domenica 23 dicembre 2012

Lavori SI, ma con quale criterio?



Può una direzione dei lavori permettere che si completino le opere interne ad un edificio lasciando gli esterni, in particolare la copertura, ancora tutti da rifare? 

E può un cliente consentire che i lavori interni appena ultimati vengano danneggiati per le piogge, l'umido e quant'altro arriva dalla copertura colabrodo dell'edificio? 

Tutto questo, che può sembrare illogico e assolutamente fuori dalla realtà, sta accadendo nella nostra città. 

Dove? Basta volgere lo sguardo alla Scuola dell'Infanzia di S.Angelo in Formis per scoprire che da due anni quel Plesso Scolastico è chiuso e i bambini sono accolti in una sistemazione "temporanea" nel vicino edificio della Scuola Primaria, quattro stanze (una per sezione) dove si fa attività didattica, si gioca, si mangia e, per i più piccoli, si dorme anche. 

Da due anni sono venuti meno gli spazi minimi per le attività di docenti e bambini e oggi, al danno di una situazione al limite del gestibile, si aggiunge la beffa di lavori fatti letteralmente senza né capo né coda. E così nell’edificio scolastico si ritrovano bagni rifatti, aule riadattate, verniciatura tutto a posto ma, dal tetto ci piove sopra! 

Chiediamo un'immediata replica a chi amministra in questo modo i fondi e i Beni Pubblici. In particolare chiediamo chi sta valutando i danni che le piogge causeranno all'interno della scuola, quando e con quali altri fondi questi danni verranno poi risistemati.

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