Le amministrazioni che si sono succedute nella città di Capua hanno avute luci ed ombre ma mai nessuna ha osato generare tanto scempio ed è stata capace di far nascere contro di sé una vera e propria crociata.
Questa Amministrazione ha uno stile disdicevole nella forma e nella sostanza: quando la maggioranza è numerica e non politica di per certo qualcuno ha una patologica pulsione faraonica tesa ad implementare peculiari e personali carenze o necessità.
Questa amministrazione è perpetuamente impegnata a celebrare il fittizio ed il fatuo, ben guardandosi dall’affrontare i reali problemi sociali.
Vogliamo parlare del problema ambientale? Mai una parola sulla montagna di ecoballe da anni depositate alle porte di Capua e che riempiono l’aria di un gradevole olezzo di verbena e fiordaliso e che certamente combattono il cancro! Mai una parola e mai una richiesta di danni per chi con l’impianto del tiro a piattello ha per anni sversato nel Volturno migliaia di tonnellate di piombo! Mai una parola sul dramma della località Purgatorio ove sono sotterrate migliaia di tonnellate di fusti di materiale tossico che nel tempo, se non rimosse, inquineranno le falde acquifere ed allora la località, a ben ragione, si dovrà chiamare Inferno!
Una parola talvolta la dicono ed in essa riecheggia la più sublime arte di Satana perché è menzogna! La menzogna è elevata a progetto politico!
Esempio emblematico è l’ospedale! A Capua l’ospedale, mille volte promesso, non ci sarà mai più! Abbiate il coraggio di dirlo alla gente!
Le origini sono diverse, noi le vantiamo da Fieramosca! Chissà perché ogni vostro progetto è tristemente ridicolo ed alquanto patetico con la sua valenza ideativa grezza e primitiva!
Vi citiamo degli esempi: doveva venire a Capua la lavorazione del ferro vantata come non inquinante (il 20% della diossina al mondo è prodotta dalla lavorazione del ferro!!!), si è tentato di commercializzare anche il bosco di San Vito (illudendosi che nessuno notasse lo scellerato progetto perché alla fine il popolo è bue!), rimozione monnezza a peso d’oro (tanto il popolo bue non reagirà!), torme di professionisti assoldati come consulenti (a Capua è una specie estinta e se qualcuno resiste è subito oscurato e rottamato!!!), i consulenti poi vengono tutti o quasi dall’alto casertano a disegnare un potenziale collegio elettorale (tanto il popolo sempre bue non se ne accorge), la città è tutta una striscia blu (fanno pagare il parcheggio anche agli studenti!!!), vendono palazzi a prezzi di realizzo (COSA VOLETE CHE CONTI IL POPOLO BUE, AL MOMENTO ADATTO … QUATTRO PAROLE E VOTANO COME SI VUOLE!).
Questa amministrazione è stata capace di vendere anche il tempo: i contratti trentennali hanno infatti bloccato la città per il tempo di una generazione. Non solo il tempo futuro ma anche il tempo passato dove abitano i nostri ricordi, la nostra giovinezza! Sono solo un ricordo infatti le luminarie di Natale!
Quest’anno, impiccati ai lampioni, dondolavano striminzite e tristi luminarie di Babbo Natale che spandevano intorno l’angoscia del dramma esistenziale e non la gioia della festa.
Sono stati capaci di impiccare anche Babbo Natale!
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