Comitato Civico sul Ciclo Integrato dei Rifiuti ...
La recente istituzione del “Comitato Civico di
Garanzia a supporto della gestione del Ciclo Integrato dei Rifiuti” merita
qualche commento e precisazione.
Va ricordato innanzitutto che la delibera
della Giunta Comunale di Capua (n.143 del 28 Giugno scorso), che ha istituito
il Comitato e nominato i suoi componenti, non fa che recepire quanto aveva
stabilito la Giunta Provinciale il 5 Dicembre 2011.
Appare subito strano che la
Giunta Provinciale abbia definito che questi Comitati Civici si costituissero
solo nei Comuni sede di impianti per il trattamento dei rifiuti, come se la
necessità di un “supporto alla gestione del Ciclo Integrato dei rifiuti” da
parte dei cittadini non riguardasse invece tutti i Comuni!
La Provincia ha demandato
poi “ai Sindaci la definizione delle modalità di scelta dei relativi componenti
in numero di dieci, da individuarsi preferibilmente nella società civile”. Su
questo punto ricordiamo che da sempre per “società civile” s’intende il mondo
dei Movimenti e delle Associazioni impegnati sul territorio ma non legati alle
strutture proprie della politica. Nel caso del Comitato capuano anche questo
principio così elementare trova una sua eccezione. Ed ecco che il
“preferibilmente nella società civile” si traduce in quattro componenti su dieci
che lo scorso anno erano candidati nelle liste che appoggiavano il sindaco:
tutti e quattro bocciati dagli elettori ma oggi ripescati e promossi dal primo
cittadino.
Un quinto componente è poi il professionista che ha appena ricevuto
l’incarico (con determina dirigenziale n.486 del 3 Luglio scorso) per
“l’aggiornamento delle valutazioni dei terreni di proprietà comunale, di
provenienza ECA, in vendita”. In pratica è colui che dovrà dire quanto vale il
terreno su cui si intende allocare il gassificatore. Sorge spontanea una
domanda: ma il valore di 1milione e 200mila euro attribuito a quel terreno lo
scorso Novembre (e finito anche nel riassetto del bilancio 2011 per 20 giorni),
come e da chi era stato valutato? (VEDI NOTA ALLA FINE DELL'ARTICOLO)
Per nobilitare l’operazione Comitato Civico, la
delibera della Giunta capuana richiama nelle sue premesse la “Convenzione di
Aarhus” del 1998 della Comunità Europea, ricordando che “devono essere
garantiti l’accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai
processi decisionali e l’accesso alla giustizia in materia ambientale, al fine
di assicurare il diritto, delle attuali e delle future generazioni, a vivere in
un ambiente adeguato alla propria salute e al proprio benessere”.
Parole molto
belle ma completamente disattese nel nostro Comune: nessuna di esse va infatti d’accordo
con la decisione del Comune di Capua di voler ospitare l’impianto, presa nelle
stanze del potere senza che ci fosse stata alcuna “partecipazione del pubblico
al processo decisionale”! Una contraddizione stridente ed imbarazzante che sarà
sicuramente sfuggita a chi ha richiamato la Convenzione nelle premesse della
delibera.
Queste, in breve sintesi, le nostre osservazioni su quanto sta
accadendo in città sul tema gestione dei rifiuti.
In questo scenario il Circolo
Italia dei Valori non cadrà nell’equivoco di considerare il Comitato Civico,
come qualcuno l’ha già ribattezzato, il “Comitato del gassificatore”.
Fin da
ora portiamo all’attenzione del Comitato che la “gestione del Ciclo Integrato
dei Rifiuti” a cui si dovrà dare supporto deve considerare che il ciclo va
analizzato dall’inizio e non dalla fine.
E’ fuori discussione che l’inizio si
chiama innanzitutto riduzione dei rifiuti all’origine, poi passa per la
differenziazione, il riciclo ed il recupero e infine, ma solo per una frazione
minima e residuale, per discariche ed impianti di distruzione termica.
Chi
parte invece da questi ultimi, dagli impianti, per far credere di “voler così completare”
un ciclo che non ha mai avviato, ha forti lacune di ragionamento logico o, peggio
ancora, ha più forti interessi da salvaguardare.
Aspettiamo ora che il Comitato
Civico si insedi, definisca struttura, obiettivi e piano di lavoro per tornare
sull’argomento nella maniera più appropriata, sempre positiva e propositiva.
NOTA: nella determina n.486 c'è l'elenco dei terreni ex-ECA per i quali, a causa di una valutazione vecchia del 1992, si ritiene indispensabile provvedere ad aggiornare le stime. Questo sia perché le valutazioni risalgono a molti anni fa e sia perché non tengono conto delle variazioni urbanistiche intervenute (SI OSSERVA che "il certificato di destinazione urbanistica all’uopo prodotto dal competente ufficio" richiamato nella determina NON è pubblictao all'Albo Pretorio on-line!!). Segue poi una tabella ... tra i dati del 1992 manca solo il valore del terreno in località "molinella" ... QUELLO per il gassificatore. SARA' UN CASO?
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