Sulla questione dei rifiuti nella nostra città continuiamo a vivacchiare tra mezze verità che si confondo con mezze bugie. Il risultato è una gestione che, nonostante i nostri continui solleciti, continua a restare poco chiara.
Il commento è amaro ma inevitabile se ci si attiene ai fatti.
Avevamo già commentato con disappunto l’incongruenza tra le cifre sulla raccolta differenziata dichiarate da chi amministra, con valori sempre crescenti col passare dei giorni fino a metà Maggio, e quanto invece rilevato dagli organi provinciali.
Proprio a metà Maggio infatti arrivava dalla Provincia la stangata che stroncava l’escalation di cifre che era arrivata fino ad un incredibile 70%, dato in pasto al popolo durante la campagna elettorale. In quei giorni la Provincia, avendo verificato che il nostro Comune non aveva raggiunto la soglia minima del 35%, prevista per l’anno 2010, emanava un provvedimento che aumentava ulteriormente la TARSU per il prossimo anno.
La questione sembrava chiarita e penalizzante per il nostro Comune. Ma, e il ma è sempre d’obbligo dove le mezze verità convivono con le mezze bugie, le verifiche “non erano complete” e oggi, dopo “ulteriori e più dettagliati controlli”, arriva la smentita e la sanatoria sull’ultima maggiorazione.
Difficile credere alle mezze bugie di allora? difficile esaltarsi per le mezze verità di oggi!
D’accordo, tiriamo pure tutti un sospiro di sollievo perchè, almeno per il prossimo anno, la TARSU non aumenterà ancora.
Ma non basta certo questo per fermare i nostri quesiti di sempre: che fine fanno i rifiuti DOPO che sono stati differenziati? verso quali centri di compostaggio (per l’umido) e di recupero/riciclo (per i materiali) vengono indirizzati?
Col rischio di essere monotoni, non ci stancheremo di ripetere all’infinito le domande alle quali non riceviamo risposte. La questione dei rifiuti, chiarire fino in fondo la filiera e come è gestito il ciclo completo, è solo un esempio. Idv ha sotto osservazione e allo studio altre problematiche rilevanti per la nostra città e tanti sono i carboni che ardono sotto le ceneri della “non trasparenza”.