Il termine “giustizialista” è stato creato ad arte per screditare chi crede nell’operato dei giudici e chi rispetta quanti spendono le loro energie nel duro lavoro di ricerca del “vero”.
Purtroppo spesso, nella nostra terra, il vero diventa un concetto legato alla cultura del “nun s’addà sapere”.
Noi siamo e restiamo fermi sostenitori di un principio diverso: ad una qualsivoglia inquisizione di un giudice per qualsivoglia reato non si dovrebbe mai usare la modalità difensiva del “ce l’ha con me” o, peggio, “questo giudice usa la giustizia” per suoi “fini politici”.
Questa la premessa, veniamo ora ai fatti.
Durante la scorsa campagna elettorale Idv chiese al Sindaco, candidato a succedere a se stesso, un chiarimento sulle voci di presunte indagini a suo carico e sulla relativa sua iscrizione nel Registro degli indagati del Tribunale di S.Maria C.V.
La risposta di allora ricalcò il copione che l’attacco è la miglior difesa. Infatti invece di giustificazioni difensive ci arrivarono accuse di giustizialismo, di ricerca di un “facile” consenso e che “altri” erano i sistemi per cercare voti.
Non vogliamo entrare nel merito di quali fossero gli “altri” sistemi che stavano usando all’epoca per oleare una macchina del consenso che ha portato i ricchi frutti del 90%.
L’accusa di allora ci fece sorridere e ancora più “amaramente” sorridiamo oggi allorchè, tra le Delibere di Giunta pubblicate nell’Albo Pretorio del Comune di Capua, troviamo la n.202 e n.203 del 28 luglio scorso.
Nella prima si legge che alle 18:19 si riunisce la Giunta Municipale, presieduta dal vice-sindaco, con il Sindaco registrato come assente, per analizzare la nota del 25.07.2011 con la quale “il Sindaco del Comune di Capua, ha comunicato di essere stato identificato quale persona sottoposta ad indagini relativamente al procedimento penale n. 19776/10”. C’è poi l’indicazione del proprio legale difensore di fiducia e la richiesta per l’Ente dell’assunzione dell’onere della difesa.
Nella seconda delibera, la n.203, si legge invece che alle 18:21 (dopo due minuti!), nella stessa “Sala delle adunanze della Sede Comunale” si riunisce la stessa Giunta, stavolta presieduta dal Sindaco registrato come presente, per analizzare la nota del 25.07.2011 del responsabile del Settore Amm.vo con la quale si comunica la stessa situazione di indagini a suo carico, i nomi dei suoi avvocati difensori e la stessa richiesta di assunzione dell’onere della difesa a carico dell’Ente.
Tutto legale? Certo, non lo mettiamo in dubbio, ma ci deve essere consentito un minimo di perplessità su un tale operato.
Un amministratore indagato dovrebbe sentire l’obbligo morale di dimettersi e non il diritto acquisito di restare al suo posto e, in più, di essere difeso a spese della collettività.
La nostra città, per il prestigio che le è assegnato dalla sua storia e per il futuro che le vorremmo assicurare, meriterebbe non solo amministratori senza condanne di primo grado, non solo privi di indagini e inquisizioni a loro carico, ma che siano assolutamente aldisopra di ogni sospetto.
Quanto siamo lontani da tutto questo dovrebbe essere chiaro a tutti. Oggi non vogliamo solo essere accusatori, vogliamo poter contare sull’unione di quelli che hanno a cuore solo il bene della città, per creare assieme a loro le premesse per un’alternativa sana e veramente nuova.
Chi non ha interessi personali da curare sa aspettare: il futuro non potrà che riservarci tempi migliori.
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