanno ricevuto, troviamo da sommare all’imposta calcolata n. 2 (due) balzelli: l’addizionale ex-ECA 10% ed il Tributo Provinciale 5%.

L’addizionale ex-ECA viene imposta ed incassata dal nostro Comune nella misura del 10%, non più per Ruolo, ma per riscossione diretta, cioè l’Ente sta legittimamente procedendo alla riscossione della TARSU, non più tramite il Concessionario I.A.P. ma mediante riscossione diretta. Per effetto dell’art 3 comma 30 della legge n 549/1995, il venir meno della esclusività del Ruolo per la TARSU, comporta l’inapplicabilità dell’addizionale ex-ECA e conseguentemente la perdita di tale somma che veniva attribuita direttamente al Comune dal Concessionario della riscossione. Purtroppo l’addizionale del 10% ex-ECA viene ancora oggi nel nostro Comune imposta ed incassata, nonostante la riscossione della TARSU non avvenga più per Ruolo, ma per riscossione diretta, determinando da una parte un inasprimento della TARSU a carico dei Contribuenti, (altro che centesimo!) e dall’altra un sovragettito di cui l’Assessore dovrebbe spiegare l’utilizzo.

Ma c’è dell’altro: la somma che il Comune incassa, al contrario di quanto avviene per il Tributo provinciale, non trova alcuna collocazione nel Bilancio di previsione 2011. Pertanto la mancata indicazione della somma incassata per effetto della riscossione dell’addizionale, consente da un lato al Comune di eludere la disposizione normativa, per raggiungere la copertura integrale del 100% dei costi prevista dalla legge, e dall’altro a Sindaco e Amministrazione di coprire costi occulti tutti da spiegare.

martedì 8 marzo 2011

Marcianise: Paternuosto si dimette, subentra Riccio

Stamane, il dr. Mario Paternuosto ha rassegnato le dimissioni da consigliere comunale di Marcianise.

Al suo posto entra in Consiglio l’ing. Giuseppe Riccio, già vicesindaco e assessore dell’Amministrazione Fecondo, artefice della lista dell’Italia dei Valori alle ultime elezioni amministrative e tra i primi non eletti al Consiglio Provinciale.

Il dr. Paternuosto ha dichiarato:
Io volevo rimanere, il mio legame con la gente di Marcianise è e sarà sempre molto forte. Di tanto, negli anni a venire, vi darò testimonianza. In questa città ho passato tutta la mia giovinezza ma, sono con molta tristezza, costretto a portare altrove le mie insegne”.

Il dr. Paternuosto infatti scenderà in campo alle prossime amministrative nella città di Capua alla guida  dell’Italia dei Valori e della lista civica “Capua Libera”.

L’ing. Giuseppe Riccio ringraziando, a nome dell’idv, il dr. Paternuosto per il lavoro e l’impegno profuso per Marcianise e assicurando tutto il sostegno per la nuova sfida che si accinge ad affrontare ha aggiunto:
Spero di portare linfa, stimoli ed esperienza al Consiglio Comunale nella convinzione che si possano affrontare le numerose emergenze sociali che attanagliano la città e fornire le adeguate risposte ad una comunità che con maturità e tanta pazienza aspetta la risoluzione.

domenica 6 marzo 2011

sulla TARSU ...

 
Le ultime dichiarazioni sulla TARSU dell’Assessore all’Ambiente lasciano sconcertati. Tra le sue verità , l’Assessore si rivolge a chi dissente sugli aumenti della tassa con un perentorio “chiunque provi a sostenere il contrario, fa sfoggio pubblico di una grave e profonda ignoranza”. 
Siccome, come molti concittadini, non mi sento nè gravemente, nè profondamente ignorante, stiamo preparando un replica dettagliata sulla questione. Come anticipo: dopo averci indottrinato sui contenuti della Legge 26/2010 e sui due distinti costi: quello provinciale per lo smaltimento e l’altro, di competenza comunale, per il servizio di raccolta dei rifiuti, l’Assessore conclude dichiarando che “il servizio di competenza comunale non è aumentato di un solo centesimo”.  
Questa affermazione non corrisponde al vero. 
Scendendo infatti sul dettaglio degli importi dell’Avviso di pagamento della TARSU, che i cittadini hanno ricevuto nelle scorse settimane, troviamo da sommare all’imposta calcolata n.. 2 (due) balzelli: l’addizionale ex-ECA (pari al 10%) ed il Tributo Provinciale (pari al 5%).
Quando l’Assessore proclama che la TARSU  nei prossimi 3 anni si abbatterà  di circa il 70% ci sarebbe da chiedere: in base a quali valutazioni fa questa affermazione? Visto che per la TARSU 2010 ha già  ampiamente scaricato sulla Provincia tutte le colpe dell’aumento, siamo certi che l’alibi per i prossimi tre anni è già  pronto. 
Facciamo notare che (per ignoranza?) l’Assessore ha omesso di considerare che la Legge 26/2010, la stessa che lui richiama a giustifica per l’aumento di quest’anno, prevede che dal 1 Gennaio 2012 sia la raccolta che lo smaltimento, che la determinazione della tassa saranno a carico delle società  private provinciali
Come fa allora oggi un Amministratore a fare questa “miracolosa” promessa? Sperando forse nella pronta messa in servizio nei prossimi tre anni del "fantomatico" gassificatore islandese? per il quale un imprenditore “beneffatore” ha già offerto (gratis?) all'Amministrazione di Capua un viaggio di istruzione in Islanda, presupposto per l'intreccio di chissà quali nuovi interessi privatissimi? 
Viene naturale fare riferimento ai vari Consorzi Geoeco, Ce4 ecc., carrozzoni  che hanno sperperato solo denaro pubblico, facendo la fortuna politica di personaggi che ancora oggi  ci rappresentano in Parlamento macchiando ancorpiù l'immagine di noi cittadini campani e del nostro territorio agli occhi del mondo intero. 
Per concludere  vorrei ricordare che mesi fa l’Assessore chiudeva un suo Manifesto Politico con un “Dio benedica la nostra Città”, oggi sarebbe il caso di rettificare che nel prossimo futuro “Dio ci liberi da questi Amministratori”!

Intervista a Caserta Focus ...


DOMANDA: L'Idv ha scelto il suo candidato a Sindaco. E’ una fuga in avanti? e quali possibilità di ricomposizione della coalizione ci sono a seguito degli incontri provinciali?

IDV: Premetto che la costituzione del Circolo IDV di Capua è un progetto che mira lontano e si inserisce nel più ampio rinnovamento dei quadri dirigenti avviato dal partito nel nostro territorio nei mesi scorsi. La scadenza elettorale di Maggio è per noi solo un primo e importante banco di prova di un lavoro che poi si svolgerà nei prossimi anni. Sulla questione della candidatura a Sindaco ritorno, sollecitato dalla sua domanda, quasi malvolentieri. Innanzitutto perché abbiamo già più volte precisato e ribadito, sia a mezzo stampa sia con un manifesto cittadino, la nostra posizione: la candidatura del dott. Paternuosto, che noi proponiamo agli elettori, è una candidatura di peso sia sotto il profilo politico che sotto il profilo sociale, essendo il dottor Paternuosto uno stimato professionista, capo Dipartimento e Primario di Gastroenterologia, oltre che consigliere comunale IDV presso il comune di Marcianise. E poi perché, e qui le parlo anche come cittadino di Capua, penso che sia prioritario parlare alla città dei problemi che la affliggono e proporre un nuovo modo di affrontarli: un modo che abbia come suo stile la serietà e la trasparenza, anteponendo il Bene Comune ad ogni altro interesse di parte. Sugli incontri provinciali, che lei richiama, Le posso dire che come Circolo di Capua siamo in contatto costante con il nostro Coordinamento Provinciale, che abbiamo parlato con loro degli incontri di “interpartitico provinciale” che si sono tenuti nelle scorse settimane, e di come da questi incontri non siano mai emersi elementi per una diversa posizione.

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DOMANDA: Può darci un giudizio sull'amministrazione uscente?
IDV: Il giudizio sull’amministrazione uscente non può essere positivo, sotto tutti i punti di vista. Senza voler strumentalizzare i problemi, penso che basti analizzare alcuni dei risultati per capire che i toni trionfalisti del Sindaco uscente andrebbero fortemente ridimensionati. Nelle sue ultime dichiarazioni, di “fine mandato”, in linea con il nostro Premier che da sempre afferma di essere il migliore Primo Ministro degli ultimi 150 anni, il Sindaco ha affermato testualmente che nella nostra città “tutto questo, negli ultimi 100 anni, insieme in 5 anni, non era stato mai fatto”.  Di sicuro, nessuno mette in dubbio l’iperattivismo di questa amministrazione, i dubbi (e anche forti) sorgono invece quando si va a verificare l’interesse della città. Non si capisce, infatti, come si pensa di aver fatto l’interesse della città con il nuovo Piano Parcheggi. Giudichiamo dai risultati: il parcheggio di spianata Olivares, presso la Facoltà di Economia, è aperto fino alle 19:30 e resta chiuso il Sabato e la Domenica, non prevede nessuna forma di agevolazione per i residenti ed ha un affidamento trentennale alla ditta privata che l’ha realizzato. Badate bene, perché questo punto è essenziale, le opere non le realizza l’amministrazione, che se ne da vanto, ma il privato che le finanzia e poi le tiene in gestione per decenni. In termine tecnico, questo si chiama “Project Financing”, in termine pratico, se l’amministratore non mette dei precisi paletti, già in fase di Gara d’Appalto, questo si chiama “un danno per la città”. Nei mesi scorsi ho più volte chiesto evidenza, senza ottenere risposta, su quali tariffe verranno applicate al parcheggio di Piazza Umberto, per sapere se e quali forme di abbonamento saranno previste per i residenti. Il timore che si duplicherà il “danno” di spianata Olivares aumenta se si considera che, quando si parla del nuovo parcheggio, i nostri amministratori spendono solo elogi per l’elmo multimediale di Fieramosca che sorgerà sulla piazza, come info-point della città. Il mio parere: se faccio un parcheggio per la città devo comunicare da subito il numero dei posti, gli orari di apertura, le tariffe e gli abbonamenti. Tutto il resto, comprese le opere d’arte multimediali, diventa solo fumo negli occhi. E qui arriviamo sulla mancanza di trasparenza, che è stato il requisito principale che ha caratterizzato l’operato di quest’amministrazione. Ancora un esempio? Eccolo: oggi, a pochi mesi dall’apertura del parco giochi di Via Napoli, l’assessore in carica, continua a dichiarare che l’opera, da lui fortemente voluta, è “meravigliosa e gratuita”. Peccato che il Bando di Gara emesso dal Comune contenga con precisione, e questi sono i paletti a cui mi riferivo prima, il numero delle giostrine e il prezzo massimo da applicare da parte del gestore, in questo caso ventennale. Purtroppo per lui, è lo stesso assessore a sconfessare se stesso quando, inviando il Bando di Gara alle scuole per dare un nome al parco, ha definito, per i bambini vincitori, un certo numero di biglietti omaggio per le giostrine! Gli esempi potrebbero proseguire. Non mi soffermo oggi sulla raccolta differenziata dichiarata “miracolosa”, con un’autocertificazione di essere un Comune Virtuoso e poi imporre una TARSU che aumenta del 20%, non mi soffermo sul bilancio del Comune, degno di uno studio serio di valutazione prima di “sparare cifre elettorali”, ma su tutto questo non mancherà occasione per ritornarci con la necessaria completezza. Una corretta amministrazione deve assicurare trasparenza ai cittadini, quello che mi preme affermare è che siamo stanchi di sentire amministratori che “risolvono i problemi” … la nostra azione, nei prossimi anni, tenderà a volere amministratori che, al contrario, non li “creano i problemi” !

DOMANDA: E invece, un giudizio sull'opposizione?
IDV: Sarebbe troppo facile, forse anche comodo, ma ingiusto e ingeneroso dare a chi ha amministrato tutte le colpe di trovarci in una città che oggi è ai suoi minimi storici di vivibilità e di prospettive per il futuro dei giovani. Se chi amministra ha l’impegno di operare con trasparenza per il Bene Comune, chi è all’opposizione ha il preciso compito di pretenderlo. Tutto questo, a mio parere, negli ultimi cinque anni, non è avvenuto con la necessaria forza e convinzione. Troppo spesso l’opposizione è stata svogliata. Se so di essere in minoranza, so anche che un mio voto negativo ha solo un effetto formale sulla votazione, quello che occorre è invece dare risonanza a tutta la città di una decisione e delle sue conseguenze. Questo purtroppo è mancato. Faccio due esempi: come minoranza si era ottenuto di istituire un’utile “Commissione per la Tutela, Garanzia e Trasparenza”. Bene, sapete quante volte questa commissione si è riunita in cinque anni? Solo due volte: la prima per confermare i suoi componenti, la seconda per definire i suoi obiettivi. Poi, evidentemente spaventati dagli obiettivi, tutti hanno desistito da ogni lavoro di commissione. Secondo esempio: qualcuno ricorderà che, all’inizio della consigliatura, nel 2006, per qualche settimana non si potè tenere il Consiglio Comunale perché mancava il “banchetto separato” per un consigliere che non si considerava “né di destra, né di sinistra”. Da tempo quel banchetto non serve più perché chi vi doveva sedere ha altra, e più comoda, seduta. E così è accaduto anche per altri ex-oppositori che hanno ritenuto più “comodo” non opporsi. IDV crede nella serietà dell’impegno politico. A garanzia della fedeltà agli impegni presi, IDV chiederà ai propri candidati l’espressa adesione al Codice Etico del Partito e al  “Codice europeo di comportamento per gli eletti locali e regionali” e definirà ogni misura atta a cautelare i cittadini/votanti da simili disavventure “post-elettorali”.

DOMANDA: Quali sono gli obiettivi dell'Idv al di la della competizione elettorale?
IDV: Un obiettivo fondamentale che ci prefiggiamo è risvegliare le coscienze civiche delle persone e riavvicinare alla politica quanti se ne tengono alla larga perché la considerano una “cosa sporca”. La nostra città si caratterizza per un’accesa campagna elettorale, una sorta di sagra paesana che si svolge ogni 5 anni. Poi però, passato l’evento elettorale, sfumano e passano tutti gli impegni socio-politici che già vediamo ardere in città in questi mesi. Nulla è più sbagliato. I cittadini devono prendere coscienza del loro ruolo, costante nel tempo, e capire che ognuno di noi è il “primo cittadino” e non solo quello che verrà fuori vincitore delle elezioni. L’impegno di IDV è quello di stare sempre dalla parte dei cittadini. Contiamo di raccogliere attorno a noi tutte le forze sane che vorranno condividere questo percorso, che sarà all’insegna della trasparenza e della legalità e percorribile in modo condiviso con quanti credono veramente in un reale cambiamento della politica. Tutti i progetti che IDV sta proponendo hanno come requisito una non negoziabile imparzialità, questo perché tutti i cittadini hanno parità di diritti e di doveri, e una non negoziabile trasparenza, questo perché se si opera davvero per il Bene Comune e per il bene della città non c’è nessun motivo per non rendere pubblico il proprio operato.

sabato 5 marzo 2011

sull'Ospedale ...

Il dott. Mario Paternuosto, candidato sindaco dell'IDV e della lista civica "Capua Libera", attacca l'Amministrazione Comunale sui temi fondamentali della difesa dell'ambiente: "Vanno attribuiti i danni a chi per decenni ha inquinato il Volturno; va portato alla ribalta nazionale la presenza di tonnellate di materiale tossico in località Purgatorio che a breve diventerà località Inferno se i fusti inquineranno le falde acquifere; interessarsi della collina di ecoballe."


Paternuosto continua affermando che "Sono effimeri e miserevoli taluni progetti a più riprese avanzati, come portare a Capua un impianto per la lavorazione del ferro ignorando che il 20% della produzione mondiale di diossina è dovuto proprio alla lavorazione del ferro. E’ stata anche programmata la cessione per lo sfruttamento del bosco di San Vito che avrebbe tolto alla città il suo unico polmone verde”.

Paternuosto attacca l'Amministrazione comunale su altre tematiche quali le modalità di realizzazione delle opere, la durata dei contratti di concessione, il ricorso continuo ai consulenti e sulla gestione dei parcheggi.

Partenuosto conclude il suo attacco all'Amministrazione Comunale affermando che il sindaco Antropoli nasconda ai cittadini capuani la triste realtà che l'ospedale a Capua non ci sarà più.

giovedì 3 marzo 2011

sulla raccolta differenziata: lettera in redazione

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un cittadino:

A volta mi sembra che i nostri Amministratori non vivono a Capua, ma al nord Italia.  Faccio questa considerazione perché su Block Notes di questo mese, il nostro Assessore dice di essere molto soddisfatto che la nostra “gloriosa” città abbia raggiunto un buon livello di differenziata. Sembra essere molto lusingato dal fatto che tutti, dai bambini alle persone anziane, parlino di differenziata! Mi chiedo: ma per caso ha sentito anche ciò che dicono? per quanto mi riguarda non ho mai sentito una persona che ne parlasse bene. Forse l’Assessore fa parte di quella schiera di persone che pensano che parlarne fa bene anche se se ne parla male? tutto purché se ne parli? Per ciò che concerne i benefici ambientali, io non ne vedo, eppure vivo a Capua! Mai stata così sporca! Trovare poi un operatore ecologico è pura fortuna. Lo sa l’Assessore che alcuni, la maggioranza, dei commercianti appena aprono bottega la prima cosa che devono fare è spazzare davanti alla propria attività commerciale? Personalmente ho assistito più di una volta persone che in un sacchetto gettavano di tutto dal vetro alla frazione dell’umido, ma tutto ciò non è colpa del cittadino ma dei nostri amministratori e lo sa perché? Non voglio attribuirle una colpa che lei pensa di non avere, la colpa è sua perché questa non è differenziata e quindi non vedo perché mai dobbiamo tenere su un terrazzo, uno sgabuzzino o altrove, vari contenitori quando poi di mattina vediamo gli operatori che raccolgono in un'unica raccolta sia la frazione di umido che il secco indifferenziato. La coscienza civile non può nascere lì dove manca già nei nostri Amministratori. Non posso vendere per oro ciò che non è neanche ottone! Imparate a riconoscere le vostre mancanze, i vostri fallimenti  perché questa Amministrazione è stata fallimentare sotto tutti i punti di vista. La differenziata fatta come Dio comanda è tutt’altra cosa. Ci pensi prima di vantarsi di questi risultati “storici”. Chi scrive è una di quelle poche persone che fanno la differenziata in base al volantino da lei mandateci perciò non lo prenda per la giustificazione di un cittadino inadempiente. 
Lettera firmata 


Risponde Nicola Scalera:
Caro amico, la sua lettera contiene molti spunti di riflessione e di proposizione. Non mi soffermo sui toni usati, che a volte sono troppi perentori ed accusatori, ma che posso comprende se ci si trova a vivere in una città che non rispecchia nella realtà i proclami trionfanti di chi l’ha amministrata in questi anni. Per restare invece alla questione dei rifiuti, le segnalo come IDV abbia già puntato l’indice su questo tema: nel bollettino Fieramosca n.2, distribuito in città due settimane fa, chiediamo ai nostri Amministratori di conoscere quale è la filiera (cioè il percorso) che compiono i rifiuti differenziati dai cittadini. In particolare se le frazioni di umido e i materiali separati (plastica, vetro, carta) sono indirizzati verso Impianti di Compostaggio e Centri di Riciclo. Su questo punto auspichiamo che si interpellino e si utilizzino SOLO strutture e impianti con provate esperienze pluriennali (già presenti sul nostro territorio) e NON si improvvisi nessuna soluzione pre-elettorale. E’ nostra opinione che solo un Ciclo dei Rifiuti Virtuoso, cioè completo in ogni sua parte, e NON un valore pubblicitario della Raccolta Differenziata, può realmente far diminuire la TARSU. Infine abbiamo chiesto di sapere quale è la filiera (di nuovo il percorso) che compie la TASSA sui RIFIUTI pagata dai cittadini e che finisce nelle CASSE del COMUNE. Ovviamente, oltre ai proclami trionfanti, siamo in attesa di avere risposte serie e precise da Sindaco e Assessore del settore.

martedì 1 marzo 2011

IDV a Capua …

Il rinnovamento di Italia dei Valori nella provincia di Caserta passa anche per Capua.

Nel corso dell’ultimo Congresso IDV provinciale di Gennaio è stato infatti nominato il nuovo Coordinatore, nel nome del dott. Giuseppe Crispino, e il nuovo Direttivo provinciale. Uno dei primi atti del neo eletto coordinatore è stato quello di affidarmi l’onere (e l’onore) della costruzione del partito nella nostra città e dell’organizzazione di una lista competitiva per le prossime Elezioni Amministrative.

Il lavoro non è facile ma, in queste poche settimane, già tanti concittadini ci hanno manifestato la loro simpatia e il loro appoggio. Sono tante le persone stanche delle “solite” pratiche, delle promesse non mantenute alla città, dei favori e delle “agevolazioni” destinate solo a pochi amici e a danno del Bene Comune, di una politica del "basta che non si sappia in giro". In questi mesi sentiremo parlare tanto del “rinnovamento delle logiche attuali”, ma poi? all’atto pratico? un attimo dopo si torna a ragionare proprio con quelle logiche che “in teoria” s’era detto di voler abbandonare, ed ecco allora rivedere le stesse persone che rifanno gli stessi discorsi e le stesse promesse, il tutto solo e soprattutto per  definire modalità operative e strategie per riassicurare ad ognuno il “posto al sole” (per se stessi, non certo per la città).

Se IDV è nata a Capua, e se io ho dato la mia disponibilità a questo progetto, è invece per dire basta a questa cultura e malcostume e per ribadire con forza che occorre un rinnovamento vero, che sia un rinnovamento delle persone e dei metodi di amministrare e gestire la cosa pubblica.

Perchè questo accada, è fondamentale ritrovare dentro di sè un rinnovato senso di cittadinanza perchè ognuno di noi è il “primo cittadino” ... e non solo il Sindaco che andremo ad eleggere.
Nicola Scalera
Commissario Cittadino Circolo IDV Capua



Nicola Scalera  è nato il 10 febbraio 1963 a Capua, dove vive con la moglie e i tre figli.
Si è laureato in Ingegneria Elettronica presso l’Università degli Studi di Napoli nel 1988 ed ha esperienze lavorative presso Italel Telematica (S.Maria C.V.), Space Controls (USA) e Alenia Spazio (Roma) dove attualmente ricopre il ruolo di manager su progetti per la navigazione satellitare.
Dal 2005 collabora con il Movimento Socio-Politico CAPUATTIVA, di cui è componente del direttivo e della segreteria. Articoli e proposte per la città sono anche sul suo blog:
http://capuanite.blogspot.com/

Capua Libera …

Capua Libera è un progetto per la rinascita politica della città, avverso alla classe politica che ci ha malamente governato in questi ultimi anni e che ha contratto debiti in modo poco oculato, con il rischio di bloccare lo sviluppo economico della città negli anni a venire.

Occorre invece oculatezza e trasparenza negli investimenti e la valorizzazione delle risorse umane locali, molto spesso mortificate da “potenzialità di importazione” suggerite dai potenti politici di turno. E’ ferma l'opposizione contro la svendita di Capua e la tutela della dignità e del decoro dei cittadini capuani che sono figli di Fieramosca e non di Pulcinella.

La scelta di sostenere la candidatura del dottor Paternuosto è scaturita dalla piena condivisione del progetto politico promosso dall'IDV.

Il progetto rappresenta una nuova offerta politica che poggia il proprio nucleo fondante su un programma riformista, che è il suo unico perimetro. Capua Libera è nata per dare la speranza del futuro e l'alternativa per costruirlo; è aperta al dialogo ed al confronto con le forze politiche che perseguono un concreto rinnovamento. Il domani, che delinea il postantropolismo, non è lontano. Con questa certezza, Capua Libera, con il simbolo riferito a  Fieramosca, scende nell'arena elettorale.

Capua Libera è equidistante dai partiti ad eccezione dell'IDV di cui è alleata in libertà ed autonomia.

Per proposte, consigli o semplicemente per parlare delle prossime amministrative:

Mario Paternuosto, il nostro candidato Sindaco

L'IDV alle prossime Elezioni Amministrative sostiene la candidatura del dottore Mario Paternuosto a sindaco di Capua.

E' una candidatura di peso sia sotto il profilo politico che sotto il profilo sociale, essendo il dottore Paternuosto uno stimato professionista, Capo Dipartimento e Primario di Gastroenterologia, oltre che consigliere comunale presso il comune di Marcianise in quota IDV.

L’impegno prioritario sarà di promuovere una nuova offerta politica alternativa all'attuale maggioranza, operando sinergicamente con quanti si muovono entro l'orizzonte del post-antropolismo per la rinascita di una città in declino, perché abbandonata dalle famiglie e dalle imprese per mancanza di opportunità e di investimenti; vissuta male dai residenti per la mancanza di servizi; vissuta male dagli anziani e dai disabili; abbandonata dai giovani per mancanza di lavoro e di futuro. Intorno al candidato sindaco dottore Mario Paternuosto, si stanno coagulando tutte le forze sane della città per promuovere un programma politico all'insegna della trasparenza e della legalità, percorribile in modo condiviso con quanti credono veramente in un reale cambiamento della politica capuana.


Il dottor Mario Paternuosto vive a Capua, più precisamente a Sant'Angelo in Formis. Stimato professionista, è Primario di Gastroenterologia all'Ospedale di Marcianise. Sposato, con un figlio, Raffaele, studente in ingegneria, è rimasto affascinato dalla figura dell'ex pm di mani pulite Antonio Di Pietro, entrando a far politica attiva nell'IDV. Attualmente è consigliere comunale in quota IDV a Marcianise.

Virtuosi ... ma sul serio !!!

Nell'Associazione Nazionale dei Comuni Virtuosi sono presenti, ad oggi, solo  tre Comuni
della Campania: Camigliano (CE), Castelnuovo Cilento (SA) e Torraca (SA).

Per potersi definire “virtuoso” un Comune deve mettere in cantiere progetti su cinque linee di intervento: gestione del territorio, impronta ecologica della macchina comunale, rifiuti, mobilità, nuovi stili di vita. Tutte cose che mancano del tutto nelle pratiche dell’Amministrazione uscente.

Ci sembra azzardato  "autoproclamare" se stessi e il nostro Comune “virtuoso” SOLO perché si è stampato un cartello e "autocertificato" un valore di “46% per la Raccolta Differenziata” !!!

Sollecitiamo invece un tavolo di confronto dove i piani e i progetti per la Città siano resi pubblici e “trasparenti” fin dalle loro prime fasi per non trovarci sempre a dover rincorrere “guai” già fatti e piangere sul latte versato.

E’ evidente che oggi viviamo in una città in cui la vivibilità è ai minimi storici, in cui i beni comunali sono “svenduti” per fare cassa corrente. Il piano dei parcheggi “privati” ai cittadini, le aree di verde pubblico in abbandono e, accanto ad esse, la previsione di parchi giochi a pagamento, l’assenza di progetti e di prospettive di lavoro per i giovani sono tra le emergenze che vanno affrontate subito.