La
riunione provinciale di Mercoledì scorso è stata l’ennesima conferma che l’operazione
gassificatore ha sempre più i connotati di un puro “affare economico”.
L’incontro
avrebbe dovuto sciogliere il nodo della proprietà del terreno tra ASL-NA1 e
Comune di Capua, questione che invece, per la sua complessità, ha trovato solo
una soluzione temporanea: la somma versata dalla ditta aggiudicatrice della
gara transiterà su un conto corrente d’appoggio, intestato al Commissario
provinciale che, quando sarà definito il legittimo proprietario, provvederà al
trasferimento dei fondi.
Una procedura non usuale per una vendita in cui si sa
chi è l’acquirente ma è incerto il venditore.
Ma le stranezze e le contorsioni
dell’iter non finiscono qua: a margine della riunione sono infatti arrivate le
dichiarazioni del Sindaco di Capua.
Questi avrebbe affermato senza incertezze
che, nel caso in cui l’ASL-NA1 fosse riconosciuta proprietaria, siccome il
terreno in questione è stato trasformato da agricolo ad industriale grazie al Comune
di Capua (per destinarlo al gassificatore), il Comune si riserverebbe di
attivarsi legalmente verso l’ASL-NA1 per ottenere il maggior valore che ha oggi
il terreno.
Una procedura che farebbe di certo gli interessi del Comune ma che,
anche secondo il parere dei nostri consulenti, non avrebbe nessun fondamento
legale.
Insomma quello di Mercoledì è stato un puro incontro di “amorevoli
affari” nel corso del quale nessuno ha però tenuto in conto altri ed importanti
parametri quali i vincoli ambientali della zona o quelli che persistono sul
terreno.
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