lunedì 30 settembre 2013

Nuovo simbolo … per un nuovo corso



Alla festa di Sansepolcro (Arezzo) del 14 e 15 Settembre è stato presentato il nuovo simbolo per la nuova Italia dei Valori. 

Nel logo la scritta Italia dei Valori è al centro e non più accompagnata dal nome Di Pietro, questo perché, come ha spiegato lo stesso Presidente, "la nuova IdV deve avere la forza, il coraggio e l'umiltà di non essere più un partito personale. Ora bisogna essere squadra". 

In alto resta il profilo del gabbiano, ancora con i colori della pace, svincolato dal cerchio che lo racchiudeva a simboleggiare la libertà di spiccare un nuovo volo. In basso invece è inserito un nastrino tricolore a indicare, come ha precisato il Segretario Messina, il "riferimento alla Costituzione, quella Costituzione che abbiamo sempre strenuamente difeso e che altri vogliono invece stravolgere". 

Il nuovo corso del Partito continua con i prossimi appuntamenti: è in dirittura d'arrivo il lavoro del Comitato che ha raccolto e discusso i commenti degli iscritti per il nuovo Statuto, mentre sono in preparazione i Congressi Regionali e Provinciali previsti a metà Ottobre. 

Alla festa la linea politica è stata ribadita dal Segretario: "non condividiamo il governo delle larghe intese, ma Idv è pronto a ricostruire il centrosinistra". 

Una ricostruzione che coinvolgerà tutti, vecchi e nuovi del Partito, dove la forza della squadra sarà la sintesi del lavoro e dell'entusiasmo dei singoli.
Nicola Scalera


Mancano le gare sull’Albo Pretorio on-line … (parte 1)



L'Albo Pretorio del Comune ha un punto critico: nelle due sezioni degli "Avvisi" ed "Esiti" delle gare quasi mai vengono pubblicati documenti. 

Qualche numero: nel 2012 è apparso un solo Avviso e nessun Esito di gara, nel 2013 fino ad oggi un solo Esito ma nessun Avviso. Una lacuna che segnaliamo ed invitiamo a sanare al più presto per una corretta e reale trasparenza. 

L'unico Esito di gara di quest'anno è del 22 Luglio scorso, relativo alla pubblica illuminazione. Il suo studio è istruttivo per comprendere il metodo con cui sono gestite le gare. 

L'Avviso di Esito è composto da un unico foglio che richiama l'importo a base d'asta ma non quello di aggiudicazione ed alcuni dati ripresi dalla Determina di aggiudicazione del 5 Luglio: numero della Determina, numero delle ditte partecipanti, nome della ditta aggiudicatrice ed il suo punteggio. 

Tutto qua. 

Se non si ha anche il documento di Determina del 5 Luglio non si ricavano altre informazioni. Ma noi quel documento l'abbiamo recuperato, studiato e ve lo raccontiamo. 

Nelle premesse c'è il numero del Bando di Gara e la sua pubblicazione su Bollettino e Sito Web della Regione Campania e del Comune di Capua ma, a conferma della lacuna, non sull'Albo Pretorio. C'è poi il nome della ditta aggiudicatrice, la classifica dei punteggi di tutte le ditte e il valore di aggiudicazione della gara, poi il riferimento ad una Determina del 10 Maggio con le risultanze della gara ed il Contratto per l'Esecuzione dei lavori. 

Tutto qua. 

Se non si ha anche la seconda Determina, quella del 10 Maggio, non si comprende come sono state valutate le Offerte e come è stata determinata la classifica dei punteggi. 

Ma noi abbiamo recuperato anche quella Determina, l'abbiamo studiata e ve la racconteremo.
[1-continua]

Attenzione al business delle bonifiche …



I ritrovamenti di fusti di rifiuti tossici sono la prova reale che viviamo in una terra avvelenata, in attesa perenne di bonifiche. 

Dobbiamo ora scongiurare un nuovo rischio, anch'esso reale: che le osannate bonifiche non siano eseguite, e “come” possiamo immaginarlo, da aziende collegate agli stessi che hanno provocato gli avvelenamenti.


Rifiuti tossici: Saviano scrive a padre Maurizio ...


"caro don Maurizio, decido di scrivere a te perché in questo momento l'impegno che porti avanti è centrale per il paese. È la vera urgenza. In Gomorra ti chiamavo Padre Mauro e scrissi del funerale di Emanuele, il ragazzo di Caivano morto a quindici anni in una rapina. Quel funerale lo celebrasti tu, non dimenticherò mai le tue parole: "Quindici anni è un'età che bussa alla coscienza di chi ciancia di legalità, lavoro, impegno. Non bussa con le nocche, ma con le unghie". A denti stretti e con tanta rabbia in corpo parlavamo della "Terra dei fuochi" quando in Italia ancora pochi sapevano cosa fosse, quando i media ignoravano ciò che stava accadendo nelle provincie di Napoli e Caserta. Ora siamo in tanti a sapere e a raccontare, ma hai ragione, non basta. Non basta perché ci sono zone dove vivere è impossibile. Impossibile per il tanfo che senti nell'aria, tanfo di rifiuti incendiati, tanfo di morte. Le istituzioni quando va bene ignorano, nella maggior parte dei casi minimizzano e questo, di fronte alla morte, è insopportabile. Di fronte alla morte di bambini, poi, è peggio: ignorare e minimizzare diventano crimine. Don Maurizio, ci sono sempre stato, ci sono adesso e ci sarò sempre. Troviamo i modi, vicini e lontani, militanti e ragionati, per agire. La tua terra è la mia terra, riconosco nella tua voce una tenacia che non ascoltavo da anni, una fiducia che io stesso ho perso. Queste mie parole ti giungano come una promessa di impegno perenne. Vediamoci, organizziamoci, agiamo. Insieme a chi ogni giorno si sveglia, vive, ama e muore in quella terra avvelenata che dobbiamo smettere di chiamare maledetta."

Il dissesto al Comune ? non ha suscitato in noi alcuna sorpresa …



Il dissesto dichiarato al Consiglio del 28 Agosto è stata l'inevitabile conclusione di una serie di amministrazioni dissennate ma anche degli ultimi due anni in cui il Comune ha vissuto lo stato di "deficit strutturale" senza che nessuna contromisura facesse invertire la rotta. 

Il peggioramento della situazione è documentato e misurato, negli anni 2011 e 2012, dallo sforamento dei parametri che definiscono il "deficit strutturale" passati da sei su dieci nel 2011 a sette su dieci nel 2012! 

Siamo arrivati quindi al fatale punto di non ritorno e nemmeno l'estremo tentativo di ricorso alla procedura di riequilibrio pluriennale ha avuto buon fine. Nonostante l'epilogo fosse chiaro e annunciato, chi amministra la città da oltre sette anni ancora oggi cerca di nascondere le proprie responsabilità. La prova? è nella relazione fornita dal Sindaco al Consiglio Comunale del 28 Agosto nella quale dichiara che "la perentorietà del termine di approvazione della delibera di riequilibrio pluriennale, sessanta giorni dalla delibera di adozione della procedura, ha obbligato l'Ente all'avvio della procedura di dissesto". 

Raccontata in questo modo, la colpa del dissesto sarebbe attribuita ad un cavillo legale, cioè ai "tempi ristretti" imposti dalla legge. 

E invece NO, la verità è tutt'altra! 

Se andiamo infatti a leggere le Relazioni del Responsabile del Settore Economico-Finanziario e dei Revisori dei Conti non troviamo alcuna traccia di "tempi ristretti" ma una serie di altre motivazioni. In quelle relazioni tecniche il piano di riequilibrio pluriennale è definito con chiarezza "insostenibile" per il Comune di Capua sia per il mancato pareggio di bilancio 2013, ricordato pure nella Relazione del primo cittadino, ma anche per la "mancanza di risorse per fronteggiare la grave situazione". 

Quindi non esiste alcun appiglio legale relativo ai "tempi ristretti" ma tra le principali cause del dissesto c'è (citando testualmente quanto riportato nelle Relazioni dei tecnici) la "fragilità delle fonti di finanziamento di un Comune che si è affidato quasi esclusivamente alla vendita dei suoi beni, parte dei quali già oggetto, senza successo, di ulteriori tentativi di vendita". 

Insomma il parere dei tecnici qualificati ancora una volta sconfessa, senza SE e senza MA, le fantasiose giustificazioni di amministrazioni fallimentari.