mercoledì 26 giugno 2013

A DOMANDA ... RISPONDO (parte-1)

Qualche settimana fa, dopo l’incontro a Firenze, abbiamo ricevuto dagli amici IdV della Toscana una serie di domande su vari temi e sulla nostra visione del partito. Ecco la prima parte delle risposte che abbiamo fornito e inviato a loro
Vedi Idv come un partito di sinistra o come qualcosa di diverso?
IdV è un partito di Sinistra, che persegue l’uguaglianza e la trasformazione, quindi NO alle disuguaglianze, al conservatorismo e alle caste.
Quali alleanze per Idv? Con tutti o da solo a sinistra?
IdV crede nelle alleanze costruite sul dialogo (un’arte da imparare!) senza però che queste vadano a “snaturare” quella che é la nostra ideologia di base. Non bisogna inseguire il M5S, né chinare ossequiosamente il capo al Pd; siamo comunque “portatori sani” di un importante 1%!  Le alleanze non sono un assegno in bianco, se non ci fossero interlocutori concreti e credibili meglio da soli; non sono d’accordo neppure ad un imparentamento con l’estrema sinistra: NO ad altre Rivoluzioni Civili.
Concezione laica? SI … NO …
Idv associa il termine laico alla rivendicazione dell’ “autonomia decisionale” rispetto ad ogni tipo di condizionamento: religioso, ideologico o morale che sia. Quindi, per definizione, credo che un partito politico nella nostra società post-industriale non possa che essere di natura laica. Questo non significa essere a-religiosi o a-morali, anzi!
Da sempre ci battiamo contro la disuguaglianza di ogni ordine e grado e siamo per la promozione dell’uomo che è il fine di ogni religione. Rivendichiamo, tra l’altro, il libero arbitrio su temi quali l’eutanasia, obbligo cure in fine vita, coppie di fatto.
Organizzazione del partito:
su cosa puntare, cosa eliminare e cosa invece integrare?
E’ ora che si torni a puntare sui territori, sui militanti, su chi davvero rappresenta la “linfa vitale” del partito. Ma bisogna farlo sul serio, garantendo, da statuto, il coinvolgimento DI TUTTI per ogni singola decisione da prendere. Mai più nomine calate dall’alto quindi, ogni incarico deve avere la DOVEROSA legittimazione dalla base. Avete presente come funziona il tessuto animale? Un insieme di cellule si aggrega per portare avanti una determinata funzione, qualunque essa sia. Ecco, è esattamente questa l’organizzazione che dovrebbe esserci all’interno del partito; una sorta di “co-partecipazione a maglia di rete” in cui i vertici  captano le proposte/idee della base attraverso una serie di portavoce che fungono proprio giustappunto da tramite. Solo in questo modo il territorio cesserà di essere inteso come sterile “ruota di scorta”, usata e poi dimenticata, e diventerà parte attiva, e VIVA del partito.Proponiamo poi l’istituzione di “Agorà del sapere”, intesi come luoghi di incontro/confronto tra personalità interne ed esterne al partito, atte a dibattere tematiche politiche e sociali con uno sguardo sempre attento alle esigenze dei cittadini
Iscritti e requisiti per la candidabilità
Tutti possono iscriversi, a nessuno è preclusa la possibilità di far parte del partito, purché mostri entusiasmo e “voglia di fare”. Non si può candidare, invece, chi proviene da una militanza di lungo corso in altri schieramenti politici almeno per i primi 5 anni di iscrizione (il purgatorio ci vuole per poter salire in paradiso!).I requisiti per la candidabilità sono: 1-militanza attiva e partecipata 2-indefessa moralità 3-competenza. Tutti i requisiti devono esser riconosciuti dalla base, che segnala il candidato in un sistema di pre-selezione con primarie. Nessun candidato può avere carichi pendenti o condanne passate in giudicato.
Modifiche allo Statuto? Quali?
La più importante è quella che abbiamo indicata: il partito non può essere governato solo da “eletti”; l’organo centrale del partito dovrà avvalersi in misura uguale sia di rappresentanze di eletti, sia di rappresentanze di iscritti su base regionale in funzione del numero di iscritti. Ho letto molte proposte di modifiche allo statuto e alcune le ho trovate decisamente interessanti, ma credo che la nostra faccia “la differenza”, altrimenti correremo il rischio di rimanere esattamente come siamo ora. Problematiche incluse.
Energie rinnovabili
Quando si parla di ambiente ed energia ci sono delle ideologie pervasive che hanno albergato fortemente anche in IdV.Io credo che una cosa sia “tendere verso un obiettivo” un’altra è “risolvere i problemi con le tecnologie esistenti”. In questo caso, infatti, bisogna essere veramente “laici”, e perseguire la trasformazione del “qui e subito” senza attendere il famoso Messia. Per questo motivo ritengo che non si debba sposare nessuna soluzione in maniera “totalizzante”; proprio perché la storia della scienza e della tecnologia ci insegna che il “perfetto” non esiste, né esiterà mai. Ciò che si deve fare è “sperimentare”, cercare il giusto compromesso tra il “vecchio” e il “nuovo” che avanza. Sono favorevole all’utilizzo e all’implementazione delle energie rinnovabili: il nostro territorio ha sole, mare,vento…perché mai non utilizzarli? Va creata un’industria nazionale del settore che sviluppi tecnologia da esportare in tutto il mondo, vanno mantenuti gli incentivi e gli sgravi fiscali verso quest’industria finanziati con i risparmi delle importazioni di petrolio/gas/carbone.
Abolizione finanziamento ai partiti
L’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti non deve essere totale, bensì in parte utilizzato per attività politiche sul territorio, con spese certificate e documentate, al fine di consentire lo svolgimento dell’attività politica a chiunque, senza distinzione di classe o ceto sociale. Credo, infatti, che l’attività politica debba essere alla portata di tutti, e un piccolo sostegno pubblico può significare indipendenza. Inoltre A) Sì all’abbassamento del tetto massimo di rimborso B) Sì alla certificazione di tutte le spese C) Sì all’istituzione di un reato penale ad hoc per chi gonfia le spese elettorali D) Sì al rimborso ottenibile solo dai partiti/movimenti con organismi e regole democratiche al loro  interno (se vuoi i soldi pubblici, cioè della comunità, il tuo partito deve garantire regole “minime” di partecipazione democratica, quali congressi periodici a tutti i livelli e legittimazione di ogni carica dirigenziale politica). E) I partiti devono avere strutture e organizzazioni snelle.
Libertà destinazione 8 x mille
Sono favorevole. Potrebbe essere una soluzione e un esperimento interessante, equiparare chiese, stato e partiti, per vedere i contribuenti cosa decidono.
Ruolo dei Giovani Idv
Il ruolo dei giovani è vitale! Credo che nuove generazioni debbano indiscutibilmente avere un ruolo centrale nella vita politica del partito e per questa ragione si debba garantir loro visibilità e formazione. L’”Agorà del sapere” adempirebbe perfettamente  questo scopo: far crescere, “stimolare” e “formare” i giovani, la nostra classe politica del futuro.
Codice etico
Il codice etico è uno strumento di auto-disciplina che deve essere adottato come “legge di regolamentazione del comportamento personale”. Purtroppo però, sappiamo bene che per quanto forti siano le leggi, ci saranno sempre soggetti “inclini” ad infrangerle; e lo stesso vale per il “codice etico”. Nel caso di semplici militanti, l’espulsione risolve immediatamente ogni problema, ma nel caso degli eletti, pur cacciandoli dal partito, essi restano sempre eletti. Ci vorrebbe, quindi, una legge che, di fatto, faccia automaticamente decadere chi, eletto da un partito, ne venga espulso. Ma tale norma non sarebbe contraria alla laicità del partito? Questo è un problema senza soluzioni reali perché per quanti sforzi si possano concentrare nella definizione di un tale codice, nascerà sempre un caso che non poteva essere previsto. L’ago della bilancia potrebbe però esser rappresentato dagli elettori che, una volta traditi, potrebbero democraticamente decidere di far decadere il rappresentante “indegno”.
Diritti Civili
Ius soli
Personalmente sono favorevole al diritto di cittadinanza per i figli di cittadini stranieri nati in Italia. Credo infatti che questi bambini debbano godere di una “doppia cittadinanza”, quella italiana e quella del Paese di provenienza dei genitori. Una volta raggiunta la maggiore età, sarà a discrezione del ragazzo, scegliere di optare per una o per l’altra.
Femminicidio
E’ un bene che la convenzione di Istanbul sia stata definitivamente approvata. Le donne hanno il sacrosanto diritto di sentirsi protette e assistite dalla legge. Detto ciò mi chiedo: una violenza fatta su una donna ha una valenza diversa se fatta su un uomo? Non sono entrambi esseri umani? Il senso di questa ulteriore “classificazione” di reati sulla persona non mi pare affatto chiaro.
Unioni di Fatto
Assolutamente favorevole. Si tratta di una questione di civiltà e di diritto; nulla a che vedere con la religione. Farei, semmai, un appello alla “sobrietà” nei comportamenti, soprattutto nel corso di determinate manifestazioni.
Adozioni alle suddette coppie
Non credo che il nostro paese sia così all’avanguardia da poter già trattare questo argomento, iniziamo a far accettare le unioni di fatto.
Minori Scomparsi
Servono leggi che tutelino i minori in modo efficiente, la scomparsa dei minori è spesso legata alla ” tratta degli organi umani”. Farei però attenzione alla sopravvalutazione del fenomeno ad opera dei mass media. Molto spesso i minori scompaiono perché si allontanano volontariamente dalla propria casa nella quale vivono un disagio. Le statistiche dicono che circa l’80% dei minori scomparsi rientrano a casa entro il primo anno.
Pari Opportunità
Anche su questo punto occorre essere chiari. Se chiediamo al semplice cittadino cosa intende per “pari opportunità” nella stragrande maggioranza risponderà che uomini e donne devono avere le stesse possibilità di lavoro e di progressione nella carriera fino ai livelli direttivi. Ma questa è la pari opportunità “di genere” che ormai è un tema stagionato anche se rappresenta un obiettivo ancora, purtroppo, lontano dall’essere stato raggiunto. Noi, invece, per “pari opportunità”, intendiamo l’assenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di un qualsiasi individuo per ragioni connesse non solo al genere, ma anche alla religione, alle convinzioni personali, alla origine etnica, alla disabilità, all’età e all’orientamento sessuale.
Divorzio breve
Favorevole e stiamo lavorando proprio ad una raccolta di  firme per questo; 4 anni per un divorzio consensuale e oltre 10 per uno giudiziale sono tempi eccessivi per chi ha deciso di lasciarsi. La legge tutt’ora vigente in materia di unioni, andrebbe modificata anche perché abbreviando i tempi, non solo si ridurrebbero i disagi dei cittadini, ma si risparmierebbe anche un centinaio di milioni l’anno che lo Stato tutt’ora sborsa per abbattimento del contenzioso civile.
Abrogazione del reato di clandestinità e abrogazione delle norme discriminatorie verso gli stranieri in materia di lavoro regolare
NO, gli stranieri nel nostro paese devono rispettare la nostre tradizione e cultura, devono però essere tutelati sul lavoro, come tutto il resto.

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