L’inceneritore ha monopolizzato i discorsi delle ultime settimane.
Le iniziative del Comitato cittadino e il coinvolgimento di gruppi, associazioni e movimenti di tutta la provincia hanno avviato una preziosa opera di sensibilizzazione.
Informare i cittadini è il principio base per la partecipazione alle decisioni e al futuro della loro città.
Iniziamo allora quest’opera informativa con un articolo sulle regole fondamentali perchè si realizzi un ciclo dei rifiuti non solo “integrato”, ma anche “virtuoso”.
Come si vede, di impianti e di discariche si parla, in maniera sfumata, ma solo alla fine del ciclo, per le minime parti residue.
Bisogna invece capire che FARE la raccolta differenziata, da solo, NON ha alcun significato SE NON si riciclano i materiali differenziati e SE NON si tratta l’umido presso impianti di compostaggio.
Purtroppo molti danno priorità ai discorsi sulla localizzazione, sul tipo e sulle dimensioni degli impianti e qui ognuno ha la soluzione migliore nella borsa, assieme al catalogo per poterla “piazzare”.
Possiamo capire che un amministratore deficitario è attirato dai compensi e dai ristori riservati ai Comune che ospitano inceneritori ma, ci chiediamo, quanto potranno bastare 90.000 euro all’anno di CIP6 (1 euro a tonnellata per la capacità prevista a Capua di 90.000 t/anno) a sanare una situazione che tutti sappiamo essere ben più grave?
Non distogliamo allora l’attenzione dal problema vero: il nostro Comune è sull’orlo del dissesto e non si prendono le contromisure per riparare la crisi.
Nicola Scalera
Referente Circolo Idv di Capua
Nessun commento:
Posta un commento