domenica 27 maggio 2012

Operatori Ecologici ... della vergogna


Non ci è dato sapere quando verrà messa la parola fine al deprimente operato di questa amministrazione. 

Certo, come mi ha giustamente confidato qualche sera fa un componente dell’attuale giunta, “amministrare è difficile” ma, aggiungiamo noi, è altrettanto difficile raggiungere questi livelli di indecoro, di incompetenza mista ad interesse personale. 

La vicenda degli operatori ecologici è l’ultimo tassello di un mosaico dalle forme astratte a cui, da 6 anni, non riusciamo proprio a trovare un senso positivo. 

In sintesi: un cantiere composto da 40 addetti viene artificiosamente gonfiato in due anni fino ad arrivare a 52 unità

La ditta appaltatrice si ritrova strozzata da stipendi non previsti e, complice anche i mancati pagamenti da parte dell’amministrazione, deve decidere di abbandonare il servizio. 

Nuova ditta, nuovo tentativo ma cambia poco. In meno di due mesi la nuova ditta si ritrova in condizioni simili se non peggiori della precedente. Il risultato è lo stesso: nuovo abbandono il prossimo 30 Maggio e nuova incertezza per i 40 più 12 operatori. 

Ci sono tante cose di cui i “galli”, con titolo accademico ricevuto ad-honorem “sulla monnezza” dai loro stessi amici di cordata, devono dare giustificazione ai cittadini. 

E’ molto grave che un amministratore non sappia delle assunzioni e sarebbe ancora più grave, se non oggetto indagabile, invece, se lo avesse saputo e le avesse artatamente “favorite”. 

Il fatto è che oggi 40 famiglie sono costrette a vivere di incertezze per colpe non loro, ed altre 12 famiglie, per il numero di giorni di servizio prestati, hanno acquisito il diritto ad un lavoro ma non si sa chi dovrà o potrà mai pagargli lo stipendio

Un’ipotesi, la più sciagurata, è che i 12 stipendi in sovrannumero diventino a carico della cittadinanza con nuovi aumenti della TARSU. E’ solo un’ipotesi, per ora c’è l’unica certezza che la città è di nuovo carica di rifiuti. 

L’ennesima “emergenza” pilotata perché si possa dire che serve un gassificatore che, assieme a tutta la “munnezza” che inonda le strade della città, possa bruciare anche tutte le vergogne di chi la amministra.

sabato 19 maggio 2012

Bolle in bilancio? ...


Anche senza essere esperti di bilancio, particolari manovre non possono passare inosservate. Per chi opera poi per il Bene Comune, e non per quello proprio, certe “disinvolte alchimie” di bilancio sono assolutamente insopportabili. 

Da diversi mesi il Circolo Italia dei Valori di Capua sta lanciando l’allarme sulla pessima situazione finanziaria al Comune di Capua e sugli inesistenti segnali di recupero

E’ allarmante, per esempio, che l’unico consigliere comunale con i titoli accademici per potersi occupare del bilancio abbia ceduto la delega da ormai cinque mesi e che questa delega sia rimasta un po’ in sosta presso l’ufficio del primo cittadino e poi spostata qua e là dove serviva per mantenere i delicati equilibri di una coalizione mai tanto litigiosa. 

Ma di quali manovre parliamo? e di quali alchimie? 

E’ voce diffusa che tanti cittadini hanno ricevuto avvisi per mancati pagamenti ICI risalenti anche a parecchi anni addietro. 

Servono contanti? ha osservato qualcuno; NO, non è questo il punto. 

Un bilancio si mantiene soprattutto sugli equilibri tra i residui attivi (i crediti che l’Ente può vantare) e quelli passivi (i debiti a carico dell’Ente). 

Assunto questo, si capisce bene che, emettendo l’elevato numero di richieste di pagamenti, a prescindere se queste finiranno o meno con una reale riscossione, si aumenta la quota dei residui attivi, con dei crediti che l’Ente può dichiarare di vantare verso cittadini “presunti” morosi. 

Un tal agire creerebbe così, in maniera artificiosa e arbitraria, una vera e propria bolla finanziaria a sostegno del bilancio. Chiediamo al consigliere delegato al bilancio di dar conto alla cittadinanza della situazione e di chiarire il tutto. 

La dismissione poi di rami dell’Ente, passando all’esterno la gestione di interi servizi, potrebbe configurare l’ipotesi della creazione di una seconda bolla: dismettere attività verso l’esterno consentirebbe infatti di "alleggerire", anche qui artificiosamente, le cosiddette “funzioni e servizi indispensabili" in carico al Comune. In questo modo, riducendo cioè le uscite per i “servizi indispensabili”, si aiuterebbe il bilancio a reggere l’eventuale verifica sulla situazione di dissesto finanziario basata proprio sulla capacità di onorare quelle uscite. Seconda possibile bolla e seconda precisa richiesta al consigliere delegato di rendere conto ai cittadini. 

Ultimo punto, ma non il meno importante, è il contenuto di due verbali redatti dai Revisori dei Conti alla fine di Marzo. L’Italia dei Valori sta studiando i documenti, le gravi situazioni lì descritte e quanto l’Ente sta operando per sanarle; torneremo presto sull’argomento con le dovute informative ai cittadini e agli alti organi competenti.

venerdì 11 maggio 2012

Convegno e Consiglio Comunale (intervista Scalera) ...


Ing. Scalera, che impressioni ha avuto dal doppio evento, Convegno e Consiglio Comunale aperto, svoltisi a Capua sul tema del gassificatore?
Le impressioni sono sicuramente positive: dibattere su un argomento così importante, coinvolgendo i cittadini, è un momento importante. Magari tutto questo si fosse fatto durante la campagna elettorale dello scorso anno… forse, se certe intenzioni fossero diventate pubbliche allora, oggi avremmo in carica un sindaco diverso! Una nota dolente: purtroppo alcuni esperti convenuti hanno esposto idee non proprio libere da condizionamenti e questo aggiunge un po’ di tristezza alla mia soddisfazione di fondo.

A chi si riferisce?
Le parlo prima di un’anomalia: è stato organizzato un Convegno, sul manifesto c’era anche il nome del Comitato promotore ma poi in sala nessuno si è presentato a dare il benvenuto a nome del Comitato, rimasto quindi anonimo nella sua struttura. La risposta che ho avuto io, dal Sindaco stesso nel corso della telefonata di invito al Convegno, è che il Presidente del Comitato è lui stesso. Nulla da dire, tutto legittimo, ma allora perché non è stato detto anche in pubblico?

Ma torniamo agli esperti, a chi si riferiva?
Beh, come si fa a non restare delusi dalle tesi dell’Assessore all’Ambiente della Provincia? Dopo aver ascoltato tutte le qualità degli impianti gassificatori, definiti addirittura ad “impatto zero”, mi è venuto naturale chiedere perché allora i Comuni che ospitano tali impianti ricevono un ristoro economico; aveva forse dimenticato qualche danno che va ripagato? La risposta che “i Comuni ricevono soldi pubblici dallo Stato così i cittadini non protestano più” mi ha lasciato senza parole. Lei converrà che è deprimente sentire, pubblicamente, da un rappresentante delle istituzioni, che il consenso è una merce da acquistare. Ma anche sul lato tecnico ci sarebbero diverse cose da dire: non si può “sfatare il mito del riciclo della carta” pescando l’unico caso al mondo in cui questo riciclo non è possibile (produzione di carta velina o fotografica) quando poi un video, proiettato qualche minuto prima dal Comitato organizzatore, aveva mostrato che con la carta riciclata si possono persino ottenere arredi e sedie che sostengono fino a 300kg.

C’è dell’altro?
Si, e concludo sul Convegno. La “tesi di serata” sostenuta dall’Assessore Provinciale, per cui un gassificatore sarebbe un impianto diverso da un inceneritore, è rispettabile anche se molto opinabile, ma è un’offesa al decoro rilevare che, in un’intervista di qualche tempo fa (reperibile su internet), lo stesso Assessore ha affermato l’esatto contrario: “L’inceneritore è un impianto a combustione diretta (genera combustione a temperature elevate in presenza di ossigeno), mentre il gassificatore è a combustione indiretta (la prima camera priva di ossigeno genera un gas, che poi entra in una seconda camera dove, trovando ossigeno, brucia). Dall’esterno la differenza non c’è, tant’è vero che la normativa che si applica alle emissioni in uscita è la stessa. Quindi non si può dire che un inceneritore inquina e un gassificatore non inquina, questa è una sciocchezza di fondo”.

E lei che ne deduce?
E cosa posso dedurne? Se non che “le sciocchezze di fondo” sono state raccontate a noi al Convegno nel Teatro Ricciardi!

Passiamo al Consiglio Comunale aperto del giorno dopo.
Una serata molto bella. La quasi totalità dei cittadini presenti ha dichiarato che non considera quest’impianto necessario in alcun Comune della provincia di Caserta. Purtroppo gli Amministratori di Capua continuano a nascondersi dietro un filo d’erba: il binomio discarica-camorra contrapposto a impianti-progresso proprio non regge più. Lasciamo che la lotta alla camorra la facciano la magistratura e le forze dell’ordine: la politica si occupi invece del bene comune. E il bene comune, come hanno ben detto a chiare lettere tutti i cittadini presenti al Consiglio, è ben altra cosa.


Quale?
I nostri amministratori si gonfiano il petto dicendo che loro vogliono fare un “ciclo dei rifiuti integrato”. Non c’è affermazione più vuota di significato e sbandierata per sola propaganda. Il termine integrato significa solo che ad una fase di un processo segue la successiva e che le fasi interagiscono tra loro. Il ciclo dei rifiuti, nella sua accezione moderna, è per forza di cose integrato! Il ciclo verso cui bisogna tendere è invece quello VIRTUOSO, dove cioè tutte le fasi sono eseguite sfruttando al massimo le potenzialità della Riduzione-Riutilizzo-Riciclo-Recupero. Tutto questo non lo diciamo noi ma le Leggi Europee, che sono tanto richiamate nei discorsi quanto incomprese nei contenuti dagli Amministratori di Capua. Il Parlamento Europeo ha infatti approvato le nuove linee guida del prossimo Programma Ambientale, in cui prevalgono ancora più di prima la prevenzione, il riutilizzo e il riciclo con un divieto di incenerire i rifiuti che possono essere riciclati o compostati.

Ma tutto questo anche nella nostra Regione? Durante il Consiglio Comunale qualcuno tra i Consiglieri ha obiettato che in Campania i Rifiuti Zero non si possono fare, è proprio così?
Dalla Regione Campania giungono notizie diverse: il Piano Regionale, emesso in tutta fretta a Gennaio 2012 e farcito di discariche e impianti di bruciatura, almeno nelle dichiarazioni rese in pubblico dagli Onorevoli Regionali preposti, verrà ridefinito così come chiedono da tempo i Comitati Regionali dei cittadini. Francamente non capisco i motivi per cui in Campania non si possa avviare, come si fa in ogni parte del mondo, un percorso “verso i Rifiuti Zero entro il 2020”. Noi abbiamo proposto che anche a Capua si avvii finalmente un ciclo virtuoso dei rifiuti, che non è solo uno slogan da scrivere sugli striscioni, ma è basato su progetti concreti da avviare subito, già operanti in svariate realtà urbane italiane e prassi normale nei paesi europei, che portano anche posti di lavoro, per di più puliti. Non si venga a dire che è economicamente più conveniente sperperare oltre 100€ di denaro pubblico per sotterrare o bruciare veneficamente i rifiuti piuttosto che investire in impianti che, con un costo di processo pari a 5€/tonnellata di rifiuto trattato, possono produrre 1litro di carburante da 1kg di plastica! Nella nostra proposta, indirizzata al Sindaco e al protocollo del Comune dal 23 Aprile scorso, abbiamo inserito e illustrato applicazioni concrete e abbiamo segnalato la nostra disponibilità ad assumere un ruolo attivo e di coordinamento delle attività che verranno avviate in questa direzione.

giovedì 3 maggio 2012

Lettera al Prefetto ...


In preparazione della prossima Seduta del Consiglio Comunale, aperta ad interventi del pubblico, prevista per Martedì 8 Maggio alle ore 18, come preannunciato il Circolo Idv di Capua ha inviato una richiesta di intervento al Prefetto di Caserta affinchè il Prefetto stesso, o un Suo autorevole sostituto e delegato, possa presiedere, o coadiuvare la Presidenza del Consiglio nello svolgimento della Seduta. 

La lettera, indirizzata al Prefetto, ha in copia il Sindaco di Capua e, per opportuna conoscenza, il nostro presidente on. Antonio Di Pietro. 

Dopo la superficialità messa in mostra da tutta l’Amministrazione, ognuno per quanto di sua competenza, nella preparazione della Seduta dello scorso 23 Aprile, dopo la maldestra guida dimostrata in quell’occasione dal Presidente del Consiglio in carica, il Circolo Idv ha espresso al Prefetto, per iscritto e con chiarezza, le sue preoccupazioni in relazione sia allo svolgimento di una discussione pacata che al mantenimento dell’ordine pubblico in vista di una Seduta su un tema così delicato e sentito. 

Anche per Martedì prossimo è infatti prevista la partecipazione di diverse centinaia di persone, sia concittadini che provenienti dai paesi limitrofi, interessate ad esprimere la loro opinione. 

La nuova sede stabilita per la Seduta, il cortile del Palazzo Comunale, potrebbe rivelarsi anch’essa insufficiente e priva dei requisiti di sicurezza, come lo è stata l’Aula del Consiglio lo scorso 23 Aprile. 

L’attenzione e la vivacità sul tema crescono e a conferma di ciò è arrivata anche la notizia di un Convegno pro-Gassificatore previsto per Lunedì 7 Maggio, purtroppo appena un giorno prima della Seduta consiliare. 

Il Circolo Idv di Capua promuove con convinzione la dialettica e il confronto civile con tutte le realtà attive in città, qualunque siano le opinioni di cui sono portatrici: siamo infatti convinti che solo dal confronto di idee diverse, se disinteressate, può avvenire il miglioramento. In quest’ottica, a nostro parere, sarebbe stato un bel segnale di dialogo e trasparenza verso la città se i relatori convocati a parlare senza contraddittorio, al chiuso di un teatro, fossero stati invece invitati nel giorno del Consiglio, appena 24 ore dopo, a confrontarsi in pubblico con i cittadini. 

Ci rammarichiamo che l’Amministrazione abbia perso un’altra occasione per dimostrare senso civico e apertura al dialogo. Al Convegno pro-gassificatore sarebbe poi stato utile vedere nella lista dei relatori non solo personalità extra-cittadine o gli amministratori parte in causa ma anche, e soprattutto, il Presidente e i cittadini di Capua membri del direttivo del neonato, ma ancora anonimo nella sua dirigenza, “Comitato Cittadino d’Informazione Ambientale” che ha .promosso l’evento.

martedì 1 maggio 2012

Altri modi di amministrare ...


Ripetere al bue che ha le corna può essere un'attività coraggiosa e meritevole ma, siccome il bovino non sarà mai in grado di vederle da solo né troverà mai qualcuno col coraggio di passargli lo specchio, l'attività rischia di portare pochi frutti. 

Un rischio simile esiste nella nostra città dove sono tali e tanti gli esempi di cattiva amministrazione dall’aver creato l'assuefazione al peggio

La cultura vigente, quella del "si è sempre fatto così", fa passare in silenzio anche cose gravissime quali i procedimenti penali a carico di un amministratore, quali le assunzioni elettorali di cui nessuno ricorda o sa nulla, quali le privatizzazioni di beni e servizi con effetti che peseranno sulla città per i prossimi decenni. 

In questo scenario da profondo sud il Circolo Idv di Capua da un contributo per il miglioramento, chiedendo pulizia e trasparenza dove latitano. 

Siamo coscienti che non è facile contrapporre al bene personale il bene comune, dimostrare che la cultura del "si è sempre fatto così … e ho la mia convenienza perché così continui ad essere" porta al dissesto della città. 

La nostra sfida è operare per il bene comune, proporre e mostrare che altri modi per amministrare la nostra città sono possibili

Una sfida fatta di proposte concrete, che proponiamo agli altri partiti del centrosinistra, a cui invitiamo anche tutti quelli che, visti i risultati, provano il disagio di un errore elettorale e che oggi vogliono condividere un approccio nuovo, animato sempre e solo dall'interesse per la città.
Nicola Scalera
Presidente Circolo Idv di Capua

Il cambiamento ...


"Il cambiamento ha bisogno di ciascuno di noi. 
La democrazia ci offre due doni: 
la dignità umana e la giustizia, inutili se non c'è impegno. 
Il problema da affrontare, oggi, è la zona grigia. 
Cioè quella coltre di alleanze e collaborazioni 
fatte di parti di corpo sociale, 
di segmenti della politica e dell'imprenditoria 
che fanno affari nel silenzio. 
Senza fare rumore. 
Non e' possibile che da 150 anni parliamo di mafie e queste persistono. 
La mancanza di impegno e la parte oscura del nostro paese 
continuano a minare la democrazia".
 don Luigi Ciotti

Diciamo la verità …


Durante la sua recente visita, il presidente Napolitano è stato interrogato sull'ipotesi di destinare a Capua un gassificatore per rifiuti [ndr forse anche industriali] e della condizione ambientale della nostra terra già tanto martoriata. 

La sua risposta, ripresa da un video in nostro possesso: "non so nulla di quest'ipotesi gassificatore, naturalmente bisogna vedere bene se esiste o non esiste un rischio ambientale perché non si può evocare il rischio ambientale qualsiasi nuovo impianto si ha in programma". 

Insomma una risposta neutra di chi non può certo prendere posizione su questioni locali che non conosce.

La stessa domanda ha dato risultati opposti quando è stata fatta, dallo stesso giornalista, al primo cittadino della nostra città: "Sindaco, ci faccia una promessa su questo gassificatore che incombe sul territorio tra Capua e Pignataro Maggiore. Un territorio così bello, perché martoriarlo?". 

E la risposta, anche questa ripresa da un video: "ma un gassificatore non martiria un territorio, il territorio è martoriato dalle discariche, un gassificatore sta in tutte le città europee, le più importanti al mondo … [e per chiudere] … anche il Presidente della Repubblica lo ha detto, ha detto ma chi lo ha detto che inquinano?". 


In realtà, come abbiamo riportato testualmente, il Presidente, pochi minuti prima, sul tema si era SI espresso ma in altri termini ben più neutrali.

L'ennesima prova che, ormai da sei anni, la verità è un'arte purtroppo mal-trattata nella nostra città  … in ogni occasione!

Campania: centrale termo-distruttiva ...


Dicono che un gassificatore serve a completare il ciclo dei rifiuti ...
Noi diciamo che il ciclo NON si completa se prima non si avvia ...
Dicono che un impianto è l’unica
alternativa alle discariche ...
Noi diciamo che servono impianti di compostaggio e di recupero materiali ...

Dopo decenni di discariche ILLEGALI,
VOGLIONO che la Campania diventi
la centrale termodistruttiva d’Italia !

Riduzione della TARSU ...


Solo recupero e riciclo

riducono la TARSU ...



Ministero Virtuoso?



Il Ministero dello Sviluppo ha scelto il Comune di Capannori per insegnare ad enti locali di Sicilia, Campania, Puglia e Calabria come ottenere risultati migliori dalla raccolta differenziata, aumentando la quantità dei materiali recuperati e diminuendo gli scarti prodotti. 

Una squadra di tecnici esperti, coordinati dal Centro Ricerca Rifiuti Zero del Comune, fornirà formazione specifica al personale degli altri Comuni su aspetti operativi e gestionali. 

Le attività sono inserite nel progetto "Agire por 2007-2013" promosso dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del Ministero, finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale. 

E' la prima volta che Capannori viene contattato da un importante organo amministrativo dello Stato per le buone pratiche ambientali.

Ciclo Virtuoso, dall’inizio !


Molti Comuni stanno sperimentando la Tariffa di Igiene Ambientale Puntuale

In pratica il calcolo della bolletta è più preciso ed equo, basato sul numero dei ritiri di rifiuti non riciclabili (sacco grigio). 

Più si riduce questo tipo di rifiuto non riciclabile, più si hanno vantaggi nella bolletta. 

La tariffa è calcolata contando il numero dei conferimenti, vengono impiegati sacchetti dotati di un adesivo con un microchip contenente il codice di ciascun utente. 

Il microchip viene letto dagli operatori con un dispositivo che emette un segnale acustico e luminoso che conferma l'avvenuta lettura al momento della raccolta. 

E' questo solo uno dei modi per attivare un ciclo dei rifiuti virtuoso, invece di pensare di completarlo (senza averlo mai avviato) con impianti termo-distruttori dei materiali.