Ambiente e salute non conoscono prescrizioni.
Quindi, anche se per “merito” delle prescrizioni il processo Cassiopea non avrà più una sentenza definitiva e una serie di reati ambientali passeranno ingiudicati, questo può cancellare le ultime speranze di giustizia ma non la voglia di conoscere le verità sul territorio della nostra città.
Il mio interessamento al laghetto in Località Purgatorio risale al Settembre 2009 quando una petizione popolare fu indirizzata agli Uffici Tecnici del Comune. Da allora, una serie di intercorsi hanno chiarito ben poco e permangono cinque quesiti, per i quali attendiamo ancora una risposta (precisa come precise sono i quesiti). Una Relazione Tecnica del Comune, con data 11 Luglio 2008, emessa dal Responsabile del Settore Tecnico2 verso il Ministero dell’Ambiente, richiedeva 8 milioni e 300 mila euro per il ripristino ambientale dell’area.
Se, come sostengono oggi i nostri Amministratori, nel laghetto ci fossero “solo” 10 bidoni, perché occorrono oltre 8 milioni di euro per la sua bonifica?
E poi i cinque quesiti, contenuti in una Lettera indirizzata al Comune di Capua in data 3 Dicembre 2009 e che, dopo due anni, sono ancora senza risposta.
Quesito n.1: a pag.1 della Relazione Tecnica si legge “…Il piano di caratterizzazione, portato all’esame del Ministero dell’Ambiente nel marzo 2005, …”. Non è chiaro chi ha steso il piano di caratterizzazione, si può ipotizzare che questo sia stato ad opera del Commissario Straordinario di Governo per le Bonifiche e Tutela delle Acque nella Regione Campania.
Quesito n.2: a pag.1 della Relazione Tecnica si legge “…la sola caratterizzazione, ad oggi, è costata più di 800.000 euro”. Non è chiaro a chi è costata la spesa di più di “800.000 euro” e verso quale beneficiario della somma e a fronte di quale lavoro, di cui si chiede evidenza dei risultati.
Quesito n.3: a pag.1 della Relazione Tecnica, tra le criticità ambientali presenti nell’area, è riportato “…un preoccupante inquinamento in piombo nelle falde”. Non è chiaro, ed andrebbe chiarito con urgenza quanto segue: - dato per scontato che, come falda di subalveo, c’è una comunicazione diretta tra il bacino inquinato e il fiume Volturno, quali altre comunicazioni sono ipotizzabili o accertate? in particolare andrebbe verificato se c’è qualche comunicazione con la rete acquedotto e poi se e quali reti di irrigazione fanno capo al bacino inquinato; e poi: cosa si intende con il termine “preoccupante”? di per sé generico e portatore di allarme? per questo punto andrebbero forniti i livelli e le concentrazioni di piombo nelle falde.
Quesito n.4: a pag.1 della Relazione Tecnica si legge …”il sito non è posto in sicurezza rispetto alle possibili esondazioni del Fiume Volturno…”. Non è chiaro perché il sito va messo in sicurezza: per natura idrogeologica? o per l’inquinamento da piombo? comunque quest’ultimo già trasmesso dalla falda di subalveo. Si fa notare che nella zona non esiste alcun divieto di pesca.
Quesito n.5: a pag.2 della Relazione Tecnica si legge che il sito è oggi ”sotto sequestro”. Non è chiaro da chi è stato predisposto il sequestro di cui si fa menzione e se esso è tuttora attivo. Lascia perplessi il fatto che, percorrendo le stradine campestri tra Capua e Sant’Angelo in Formis, si arriva tranquillamente sulle rive del lago senza alcuna indicazione (o interdizione) per “area sotto sequestro”.
L’unica risposta ricevuta è una replica del 27 Gennaio 2010. Riporto il contenuto che, per la sua genericità, lascia irrisolti tutti i quesiti: “…lo scrivente ufficio ha fornito tutte le informazioni in suo possesso (ndr cioè la Relazione Tecnica). Ovviamente la documentazione agli atti non è e non può essere esaustiva in quanto la competenza delle procedure è di natura sovra comunale.”
E poi: “Lo scrivente ufficio archivia per conto dell’Ente Comune tutte le documentazioni che le varie Amministrazioni producono e trasmettono. Quando ricorrono gli estremi per provvedimenti di competenza sindacale, gli Enti preposti forniscono precise indicazioni in base alle quali viene predisposto l’atto che poi il Sindaco è tenuto a sottoscrivere”.
Come si vede, nessun riferimento alla Relazione Tecnica e alle domande, di cui sollecitiamo di avere risposta. Un sollecito è già stato espresso in un’ulteriore, e ultima, mia Lettera del 8 Marzo 2010.
Nella mitologia greca, Cassiopea era una ninfa vanitosa a tal punto da suscitare le ire devastatrici delle divinità del tempo che evidentemente, allora come oggi, amavano poco che si conoscessero “alcune” verità.
nicola, non possiamo fare proprio niente?
RispondiEliminapotremmo pensare di coinvolgere altri enti, associazioni, gruppi di volontari od anche gruppi interessati economicamente purchè si possa arrivare ad azioni concrete? operative?
RispondiEliminadomani protocollo il contenuto dell'articolo con tutto il fascicolo del 2009-2010 al Comune, all'indirizzo del Sindaco, risolecitando delle risposte. Se queste verranno sarebbe utile coinvolgere tutti in un evento pubblico ... in cui le risposte sono discusse con tutti i cittadini ...
RispondiEliminaquando penso ad altri gruppi non escludo canoa e pesca, forse guardo lontano e guardo anche storto ma l'ì ci starebbe benissimo un campo di canoa-polo, oppure sarebbe ottimo per il modellismo nautico, e magari anche qualche altra cosa. sono convinto che se si definisce l'obbiettivo ed è un obiettivo valido, concreto e condiviso le soluzioni si possono trovare. raccolta delle firme docet.
RispondiEliminavediamo che sviluppi ci saranno ... intanto proponiamo un incontro-confronto pubblico sul tema ...
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