venerdì 12 aprile 2013

Parcheggi, Scuole e Project Financing ...


Ci sono troppe cose che non vanno, scuole e parcheggi sono solo gli ultimi dei temi sotto i riflettori dell’indecenza. 

Partiamo da questi ultimi: va premesso che il Project Financing è un’utile prassi che prevede l’investimento di un privato, che realizza un’opera pubblica e ne riceve in cambio la gestione per qualche decennio. 

La prassi resta utile per la cittadinanza se l’Amministratore ha l’acume di mettere precisi “paletti” alla gestione pluridecennale del privato: in questi casi, il privato assicurerà il servizio al pubblico, con tariffe concordate a priori con l’Amministratore, conservando per sé un equo e legittimo profitto. 

Laddove però questi “paletti” non sono stati messi, accade ahimè il contrario: è allora il privato a farla da padrone incontrastato sull’opera che ha realizzato. 

E’ lui che, dopo aver inaugurato un parcheggio, va a mettere “paletti” nei paraggi per impedire le soste sul suolo pubblico e procurarsi così un’artificiosa ed “obbligata” clientela! 

Tutto questo senza che l’Amministratore obietti nulla se non dopo le vibranti proteste dei cittadini che quel suolo pubblico, per lo più in prossimità di una scuola, lo utilizzavano per le brevi soste negli orari di ingresso e di uscita. 

Forse ora si farà marcia indietro, ma la sconveniente gestione del Project Financing per il parcheggio di piazza Umberto resterà a carico dei cittadini che sono stati privati di uno spazio, di un’opera e di un servizio pubblico a tariffe accettabili. 

Sul tema della scuola siamo messi anche peggio: basterebbero da sole le proteste di questi giorni sulla mancata messa in sicurezza degli istituti cittadini o sulla strutture scolastiche, realizzate e poi occupate da associazioni, ma possiamo aggiungere anche altro. 

Alla scuola dell’infanzia di S. Angelo in Formis continua l’incuria e l’inagibilità: 
da mesi abbiamo segnalato il paradosso che in quell’edificio, ancora oggi chiuso alle attività didattiche, sono state realizzate le opere interne, comprese le pitturazioni finali, senza aver prima messo in sicurezza da infiltrazioni d’acqua il tetto e i contorni esterni. 


Per finire, alla stessa direzione didattica del secondo circolo, quasi fosse presa di mira da un destino avverso, da prima di Pasqua, a causa di un’operazione di voltura del contratto, non è possibile effettuare telefonate o inviare fax

Ne conseguono difficoltà a contattare supplenti e altri uffici per la normale amministrazione oppure le famiglie per eventuali urgenze. 

La direzione ha dovuto acquistare un cellulare con scheda dedicata mentre le insegnanti dei vari plessi sono costrette ad usare i loro cellulari e a mettere mano alla tasca, come del resto già fanno da tempo per altre cose quali la carta igienica o i fogli per le fotocopie. 

Mentre registravamo questa situazione scolastica da terzo mondo, ci è giunta notizia che l’isolamento telefonico pare abbia colpito negli ultimi giorni anche gli istituti scolastici di via Roma ed Ettore Fieramosca.

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