sabato 11 giugno 2011

La questione delle Deleghe ...

Il Circolo di Capua di Italia dei Valori invia gli auguri di buon operato al Consiglio Comunale e alla Giunta che si sono insediati per amministrare i prossimi anni della nostra città.

E’ poco importante sapere oggi se questi anni saranno effettivamente cinque oppure due, come molti già pronosticano, prevedendo un futuro da politico romano per chi oggi succede a se stesso nel ruolo di primo cittadino. Quello che interessa oggi è invece avere una buona amministrazione che operi per il bene della città; per questo gli auguri sono sinceri ma anche “interessati”. L’interesse sta nel perseguire il Bene Comune, termine tanto abusato nelle parole quanto disatteso nei fatti, che chiederemo, con forza e con decisione, venga messo al primo posto in ogni opera e in ogni atto amministrativo.

Ci piace immaginare che il Sindaco che oggi succede a se stesso, conservi poche delle “qualità” che hanno caratterizzato l’operato del suo “predecessore”.

Al “nuovo” Sindaco auguriamo quindi di acquisire il bene della TRASPARENZA e la disponibilità al DIALOGO, rispondendo agli stimoli e alle proposte su cui stiamo già lavorando e che non mancheremo di fornire pubblicamente nei prossimi mesi.

Intanto commentiamo il primo atto della nuova amministrazione: l’attribuzione di deleghe a Consiglieri. La materia è molto dibattuta e molti dei pareri sulla sua illegittimità rimandano allo Statuto dei singoli Comuni.

Allora siamo andati a verificare nello Statuto del Comune di Capua e all’Articolo 53 (Deleghe del Sindaco), al comma 4, leggiamo: “Il Sindaco può attribuire ai consiglieri l’incarico di svolgere attività di istruzione e/o di studio di determinati problemi e progetti, o di curare particolari questioni nell’interesse dell’amministrazione. Tale incarico non costituisce delega di competenza e non abilita allo svolgimento di un procedimento amministrativo che si conclude con un atto amministrativo ad efficacia esterna. Non è consentita la mera delega di firma”.

Capito? C’è una precisa limitazione su cui vigilare: che agli incarichi affidati, in settori fondamentali quali l’ecologia (a cui si riferirà anche per la gestione dei rifiuti!), l’urbanistica  e i servizi sociali, non segua la gestione di “atti amministrativi esterni”, cioè di gare, di appalti e di impianti di smaltimento milionari.

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