sabato 23 luglio 2011

Raccolta Differenziata ... quanto?

Sulla questione dei rifiuti nella nostra città continuiamo a vivacchiare tra mezze verità che si confondo con mezze bugie. Il risultato è una gestione che, nonostante i nostri continui solleciti, continua a restare poco chiara. 

Il commento è amaro ma inevitabile se ci si attiene ai fatti. 

Avevamo già commentato con disappunto l’incongruenza tra le cifre sulla raccolta differenziata dichiarate da chi amministra, con valori sempre crescenti col passare dei giorni fino a metà Maggio, e quanto invece rilevato dagli organi provinciali. 

Proprio a metà Maggio infatti arrivava dalla Provincia la stangata che stroncava l’escalation di cifre che era arrivata fino ad un incredibile 70%, dato in pasto al popolo durante la campagna elettorale. In quei giorni la Provincia, avendo verificato che il nostro Comune non aveva raggiunto la soglia minima del 35%, prevista per l’anno 2010, emanava un provvedimento che aumentava ulteriormente la TARSU per il prossimo anno. 



La questione sembrava chiarita e penalizzante per il nostro Comune. Ma, e il ma è sempre d’obbligo dove le mezze verità convivono con le mezze bugie, le verifiche “non erano complete” e oggi, dopo “ulteriori e più dettagliati controlli”, arriva la smentita e la sanatoria sull’ultima maggiorazione. 

Difficile credere alle mezze bugie di allora? difficile esaltarsi per le mezze verità di oggi! 

D’accordo, tiriamo pure tutti un sospiro di sollievo perchè, almeno per il prossimo anno, la TARSU non aumenterà ancora. 

Ma non basta certo questo per fermare i nostri quesiti di sempre: che fine fanno i rifiuti DOPO che sono stati differenziati? verso quali centri di compostaggio (per l’umido) e di recupero/riciclo (per i materiali) vengono indirizzati? 

Col rischio di essere monotoni, non ci stancheremo di ripetere all’infinito le domande alle quali non riceviamo risposte. La questione dei rifiuti, chiarire fino in fondo la filiera e come è gestito il ciclo completo, è solo un esempio. Idv ha sotto osservazione e allo studio altre problematiche rilevanti per la nostra città e tanti sono i carboni che ardono sotto le ceneri della “non trasparenza”.

martedì 5 luglio 2011

Dibattito sul Consiglio Comunale del 4 Luglio

Video del dibattito sul Consiglio Comunale del 4 Luglio ...

Intervista al dott.Paternuosto (2)

D: Lei lo sa che qualcuno afferma sulla stampa che i movimenti antigassificatore, come il suo, sono supportati dalla camorra e che lei non ha ragioni “nobili”nella sua lotta?
R: Sono affermazioni inconsistenti nella sostanza, inopportune nella logica, patetiche e degne non di condanna ma di commiserazione. Circa le ragioni non nobili della nostra lotta speriamo solo di non suscitare l’interesse del magistrato e di non finire nel registro degli indagati come altri!

D: Cosa pensa del comitato etico per il gassificatore ?
R: Vede l’etica (dal greco antico ethos che significa costume) è quella branca della filosofia che studia i fondamenti oggettivi e razionali che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno “status deontico” ossia distinguerli in buoni o cattivi, giusti o ingiusti etc. Ho difficoltà ad applicare una metodologia filosofica alla monnezza! Forse chi lo ha detto avrà voluto dire comitato tecnico. Dire delle cose senza senso rende l’autore  oggetto  barzelletta da degni eredi di Pulcinella (l’intellighenzia indigena lo vuole di natalità Capuana).

D: Può con parole semplici dirci che cosa è la gassificazione?
R : E’ una tecnologia che mediante riscaldamento converte materiale organico in gas in ridotta presenza di ossigeno. Questo gas di sintesi (singas) è composto di due frazioni denominate Char e Tar. La prima frazione Char è fatta da monossido di carbonio, metano ed idrogeno che  possono essere bruciati in una camera di combustione ed alimentare per esempio una turbina a vapore generando energia . La frazione  Tar è fatta da idrocarburi aromatici di tipo catramoso, anidride carbonica,  nano particolato, tutti ad alto impatto ambientale. Le nano particelle fra l’altro vengono generate anche dalla combustione della prima frazione e non essendo  ancora stato scoperto un filtro che le trattenga vengono  disperse nell’atmosfera  per la gioia degli abitanti  in un raggio di molti chilometri. In queste nano particelle esistono miliardi di sostanze cancerogene a noi sconosciute. E’ da tempo risaputo che intorno ai  termovalorizzatori i picchi di malattie neoplastiche sono eccezionali. La gassificazione è nata  per il trattamento di materiale omogeneo esempio rifiuti di falegnameria solo così è possibile prevedere la quantità di Tar. Questa frazione è tanto più alta quanto più il materiale trattato è disomogeneo. Cosa succederebbe con la nostra monnezza è immaginabile.

D: Qual’è la soluzione dei rifiuti di Capua?
R: I rifiuti sono un problema complesso e non solo a Capua ! Tale problema per i non affaristi e speculatori potrà essere risolto non con il gassificatore, “macchina di morte”, ma con nuove tecnologie ad alta redditività . Un moderno impianto con tecnologie sicure  potrebbe già ora essere costruito sul territorio comunale a costo zero e non a 40.000.000 di euro, la vendita dell’ energia derivata dei rifiuti andrebbe a finire nelle casse del comune di Capua. Queste sono le “ Ragioni Nobili “ delle nostre proposte .Esistono tecnologie quali l’autoclavaggio e la torcia al plasma che sono recentemente all’attenzione di tutti . Vorrei che i progetti fossero equilibrati, giusti e compartecipati. Vorrei che chi si deve assumere delle responsabilità se le assuma senza nascondersi dietro “comitati etici “ o dietro la sottana del vescovo

lunedì 4 luglio 2011

Replica sul gassificatore (2)

Le repliche risentite del consigliere Vinciguerra sulla questione gassificatore e sui temi elettorali mi lasciano perplesso per il loro contributo fuorviante alla discussione.

IDV ha da sempre chiesto di sapere come vengono trattati i rifiuti frutto della differenziata e i motivi per cui un’Amministrazione che si vanta per i risultati raggiunti (70% di differenziata!) viene poi penalizzata dalla Provincia per non aver raggiunto il minimo di legge, pari al 35%!

Il risultato di tutto questo è che il nostro Comune vanta il primato della TARSU più alta d’Italia.

Invece di generare polemiche sterili, avrei gradito ricevere risposte precise alle domande precise che stiamo facendo. Se perdurerà l’assenza di risposte sposteremo le nostre richieste nelle sedi competenti più opportune.

IDV non vuole fare campagna elettorale, ma dare il suo contributo fattivo e propositivo alle discussioni e alla risoluzioni dei problemi: per i rifiuti il nostro obiettivo è che il nostro Comune realizzi un ciclo virtuoso.
Questo si ottiene trattando nella maniera dovuta la frazione umida (attraverso impianti di compostaggio) e i vari materiali separati dalla differenziata (attraverso centri di riciclo).

Mi addolora che si continuano a ignorare le nostre proposte fatte nell’interesse dei cittadini e si vanno a cercare sterili polemiche che, com’è nel nostro stile, non raccogliamo.

Ricordiamo allora che qualsiasi impianto di incenerimento genera rifiuti tossici da gestire, ricordiamo poi che nel territorio del nostro Comune esiste già una “bomba non disinnescata” costituita dal laghetto in località Purgatorio dove giacciono migliaia di tonnellate di rifiuti tossici che, chissà perché, si continua ad ignorare.

IDV a Capua è nata lo scorso Gennaio, il primo atto è stata la campagna elettorale che abbiamo gestito esclusivamente con contributi di idee e senza ricorrere a spese altisonanti e ingiustificate per alimentare una discutibile macchina di raccolta dei consensi.

Il nostro elettorato esiste, va rispettato e siamo sicuri che saremo in grado di farlo crescere se nel nostro territorio i valori della correttezza e delle buone pratiche amministrative prenderanno il sopravvento sulla sudditanza e su modalità di fare politica che appartengono a un passato che, per nostra fortuna, l’Italia tutta sta iniziando a disconoscere.

Con la certezza che questo vento di cambiamento raggiungerà, prima o poi, anche la nostra città continueremo nella nostra azione di testimonianza.
Nicola Scalera
Commissario Circolo Idv-Capua