lunedì 30 luglio 2012

Rifiuti? ... la soluzione viene “dal basso”


La rivoluzione sui rifiuti parte dal basso e dalle piccole azioni.

A Napoli, in un palazzo a Corso Vittorio Emanuele, 60 cittadini hanno comprato insieme una compostiera per smaltire i rifiuti dell'intero condominio. E' la prima compostiera condominiale in città. 

Se la pratica si diffondesse i napoletani in prima persona potrebbero contribuire alla risoluzione dell'emergenza rifiuti senza spendere milioni di fondi pubblici per la costruzione di megaimpianti inutili.

Ogni cittadino, separando il materiale secco riciclabile da quello umido compostabile, opera una prima differenziazione dei rifiuti. Per la frazione umida basta lasciar fare alla natura ciò che fa da milioni di anni.

Gli scarti alimentari, le foglie, tutto ciò che è materia organica può essere decomposto da specifici batteri e trasformato in compost, cioè terriccio molto nutriente. Questo compost può essere utilizzato per fertilizzare campi, giardini, boschi o per il recupero di cave abbandonate. Insomma è una risorsa dal valore non indifferente.
In Campania non ci sono impianti che possano trasformare i rifiuti organici in compost tranne che a Salerno.

La compostiera può essere tenuta fuori al balcone, nel cortile di un condominio, in un angolo del giardino.

Smaltire naturalmente l'umido significa produrre meno immondizia, rendere più facile lo smaltimento e, in periodi di crisi, avere meno rifiuti per strada.

La "filiera del compostaggio" si completa con il conferimento del compost ad aziende agricole. Va ricordato che i rifiuti organici rappresentano circa il 40% del totale di immondizia prodotta e sono la causa del cattivo odore e della produzione di percolato. Con azioni piccole, concrete e dal basso si può davvero risolvere l'emergenza rifiuti e contrastare in modo concreto il mondo delle ecomafie.

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