Si avvicina a grandi passi l’inizio ufficiale della campagna elettorale per le comunali del prossimo Maggio. In questi giorni si stanno definendo schieramenti e candidature.
Tra voci non ufficiali e mezze verità ancora tutte da scoprire, sembrerebbe delinearsi una neonata alleanza nel fronte della coalizione di centro-destra. Gli accordi e i patteggiamenti di cui si parla in questi giorni non ci meravigliano e non ci perturbano più di tanto.
Nel frattempo, nell’attesa che essi siano annunciati ufficialmente dagli interessati, non ci azzardiamo a commenti senza i necessari elementi reali. Ci preme però sottolineare che, se saranno confermati, questi comportamenti sono estranei alla nostra cultura e ai valori che vogliamo sostenere nello scenario politico cittadino.
Riconosciamo che la politica è l’arte del negoziare e del trovare una soluzione che, nel rispetto del Bene Comune, sia condivisa tra il maggior numero di parti possibile. La negoziazione, però, non deve mai diventare spartizione di interessi, in questo caso a discapito della collettività.
Ma cosa distingue la negoziazione dalla spartizione? L’elemento di discernimento è la presenza o meno della trasparenza, cioè dovunque non sono messi in chiaro i termini e le condizioni di un determinato accordo, la non chiarezza stessa è sintomo e sinonimo di “sospetti” e “interessati” apparentamenti.
Il nostro modo di affrontare le questioni è invece schietto e diretto, come nello stile di Italia dei Valori a tutti i livelli.
Con piacere stiamo dando il benvenuto ad iscritti e simpatizzanti che ci stanno sostenendo, tutti volti nuovi a riprova del rinnovamento che il partito ha in corso nella nostra città e nel nostro territorio.
L'obiettivo del partito è di trovare le condizioni affinchè possiamo rendere reale la nostra proposta di alternativa. In altre parole, individuare tutte le soluzioni che ci permetteranno, dal giorno dopo le elezioni, per cinque anni, di poter dire la nostra, dare il nostro contributo e mantenere alta la bandiera dei nostri valori in un territorio in cui è grande il bisogno di difesa della legalità.
Tutto questo è e sarà possibile con la partecipazione di quanti hanno le giuste capacità e il dovuto disinteresse personale nel compiere il proprio dovere nell’amministrare la città.
A commento degli avvenimenti giudiziari che hanno colpito la nostra attuale amministrazione: pur conservando il “garantismo” d’innocenza, ci sentiamo di aggiungere che tutti noi vorremmo vivere in un territorio dove la magistratura non arriva nell’ambito politico e amministrativo.
Su questo punto avrebbe persino ragione il nostro Premier quando dice che “non ci vuole il giudice dove si fa politica”. Ma noi aggiungiamo che “non ci vuole il giudice” perché non si devono commettere reati e non perché non ci devono stare i giudici.
Questa è la sostanziale differenza del nostro messaggio e del nostro operare.
Per le prossime elezioni noi abbiamo fatto da tempo le nostre scelte e abbiamo le idee chiare su cosa fare e come operare per l’interesse della città.
Il nostro obiettivo non è né fagocitare né essere fagocitati da nessun alleato, ma sconfiggere un avversario che si è contraddistinto, in questi cinque anni, per la negazione di ogni buona pratica amministrativa.
Siamo ben consapevoli che hanno perso tutti quelli che, negli ultimi cinque anni, hanno “lasciato amministrare” e affondare la nostra città. Siamo altresì consapevoli che la vittoria va costruita con candidature convincenti e vincenti e stiamo lavorando per questo.
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