E’ molto faticoso tenere ordine nel vociare scomposto che si sente in queste settimane sul tema dei rifiuti.
Il Presidente della Provincia che si inalbera contro il Sindaco di Napoli e viceversa e così gli inceneritori cambiano di continuo sia provincia che dimensioni, 90.000t/anno oppure 250.000 oppure 310.000, come se fossero fette di pandoro da tagliare e farcire di crema pasticciera.
E che dire del Sindaco di Capua che confonde i Cip6 (o certificati verdi), che sono il contributo economico statale devoluto ai gestori degli impianti, con un requisito tecnico che garantirebbe l’affidabilità degli impianti stessi? E che dire poi dell’amministrazione di Capua che aveva provato ad inserire la vendita del terreno alla Provincia, per 1.200.000 euro “autovalutati a spanne”, nel riassetto di bilancio, come se tale vendita fosse cosa fatta ed esigibile. Nulla di più falso e infatti, puntuale, è arrivata la bacchettata dei revisori dei conti che ha costretto all’ennesima marcia indietro i disinvolti amministratori che oggi si ritrovano con uno “scoperto” di pari ammontare, 1.200.000 euro di debiti spostati in tutta fretta tra quelli fuori bilancio.
In tutto questo il povero cittadino non ci capisce più nulla.
La verità è che esistono un Piano Regionale e un Piano Provinciale, che in diversi aspetti sono anche in contrasto tra loro. La verità è che il Piano Provinciale è nel suo iter di approvazione e con la procedura di commenti in corso. La verità è che questi piani sono scritti per giustificare e sponsorizzare il fatto che nuovi impianti di incenerimento siano l’unica alternativa alle discariche.
Nulla di più falso: Idv è per una gestione innovativa del ciclo dei rifiuti, in cui alla raccolta differenziata seguano il compostaggio per l’umido e il riciclo per i materiali. Idv è convinta che se il ciclo integrato fosse percorso in maniera virtuosa, nella nostra Regione non ci sarebbe necessità di nessun altro impianto. Idv è preoccupata che nei nuovi impianti, sovradimensionati ad arte, come per decenni è accaduto nelle discariche, possa finirci di tutto, dai rifiuti tossici a quelli industriali. Va ricordato che, ad oggi, non è operativa una vera politica per il controllo dei rifiuti industriali, che rappresentano il 75% dei rifiuti totali. Idv è preoccupata anche di dove finiranno i rifiuti speciali e tossici prodotti dagli inceneritori, pari al 30% del materiale che entra negli impianti.
Il Circolo Idv di Capua è al fianco dei cittadini, quale parte attiva del Comitato NO Gassificatore, costituito a Capua la scorsa primavera, e partecipa a tutte le iniziative atte a scongiurare l’ennesima tragedia ambientale per il nostro territorio regionale.
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