La cessione alla Provincia del terreno per il Gassificatore torna a far parlare di sé.
L’incasso legato alle cessione, 1milione e 200mila euro, era “uscito dalla porta” del Bilancio 2011 per il tempestivo intervento dei Revisori dei Conti, l’organo di vigilanza della regolarità contabile dell’amministrazione, ed ora potrebbe “rientrare dalla finestra” nel Bilancio di Previsione per il 2012, seppur dimezzato e ridotto al valore di 600mila euro.
Il modello di convenzione tra Comune e Gisec, approvato con la Delibera di Giunta n. 29 del 6 Febbraio scorso, ha posto le basi per “giustificare” una tale operazione di bilancio. Leggendo infatti tra le righe del documento, si trova che la Gisec verserebbe al Comune un acconto pari al 50% del valore del terreno. Questo accadrebbe però solo dopo tutte le verifiche tecniche e tutti gli studi di fattibilità previsti dall’iter e anche dopo l’approvazione del progetto per un tale eventuale impianto.
Si comprende allora che, a causa di tutte queste condizioni tecniche, anche dopo la firma della convenzione non ci sarebbe alcun impegno assunto dalla Gisec e quindi la cifra, in quanto non esigibile, non potrebbe diventare una voce di bilancio.
Il documento di convenzione stabilisce poi che, qualora dopo quarantotto mesi dalla data di sottoscrizione, la Gisec non procedesse all'acquisizione definitiva del terreno, il Comune dovrà restituire l'importo ricevuto in acconto.
Insomma, la convenzione è un documento di buoni intenti, ma nulla di concreto.
Stabilito questo, occorre vigilare che non si continui a ricorrere ad artifici per tamponare la grave situazione del Bilancio del Comune: uno degli indici che hanno generato la dichiarazione di deficit strutturale a carico del Comune vieta infatti l'utilizzo di incassi per la vendita di beni del patrimonio pubblico per la copertura di squilibri di bilancio; per fare un paragone, sarebbe come se una famiglia vendesse ogni volta un pezzo dell'argenteria di casa per poter andare a fare la spesa al supermercato.
Sarebbe molto grave se si continuasse ad operare in questo modo. Le situazioni pregresse e tutte le prossime “alchimie” meritano segnalazioni agli organi competenti sovra-comunali.
E’ arrivato il tempo di mettere la parola fine all’agonia in cui è mantenuta la nostra città, un’agonia dannosa soprattutto per chi dovrà ricostruirla nel prossimo futuro.
Idv ha le sue proposte e ribadisce che sono altri, colpevolmente ignorati, gli interventi veri per rianimare il Bilancio del Comune: parliamo di lotta vera all’evasione dei tributi, di riduzione vera delle spese, del censimento dei beni comunali con la verifica dei ricavi di oggi e di quanto invece si potrebbe ottenere con i reali parametri di mercato. Una serie di misure coraggiose, forse impopolari verso gli “amici” di sempre, ma sicuramente un toccasana per il bene comune e per la città.
Nessun commento:
Posta un commento