sabato 19 maggio 2012

Bolle in bilancio? ...


Anche senza essere esperti di bilancio, particolari manovre non possono passare inosservate. Per chi opera poi per il Bene Comune, e non per quello proprio, certe “disinvolte alchimie” di bilancio sono assolutamente insopportabili. 

Da diversi mesi il Circolo Italia dei Valori di Capua sta lanciando l’allarme sulla pessima situazione finanziaria al Comune di Capua e sugli inesistenti segnali di recupero

E’ allarmante, per esempio, che l’unico consigliere comunale con i titoli accademici per potersi occupare del bilancio abbia ceduto la delega da ormai cinque mesi e che questa delega sia rimasta un po’ in sosta presso l’ufficio del primo cittadino e poi spostata qua e là dove serviva per mantenere i delicati equilibri di una coalizione mai tanto litigiosa. 

Ma di quali manovre parliamo? e di quali alchimie? 

E’ voce diffusa che tanti cittadini hanno ricevuto avvisi per mancati pagamenti ICI risalenti anche a parecchi anni addietro. 

Servono contanti? ha osservato qualcuno; NO, non è questo il punto. 

Un bilancio si mantiene soprattutto sugli equilibri tra i residui attivi (i crediti che l’Ente può vantare) e quelli passivi (i debiti a carico dell’Ente). 

Assunto questo, si capisce bene che, emettendo l’elevato numero di richieste di pagamenti, a prescindere se queste finiranno o meno con una reale riscossione, si aumenta la quota dei residui attivi, con dei crediti che l’Ente può dichiarare di vantare verso cittadini “presunti” morosi. 

Un tal agire creerebbe così, in maniera artificiosa e arbitraria, una vera e propria bolla finanziaria a sostegno del bilancio. Chiediamo al consigliere delegato al bilancio di dar conto alla cittadinanza della situazione e di chiarire il tutto. 

La dismissione poi di rami dell’Ente, passando all’esterno la gestione di interi servizi, potrebbe configurare l’ipotesi della creazione di una seconda bolla: dismettere attività verso l’esterno consentirebbe infatti di "alleggerire", anche qui artificiosamente, le cosiddette “funzioni e servizi indispensabili" in carico al Comune. In questo modo, riducendo cioè le uscite per i “servizi indispensabili”, si aiuterebbe il bilancio a reggere l’eventuale verifica sulla situazione di dissesto finanziario basata proprio sulla capacità di onorare quelle uscite. Seconda possibile bolla e seconda precisa richiesta al consigliere delegato di rendere conto ai cittadini. 

Ultimo punto, ma non il meno importante, è il contenuto di due verbali redatti dai Revisori dei Conti alla fine di Marzo. L’Italia dei Valori sta studiando i documenti, le gravi situazioni lì descritte e quanto l’Ente sta operando per sanarle; torneremo presto sull’argomento con le dovute informative ai cittadini e agli alti organi competenti.

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