domenica 30 settembre 2012

Che percentuali ha lo “Smaltimento” Differenziato?



Le percentuali di Raccolta Differenziata dichiarate dai Comuni sono relative alla fase di "raccolta". Fateci caso, i valori sempre crescenti e sono diffusi periodicamente per dimostrare una presunzione di buona amministrazione. 

Pochissime notizie sono invece fornite sulle destinazioni finali del "raccolto" con le relative percentuali. 

Nessuna evidenza viene cioè data che il ciclo dei rifiuti sia non solo integrato, definizione "moderna" che piace tanto agli amministratori, ma sia anche virtuoso, come lo chiediamo noi ma soprattutto come lo impongono tutte le più recenti Direttive Europee. 

Nella pratica i dati forniti, limitandosi alle percentuali di Raccolta Differenziata, indicano solo quanto virtuosi sono i cittadini, e di questo non abbiamo dubbi, facendo calare invece il sipario su come e quanto umido viene avviato alla produzione di compost e su come e dove vanno i materiali separati dai cittadini: che fine fa il vetro? e la carta? e la plastica? a quali centri di recupero e riciclo sono destinati? e soprattutto quali benefici economici ha il Comune, e quindi il cittadino, per aver prima differenziato e poi smaltito virtuosamente i rifiuti? 

Chiediamo agli amministratori di fare un importante passo avanti nell'analisi del ciclo dei rifiuti, di sollevare il velo su quanto accade dopo la "Raccolta" Differenziata e di dare finalmente evidenza di cosa succede nella fase successiva. 

Per semplificare: non bastano le cifre della Raccolta Differenziata ma serve sapere quanto, come e dove il nostro Comune effettua gli "Smaltimenti" Differenziati.

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