Può una direzione dei lavori permettere che si
completino le opere interne ad un edificio lasciando gli esterni, in
particolare la copertura, ancora tutti da rifare?
E può un cliente consentire
che i lavori interni appena ultimati vengano danneggiati per le piogge, l’umido
e quant’altro arriva dalla copertura colabrodo dell’edificio?
Anche questo, che
può sembrare illogico e assolutamente fuori dalla realtà, sta accadendo nella
nostra città.
Dove? Basta volgere sguardo e attenzione alla Scuola dell’Infanzia
di S.Angelo in Formis per scoprire che da due anni quel Plesso Scolastico è
chiuso e i bambini sono accolti in una sistemazione “temporanea” nel vicino edificio
della Scuola Primaria, quattro stanze (una per sezione) dove si fa attività
didattica, si gioca, si mangia e, per i più piccoli, si dorme.
Da due anni sono
venuti meno gli spazi minimi per le attività di docenti e bambini e oggi, al
danno di una situazione al limite del gestibile, si aggiunge la beffa di lavori
fatti letteralmente senza né capo né coda.
E così la scuola si ritrova bagni
rifatti, aule riadattate, verniciatura tutto a posto ma, dal tetto ci piove
sopra!
Chiediamo un’immediata replica a chi amministra in questo modo i Fondi e
i Beni Pubblici. In particolare chiediamo chi sta valutando i danni che le
piogge causeranno all’interno della scuola, quando e con quali altri fondi
questi danni verranno poi risistemati.
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