venerdì 19 ottobre 2012

Tutti i nodi vengono al pettine ...


Tutti i nodi, si sa, prima o poi vengono al pettine. 

E anche quelli della massiccia maggioranza, messa assieme nel 2011 dal centro-destra capuano, non fanno eccezione. 

Sono mesi che il Circolo Idv evidenzia come l’attuale maggioranza consiliare non va d’accordo su nulla. Vale la pena ricordare gli insulti personali che si sono scambiati su vari manifesti nei mesi scorsi definendosi tra loro “galli sulla monnezza”; insulti e assalti poi rientrati grazie a qualche opportuna e strategica riassegnazione di deleghe ai Consiglieri.

E che dire del partito, di cui il primo cittadino ufficialmente ancora dovrebbe far parte, che da un lato non condivide la scelta del gassificatore, per il quale lotta al nostro fianco, ma dall’altro continua ad appoggiare l’amministrazione, con una politica del caso per caso che consente all’amministrazione di tenersi in piedi e di continuare il suo innamoramento con la Provincia proprio per il gassificatore. 

L’ultimo dei nodi arrivato al pettine, in ordine di tempo, è l’affare Udc. Il partito centrista da mesi ha perso il “suo” Consigliere esperto di bilancio, che gode di tutta la nostra stima per essere l’unico Consigliere Comunale con i titoli accademici in regola per occuparsi seriamente di risanamento del bilancio comunale. Oggi lo stesso partito si ritrova a dover disconoscere il “suo” Assessore, reo di essere legato più alla sediola che al partito che su quella sediola lo ha fatto sedere. 

Situazioni grottesche? noi pensiamo di SI e al momento non ci vengono in mente altri aggettivi per definirle. 

In questo guazzabuglio intricato di personalismi e di “pezze a colori” figuriamoci come e quale programma si potrebbe mai mettere in pratica, figuriamoci come e quando si potrebbe mai fare qualcosa per il bene della città. Si procede, e anche questo lo stiamo evidenziando da mesi, con improvvisazioni e con lavori di facciata che poi, per mancanza di fondi, sono pagati barattando il patrimonio della città, che ne esce sempre più impoverita e derelitta.

Certo, la cessione dei beni pubblici è, come ha fatto notare il Sindaco della città di Capua, nelle linee guida dell’attuale governo centrale. E infatti l’Italia dei Valori non appoggia questo governo centrale sostenendo invece la necessità di valorizzare e non di cedere i beni pubblici. Ma, per essere chiari, se pure noi dovessimo vendere (e non svendere!) un bene del patrimonio cittadino, cercheremmo di farlo almeno con un’asta pubblica per il miglior offerente e non con un’operazione di baratto di palazzi e terreni in cambio di marciapiedi e piazzette. 

Serve altro? o tutto questo basta e avanza per dire che oggi c’è solo tanto fumo gettato negli occhi dei cittadini? con un bilancio comunale in uno stato di deficit strutturale ancora peggiore di quello dello scorso anno? con i parametri negativi passati, nei ultimi dodici mesi, da sei a sette sui dieci previsti? 

L’affaraccio del gassificatore è sempre sul tappeto. Ancora oggi, con la complicità di artificiosi “litigi” messi in scena nelle ultime sedute del Consiglio, non si è riusciti a far pronunciare i Consiglieri. 

Su un tema così delicato hanno deciso i pochi e fedelissimi reduci membri della Giunta. 
Tutto legale, tutto consentito, ma sicuramente tutto molto poco “trasparente” e poco partecipato dai cittadini. 
Al momento infatti sono state ignorate le istanze e le proposte consegnate per iscritto e protocollate in occasione del Consiglio Comunale aperto, tanto da chiedersi a cosa sia servito quel Consiglio! 

Il Circolo Idv è francamente senza parole. 

Ci preme solo chiarire che se siamo tanto critici è solo perché abbiamo a cuore le sorti della nostra città. 

Chi riceve le critiche farebbe bene a riflettere su di esse invece di travestirsi da vittima: accettare le critiche è indice di mente aperta e può servire solo a migliorarsi. Farebbe bene quindi, chi amministra la città, a non travisare i nostri discorsi per farli diventare attacchi personali, perché non lo sono. 
Il nostro stile non è quello dei suoi “alleati”, noi non ce l’abbiamo mai con nessuno personalmente, siamo solo perplessi per tutto quello che l’amministrazione da sei anni sta “non facendo” per la città, che nel frattempo muore lentamente. 

Ci auguriamo vivamente che venga presto il momento del cambiamento, il momento cioè in cui si possa lavorare con serietà per risollevare la città. Occorre un governo cittadino nuovo, costruito su basi nuove e non sulla “capacità” esasperata di chi sa costruzione un consenso tanto massiccio quanto vuoto.

Nessun commento:

Posta un commento