C’è una nuova speranza per la Terra dei Fuochi dopo
l'audizione di padre Maurizio Patriciello e Antonio Marfella alla Commissione
Europea per le Petizioni.
Il racconto di padre Maurizio non lascia spazio ad
equivoci: "Per venti anni la nostra terra è stata riempita di scorie
avvelenate, interrate o date alle fiamme. Tutto questo grazie a complicità tra
camorra e politici conniventi a tutti i livelli. Le statistiche dicono che tra
Caivano, Acerra, Marcianise e Orta di Atella ci sono circa due milioni e mezzo
di scorie interrate sotto i campi coltivati. Veleni che vengono dal nord il cui
flusso continua anche in questo momento. Vi sembrerà strano, ma siamo stati noi,
la gente comune e gli stessi sacerdoti i primi a rendersi conto del vertiginoso
aumento di morti per cancro. E qualcuno ci scherza su affermando che è colpa
del nostro stile di vita! Voi avete l'obbligo di intervenire, dobbiamo bloccare
il traffico delle scorie, dobbiamo individuare i campi avvelenati e quelli
ancora sani. Domenica ho messo ai piedi dell'altare i pomodori al
tetracoloroetilene coltivati su cinque campi - oltre 60 mila metri quadrati -
irrigati con l'acqua di un pozzo avvelenato". Olandesi, francesi e
tedeschi ascoltano e scuotono la testa alle parole di padre Maurizio e di
Antonio Marfella: "La produzione dei rifiuti industriali è di 140 milioni
di tonnellate, l'emergenza rifiuti urbani ha reso la Campania lo zimbello
d'Europa, le organizzazioni criminali ci hanno fatto diventare la discarica
tossica d'Italia. Da noi sono smaltiti dai 30 ai 35 milioni di tonnellate di
scorie di aziende che producono in nero, cioè in regime di evasione fiscale. Ci
appelliamo a Voi, affinché sia varata una legge sulla tracciabilità dei rifiuti
industriali in Europa. La
Campania mostra chiari dati epidemiologici di avvelenamento
della popolazione".
Sarebbe ora che la Comunità Europea adottasse una legge specifica sui reati ambientali e il traffico di rifiuti industriali. Questa lacuna rende a mafia e camorra la seconda entrata di capitali dopo il narcotraffico.
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