Il tema del gassificatore è tornato improvvisamente e di
prepotenza alla ribalta politica cittadina, sarà un caso che tutto questo è avvenuto
mentre si componevano le liste per le Elezioni Politiche di Febbraio?
Un tema
così delicato, perché coinvolge la salute dei cittadini e penalizza le
prospettive di sviluppo di un’intera città, non può essere sminuito e diventare
strumento per le lotte intere ad un singolo Partito.
Ci riferiamo alle polemiche
innescate dal Pdl cittadino contro i sostenitori dell’impianto: il Sindaco, del
loro stesso Partito e che loro stessi hanno contribuito a rieleggere nella
primavera del 2011, ed il Consigliere delegato all’Ambiente, deputato a
sostenere ed eseguire nient’altro che il programma elettorale di quell’elezione.
Le pretese del Pdl di considerarsi l’unica opposizione cittadina fanno alquanto
sorridere perché questo non corrisponde al vero ed omette di ricordare una
serie di eventi fondamentali.
Idv aveva scovato i piani per il “gassificatore”
già nel Maggio 2011, appena il programma elettorale fu reso pubblico (cfr. i
quotidiani del 3 Maggio 2011 con titoli: “Gassificatore, Idv si scaglia contro
Antropoli, già costituito un Comitato per dire NO”).
I mesi che seguirono
furono caratterizzati da raccolte di firme, da incontri e dibattiti con i
cittadini, dal coordinamento con i movimenti che nel frattempo si erano
spontaneamente costituiti in città e nei paesi limitrofi, dalla partecipazione
e dalle proposte al Consiglio Comunale Aperto del Maggio 2012 ed ancora dalle manifestazioni
e dai cortei con i cittadini degli ultimi mesi.
Con tutte queste premesse non
capiamo proprio di quale “unica opposizione” si potrebbe mai parlare! L’auto-proclamazione
del Pdl di essere l’unica “opposizione” ci fa invece venire in mente le
multinazionali dell’informatica che lanciano sul mercato continui aggiornamenti
di antivirus da acquistare per combattere nuovi virus che loro stesse hanno commissionato
a ignoti pirati informatici. Della serie “prima genero un problema e poi mi
autoproclamo unico soccorritore”.
Non facciamo illazioni ma, a prova di quanto
affermiamo, richiamiamo documenti ufficiali. Nel Verbale del Consiglio Comunale
del 20 Dicembre 2011 c’è un illuminante intervento di uno dei Consiglieri
Comunali del Pdl (ndr. avv. Giuseppe Chillemi): “il Pdl si è espresso
favorevolmente all’impianto di termovalorizzazione in sede di stesura del Programma
Elettorale quando a Caserta fu sottoscritto dal consigliere Del Basso, dal
Sindaco e dal Senatore Giuliano un programma di quattro punti che ci interessavano
particolarmente e vi era questo tipo di impianto”.
Da queste dichiarazione si
evince che il Pdl era “interessato particolarmente” che il gassificatore fosse
nel Programma Elettorale del Sindaco. Tenere a mente questo punto è essenziale
perché per mesi lo stesso Pdl ha dichiarato che della presenza dell’impianto nel
Programma Elettorale non ne sapeva nulla, che aveva SI appoggiato la
ricandidatura del Sindaco, ma non aveva mai condiviso il Programma nella sua
interezza anzi, che dal Programma Elettorale aveva estrapolato e concordato
solo “quattro punti” che a loro interessavano.
E da qui nasce un’imbarazzante ed
evidente incongruenza: tra i “quattro punti” che “interessavano al Pdl” c’era
proprio il gassificatore, come da loro stessi dichiarato il 20 Dicembre in
Consiglio Comunale!!
Per dignità politica e per serietà nei confronti dei
cittadini, il Pdl dovrebbe chiarire perché per mesi aveva “dimenticato” quali
fossero i “quattro punti” per loro “fondamentali” per il Programma Elettorale
del 2011.
La “dimenticanza” ha invece consentito al Pdl di affiancarsi,
timidamente, alle lotte dei cittadini.
Ipotizziamo che timidezza ed imbarazzo di
comportamenti sempre altalenanti abbiano seguito direttive arrivate dall’alto:
di dover o no attaccare il “loro” Sindaco per i vari e molteplici equilibri di
Partito.
L’epilogo di tutto questo è che oggi, nella bagarre per le liste
elettorali, si intende utilizzare il tema per autoproclamarsi addirittura “unica
opposizione” cittadina.
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