Le
dichiarazioni dell’Assessore all’Ambiente on.Giovanni Romano, fatte nel corso
della trasmissione “SOS Campania” andata in onda su Tv-Luna Venerdi scorso non
lasciano dubbi: “L’individuazione del sito per l’eventuale impianto è
competenza della Provincia laddove il Piano Regionale ha stabilito delle
priorità per questa scelta. La Regione ha, per esempio, stabilito che un
impianto come il gassificatore, o qualsiasi altro impianto che tratta rifiuti,
deve essere prioritariamente ubicato in aree già industriali, questo per
evitare di sottrarre suoli agricoli invece all’attività agricola”.
Quello che
“non si può fare”, utilizzare cioè “suoli agricoli”, è esattamente quello che “si
è fatto” al Comune di Capua.
Richiamiamo a tal proposito la delibera n.51 del
Consiglio Comunale del 24 Novembre 2011, quella che ha autorizzato la vendita
diretta alla Provincia del suolo in località “molinella”, di estensione 36.440 m.q. definiti al
foglio 13, particella 10 del catasto.
Nella delibera il suolo, “che ricade
all’interno del territorio comunale”, è chiaramente definito come “agricolo di
provenienza ECA”.
E’ evidente che tutto questo è in netto contrasto e
disattende quanto prescritto dalla Regione Campania. Su questo punto occorrono
chiarimenti urgenti e convincenti dagli amministratori di Capua, che devono giustificare
disinvolti cambi di destinazioni d’uso fatti ad arte per portare a casa
l’affare.
Ma, per il buon fine dell’affare nasce un secondo ostacolo, richiamato
anch’esso dalle dichiarazioni in TV dell’on.Romano: “l’ubicazione di Capua non
è coerente col Piano Regionale dei Rifiuti, nel senso che a Capua c’è SI
un’area industriale (ndr. ma solo perché è stata cambiata la destinazione d’uso
di un terreno agricolo) che però è fuori dal perimetro dell’area industriale
ASI”.
Quindi, se anche si trovasse una giustificazione plausibile al cambio di
destinazione d’uso, il suolo non rientrerebbe nelle zone che la Regione ha
stabilito utilizzabili per l’allocazione dell’impianto.
Il rilievo, definito
“tecnico” dall’Assessore Romano, rimanda le decisioni al Commissario nominato
dalla Provincia che dovrà fare le opportune valutazioni “territoriali”.
Su
queste “valutazioni territoriali” noi del Circolo di Italia dei Valori, assieme
agli altri partiti, ai Comitati ed Associazioni con cui stiamo lavorano non
mancheremo di far sentire la nostra voce.
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