sabato 2 giugno 2012

Raccatta la carta: come la scuola si autofinanzia ...


In tempo di crisi anche i rifiuti possono diventare un bene prezioso. 

E' questo il caso del progetto "Raccatta la carta" lanciato dal Comune e dal Centro Ricerca Rifiuti Zero di Capannori in collaborazione con Ascit. 

In cinque scuole dell'infanzia, primarie e secondarie si vende la carta che finisce nel bidone della raccolta differenziata, il ricavato viene poi reinvestito nell'acquisto di materiale didattico, dalle tempere ai dvd. 

Si tratta di un'opportunità consentita da una legge nazionale del 2010 che Capannori coglie tra i primi Comuni in Italia. 

Il progetto coinvolge oltre 1000 bambini e i loro genitori che, ogni giorno, muniti del kit per il "perfetto riciclo" messo a disposizione da Ascit, raccolgono giornali, riviste, fogli da disegno strappati, fotocopie venute male e gli imballaggi delle merende che finiscono in appositi contenitori dopo essere stati pesati con una bilancia. 

Una volta a settimana, poi, gli operatori di Ascit ritirano il materiale che viene venduto al consorzio Comieco. 

Il corrispettivo ricavato viene quindi dato alle scuole. La fase operativa del progetto è stata preceduta da una serie di lezioni teoriche e pratiche in cui gli insegnanti hanno spiegato le finalità dell'iniziativa e come funziona la raccolta differenziata. I bambini hanno un riscontro concreto delle loro azioni: sapere che un gioco, un attrezzo o un film è stato acquistato grazie alla carta che loro stessi hanno riciclato li stimola a essere sempre più virtuosi e a insegnare agli altri, anche crescendo, quanto hanno imparato. 

"Raccatta la carta" rientra tra le iniziative poste in essere dal Comune per raggiungere l'obiettivo "Verso Rifiuti Zero entro il 2020".  

Perchè tutto questo a Capannori è possibile e a Capua NO?

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